Italiano in conferenza stampa pregara europea
È emozionato per l’esordio in Europa?
“Ci teniamo a far bene. Dobbiamo dimenticare l’emozione al momento del fischio d’inizio. Affrontiamo una squadra forte, massima concentrazione ed è la prima di una partita che si gioca tra andata e ritorno e dobbiamo stare molto attenti”.
Questa partita è un premio per il suo lavoro?
“Io la vivo come un obiettivo che ho cercato di raggiungere per questa piazza, per me stesso. Perché ho sempre cercato di migliorare gli obiettivi e l’anno scorso è stato centrato. Era quello che volevamo e ne sono molto orgoglioso. C’è una prima volta per tutti, anche per chi ha vinto 20 Champions. Tutti hanno esordito in Europa. Non si nasce catapultati in questa realtà. Cercherò di dare il massimo anche domani. Sono felice per me e per la squadra”.
Affrontare una squadra forte come il Twente vi permetterà di non avere cali di concentrazione nell’affrontare il match?
“Il Twente è una delle squadre più preparate della competizione. Questo ci dà modo di stare concentrati ma lo avremmo fatto contro chiunque perché ci teniamo. Però loro sono temibili, lavorano da tempo insieme ed è una squadra che andrà affrontata con la massima attenzione. Li abbiamo studiati molto e ci permetterà di entrare concentrati. Speriamo che ciò che abbiamo preparato porti i frutti sperati”.
Se dovesse chiudere gli occhi, quale Fiorentina vista l’anno scorso vorrebbe vedere in campo domani?
“Abbiamo giocatori nuovi, abbiamo la necessità di diventare più bravi di quello che siamo riusciti a fare. L’anno scorso abbiamo fatto partite dove ottenevamo quello che volevamo, quindi si lavora per confermare questo. Far tirare poco in porta gli avversari e provare ad avere un grande numero di opportunità come abbiamo fatto spesso lo scorso anno. Non c’è una partita in particolare, siamo stati tante volte bravi a fare ciò che volevamo. Domani è una gara dove l’attenzione sarà fondamentale, come sfruttare le occasioni che si creeranno. Massima concentrazione perché queste partite qua la richiedono. Ci sono dei ragazzi che in certi momenti si esaltano e che tirano fuori qualità che nemmeno in allenamento mostrano e c’è bisogno di questo: tirare fuori qualcosa in più. Sono serate indimenticabili. Mi appello ai tifosi che ci spingono verso l’area avversaria. Mi auguro che domani siano insieme a noi fino all’ultimo minuto e che siano in tanti. Serve la migliore Fiorentina possibile”.
Qual è il giocatore più pericoloso del Twente?
“Personalmente ho guardato tante partite. È una squadra che non perde da tanto tempo e che è molto organizzata. Oltre ad avere giocatori di qualità, soprattutto in avanti, hanno esterni d’attacco di qualità, un trequarti sveglio e sono tutti molto organizzati. Temo la loro organizzazione e cercheremo di non farli ragionare e di non innescare la loro qualità nel
Conosce Kokcu?
“Lo conosco, è forte, è bravo ma gioca nel Feyenoord. I giocatori di qualità li conosciamo tutti e il Feyenoord ne ha tanti, lui è importante”.
Non vale più il gol in trasferta, come cambia la preparazione a una sfida del genere?
“Questo dà la possibilità di vedere partite dove entrambe le squadre per forza e necessità devono cercare di vincere. Alla fine negli anni scorsi andare a far gol lontano dal proprio campo ti permetteva di lavorare diversamente e ora non conta più. Conta vincere e portare a casa almeno una delle due partite e penso che iniziando da questa competizione ma anche in Europa in generale ci permetterà di vedere partite diverse e senza speculazioni”.
La Fiorentina è la prima squadra che gioca la Conference dopo la vittoria della Roma, sente la responsabilità da squadra italiana di far bene dopo il successo giallorosso?
