Per Andreazzoli l’unico rammarico di questa stagione è che spesso sono stati usati come cavie.
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Ultima in casa, contro una squadra che sta molto bene. Quanto l’Empoli è in credito col campionato?
“Le sensazioni escono fuori dall’allenamento e ho visto una squadra che si è allenata bene anche stavolta. Giochiamo contro una squadra molto in salute che gioca con un obiettivo importante. Ma noi vogliamo chiudere bene davanti al nostro pubblico. Siamo un po’ infastiditi dell’ultima partita, e dobbiamo giocare meglio se vogliamo vincere. Qualcosa la forza degli avversari, qualcosa ci è stato anche tolto, ma è andata così. Dobbiamo migliorare”
Fattore ambientale, l’Empoli ha mostrato di non patire l’ambiente ostile. La massiccia presenza dei tifosi della Salernitana può darvi qualcosa in più?
“La presenza del pubblico incide sempre e in senso positivo. Ben vengano gli spettatori numerosi, se sono amici o avversari non conta. Penso che sia un bene per la gara e per i calciatori che amano confrontarsi”
Nicola ha parlato molto bene di lei. Cosa ne pensa dell’allenatore della Salernitana?
“Degli allenatori parlano i risultati, al di là della simpatia personale che è reciproca. Ho avuto poche occasioni di incontrarlo, ho avuto un contatto telefonico quando allenava il Livorno e da lì è nato un rapporto di stima. Non è facile fare il lavoro che fa lui, subentrare e cambiare le situazioni in corsa è possibile ma non semplice. Questo dimostra le sue qualità, è vero che ha inciso il mercato ma Nicola ha grande merito”.
Lei molto stimato a livello nazionale. Cosa si sente dire a tutti i tifosi che guardano a questa gara con interesse?
“La situazione è diversa naturalmente tra noi e loro. Questo non toglie che se io sono qua e non in Versilia significa che siamo qua per fare le cose, altrimenti me ne stavo a casa. Facciamo le cose seriamente, se in passato qualcuno non le ha fatte è un problema loro. