Felipe Anderson e Sarri presentano la terza sfida stagionale di Europa League che vedrà i biancocelesti impegnato all’Olimpico domani alle 18:45 contro il Marsiglia.
Le parole di Felipe Anderson
Felipe sei stato al centro di tante polemiche in Lazio-Inter…
“Sono uscito dispiaciuto dall’ultima gara perché sono sempre stato un uomo giusto e mi dispiace per quello che ho visto. Non sono mai entrato nelle polemiche. Dobbiamo andare avanti, ora mentalmente sto bene. Ci sono troppe interruzioni in Italia? Noi siamo sempre pronti ad aiutare gli avversari, ma ci siamo resi conto che non serviva con l’Inter, loro avevano proseguito. Continueremo a fermarci quando servirà, in quel momento era giusto proseguire il gioco”.
Il parapiglia con i giocatori dell’Inter?
“Io provo a essere il più calmo e lucido possibile, in tanti ci guardano, è stata una cosa molto brutta quel casino intorno a me. Erano nervosi, ho provato a fare il mio per stare calmo e rispettare ognuno di loro”.
Hai iniziato molto bene la stagione: merito di Sarri?
“Il mister mi sta dando fiducia e sono soddisfatto dell’impiego che mi sta riservando. Sto lavorando tranquillo e consapevole dei miei mezzi, so di poter fare grandi cose. Voglio continuare così, anche se il rendimento della squadra rimane più importante. Noi qui diciamo che il gruppo è una famiglia, si vede anche in campo, quando uno sta male gli stanno tutti vicini. Sono fiero di far parte di questa Lazio”.
Il gol contro Inzaghi chiude il cerchio con il passato?
“Sempre segnare è bello, al di là della situazione in campo, del modulo e del fatto che non ho giocato tanto con il mister. Succede nel calcio, io sempre avuto un buon rapporto con lui, sono contento che sta facendo la sua strada e sta vincendo. È stato gol comunque speciale, c’erano tanti amici allo stadio ed è stata una giornata bella”.
Domani arriva il Marsiglia all’Olimpico:
“Sarà difficile, loro stanno facendo bene in campionato: sappiamo che il calcio è fatto di intensità, loro sono forti fisicamente e tecnicamente. Dobbiamo essere concentrati e non sbagliare approccio. Sto provando a dare sempre il mio meglio, contro la Lokomotiv Mosca ho giocato bene ma ho sbagliato qualche occasione. Voglio sbloccarmi anche in Europa e continuare a fare del mio meglio.
Le parole di Sarri
Mister, che gara sarà domani? Preoccupato da Milik?
“La partita di domani è difficile, ma per noi è importante: giocheremo contro una squadra forte, tecnica e dinamica, con un gioco tatticamente difficile da affrontare. Sono preoccupato da Milik e da tutto il Marsiglia”.
Immobile è rientrato contro l’Inter dopo l’infortunio, come pensa di gestirlo domani?
“Ciro è un calciatore che ha un’importanza elevata nel nostro gruppo. Non è facile pensare ad una sua gestione. In questo momento Ciro sta bene, ma ora ci aspettano sette partite in venti giorni”.
Un commento sulle decisioni del giudice sportivo di ieri? E sul poco riposo della Lazio?
“Un discorso che investe 7 squadre, queste 7 saranno costrette a giocare 7 partite con meno di 72 ore di recupero. Vedo che la Lega Calcio è molto disponibile nei miei confronti, mi risponde sempre a differenza di ciò che fa ad altri allenatori. Non pensiamo male e a strategie contro di noi, pensiamo che ci sia stata leggerezza nel calendario. Ho visto Dal Pino che ha parlato di Premier, ma io non entrerei in questo discorso, gli ricordo che i dirigenti lì hanno portato oltre 5 miliardi euro, in Italia meno di un quinto. In Premier hanno consentito alle squadre di fare rose di un altro livello. Col Chelsea cambiavo pure 10 giocatori tra campionato ed Europa League, mi sembra un confronto non proponibile in questo momento per la Serie A. Lascerei perdere quello che succede in Inghilterra, è un altro pianeta, come paragonare Nba e basket italiano”.
La sua squalifica e i fatti di Lazio-Inter:
“Io sono rimasto al dito minaccioso, ho detto “non mi devi prendere per il culo” e sono stato squalificato con il Milan per due turni. Sabato contro l’Inter ho visto mani addosso, calci e si parla di uno sputo, ma non l’ho visto e quindi non prendo in considerazione: cartellini rossi non sono arrivati. Penso che il mio dito a questo punto sia estremamente pericoloso”.
La sconfitta di Bologna è un caso isolato?
“No perché dimostrare di avere continuità, non basta una reazione. Abbiamo reagito, sì, è stato bel passo in avanti e siamo stati bravi in una situazione delicata. Poi però ci vuole la continuità. Abbiamo un giocatore sopra i 3mila metri di velocità e non mi era mai successo, a parte Kante. Non può essere ripetuta per 20 volte una gara così, ma dobbiamo mantenere certe prerogative”.
Come sta Zaccagni?
“Zaccagni non ha bisogno di rilanciarsi. Ha fatto uno spezzone di partita poi ha avuto la febbre appena rientrato e quindi ha avuto un rallentamento. Sta facendo bene, deve ritrovare il 100% della condizione. Se devo essere sincero, ha giocato pochi minuti ma ha fatto un grande ingresso contro l’Inter. Ha aiutato con qualche punizione guadagnata e in fase difensiva”.