Per la sfida di Empoli Nicola apre alla possibilità di vedere in campo contemporaneamente Verdi e Bonazzoli.
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180 minuti alla fine, quali componenti possono fare la differenza?
“Basterà mettere in campo le varie interpretazioni che avete visto nelle settimane precedenti. Ci siamo allenati al massimo, curando ogni particolare. Si va ad Empoli con la voglia di giocare, di scoprire cosa possiamo ottenere da questa partita. E’ la più importante”.
Cancellato il rammarico per l’1-1 con il Cagliari?
“Non ho avuto nessun rimpianto e nessun rammarico. La partita è finita come doveva finire, le squadre si sono affrontate cercando di vincere. Volevamo il massimo, non è andata così e guardiamo avanti”.
Chi giocherà al posto di Bohinen?
“A me interessa che la squadra segua lo spartito indicato, nel rispetto delle qualità dei vari giocatori. Abbiamo fatto diverse prove, sono tutti motivati e vogliosi e mi è piaciuto vedere nei loro occhi la fiducia in ogni singolo allenamento. Il percorso è qualcosa di straordinario, vedremo cosa otterremo alla fine”.
Se diciamo che i dubbi sono Verdi-Bonazzoli e Ruggeri-Obi ci avviciniamo alla realtà?
“Io non ho dubbi su chi schierare, sinceramente. Ho delle idee, in settimana facciamo delle prove e ipotizziamo tante cose anche in base alle caratteristiche dell’avversario. Questo accade per tutti i reparti. Noi abbiamo raggiunto un certo tipo di equilibrio, la partita si costruirà anche con i subentranti”.
Quindi Bonazzoli o Verdi?
“Perchè non entrambi?”
La mancanza di contemporaneità fa venir meno la tensione agonistica che serve in questo rush finale?
“Non è questa la sede per parlarne, vi dirò in futuro come la penso su queste dinamiche. In questo percorso sono accadute diverse situazioni particolari, l’unico bene è che la mia squadra si tolga dalla testa preconcetti e pensieri che non dipendono da noi. Alla Salernitana tocca giocare domani, le altre non ci devono interessare. Non voglio alibi, di nessun genere”.
Qual è l’errore da non commettere?
“Io non chiedo niente ai miei giocatori, so quello che mi possono dare. Ho precise esigenze tecnico-tattiche, sono intransigente sull’aspetto dell’allenamento e tutti i calciatori mi hanno dato il massimo a prescindere dal minutaggio. Il giocatore vuole esprimere sè stesso, è il contorno che fa mille calcoli o ragionamenti. Odio il luogo comune “padroni del nostro destino”: a noi tocca andare in campo e fare ciò che sappiamo e su cui abbiamo lavorato, su certi concetti sono maniacale. Gli atteggiamenti e i comportamenti sono l’aspetto fondamentale, ciò che crea l’identità”.
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Lassana giocherà davanti alla difesa?
“Ha caratteristiche diverse da Bohinen, ma è già successo di scendere in campo senza di lui. Toccasse a Coulibaly, ci adatteremo in base alle sue peculiarità senza stravolgere nulla”.
Quanto potrà incidere la spinta dei tifosi?
“Noi siamo assolutamente allineati con la nostra gente. Abbiamo la fortuna di poter godere di un sostegno che, unitamente alla pressione che ci trasmettiamo da soli, è imprescindibile. La tifoseria e il popolo di Salerno sono famosi in tutta Italia, soprattutto in questo momento, per l’entusiasmo che sanno dare. Siamo convinti e sereni perchè ci siamo preparati bene curando ogni dettaglio, il resto lo faranno loro. C’è tanto da fare, ma insieme possiamo avere più forza. E non parlerei in modo negativo delle pressioni. Chi fa questo lavoro deve essere felice di vivere questo tipo di sensazioni, il mio sorriso dice tutto”.
Che partita dobbiamo aspettarci?
“Noi dobbiamo esprimere i nostri valori. Non ho la sfera di cristallo, altrimenti avrei più successo. Quello che conta è controllare ciò che dipende da noi. E’ evidente che l’Empoli sia una gran bella squadra, che sa stare bene in campo ed è guidata da un ottimo allenatore e soprattutto da una eccellente persona”.
Come stanno Sepe e Djuric?
“Il nostro portiere sta bene, stesso discorso per Milan. Tutti hanno lavorato regolarmente e sono a disposizione per la partita di domani”.
A due giornate dalla fine quale può essere il peso specifico di un punto in più o in meno?
“Non so rispondere a questa domanda. So dire una sola cosa: due partite sono poche ma possono essere tante, quindi c’è molto da fare”.
Si gioca finalmente dopo una settimana completa di lavoro, sul piano fisico quanto potremo vedere una Salernitana più brillante rispetto a domenica scorsa?
“Non c’è stata una sola partita in cui siamo stati inferiori nei numeri prodotti. Noi dobbiamo correre…e dobbiamo correre bene. Lavorare per tutta la settimana è indubbiamente un vantaggio, a me piace molto stare in campo e fare allenamento perchè è l’unico modo che abbiamo per migliorare. I ragazzi devono giocare con serenità, grinta e voglia”.