“Sinceramente non ci spingerà ad andar forte il fatto che la Conference sia stata vinta da un’italiana. Ci spingerà il nostro orgoglio e la nostra voglia di andare avanti e di partecipare alla competizione. E poi cercare di andare il più avanti possibile. La Roma è passata vincendo contro il Trabzonspor che poi ha vinto il campionato turco. Ci sono tante insidie per arrivare in fondo e bisogna fare grandi complimenti alla Roma. Però a noi ci spinge altro, è una questione personale e individuale oltre al fatto di regalare al nostro pubblico di poter andare in giro per l’Europa a giocarsi qualcosa”.
I convocati:
1) AMRABAT Sofyan, 1996
2) BENASSI Marco, 1994
3) BIANCO Alessandro, 2002
4) BIRAGHI Cristiano, 1992
5) BONAVENTURA Giacomo, 1989
6) CEROFOLINI Michele (P), 1999
7) CORDEIRO DOS SANTOS Domilson, 1998
8) DUNCAN Joseph Alfred, 1993
9) GOLLINI Pierluigi (P), 1995
10) GONZÁLEZ Nicolas Ivan, 1998
11) IKONE Nanitamo Jonathan, 1996
12) JOVIĆ Luca, 1997
13) KOUAME Christian Michael Kouakou, 1997
14) MALEH Youssef, 1998
15) MANDRAGORA Rolando, 1997
16) MARTÍNEZ QUARTA Lucas, 1996
17) MENDONÇA CABRAL Arthur, 1998
18) MILENKOVIĆ Nikola, 1997
19) NASTASIĆ Matija
20) RANIERI Luca, 1999
21) SAPONARA Riccardo, 1991
22) SOTTIL Riccardo, 1999
23) TERRACCIANO Pietro (P), 1990
24) TERZIĆ Aleksa, 1999
25) VENUTI Lorenzo, 1995
Le parole di Amrabat;
Affrontare una squadra olandese per lei che ci ha giocato, è un vantaggio?
“Io sono nato in Olanda ed è una partita speciale per me. Per tutta la squadra però lo è. Io ho giocato Champions ed Europa League, sono serate belle. Non vedo l’ora di cominciare davanti ai nostri tifosi. Abbiamo lavorato tutto l’anno scorso per arrivare fino a qui e adesso è importante per noi entrare in campo e passare il turno”.
Cos’ha la Fiorentina in più del Twente?
“Loro sono una squadra tipica olandese, che parte dal basso e che sono molto preparati. Hanno un mister forte, ma lo abbiamo anche noi (ride). L’ho detto perché voglio giocare domani. Anche noi siamo molto forti, abbiamo fiducia e siamo preparati in vista di domani. I nostri tifosi ci possono dare una grande grande mano. Il mio primo anno qui, senza tifosi era molto differente. I tifosi sono fondamentali per noi. Speriamo di fare qualcosa di speciale”.
Quanto è stata importante la vittoria contro la Cremonese per avvicinarsi al meglio alla partita contro il Twente?
“È stato molto importante cominciare con i tre punti. Penso che sia stata una vittoria meritata perché abbiamo creato molte occasioni. Penso che dobbiamo migliorare in questo perché dobbiamo chiudere prima le partite. Anche contro il Twente sarà importante fare uno o due gol per poi andare a giocare in Olanda con i loro tifosi. Siamo carichi e siamo pronti, mi sento fiducioso”.
Quanto si sente migliorato e in cosa rispetto all’anno scorso?
“Penso che sia molto importante per un giocatore provare a migliorare ogni allenamento e ogni partita. Il mister parla sempre molto con me e prova ad aiutarmi. Penso che grazie a lui ora sono più completo di prima. Non si smette mai di imparare però. Adesso mi sento in fiducia e mi sento bene anche fisicamente. Penso che sia normale che servano più partite per essere al top, ma mi sento bene e pronto oltre che carico”.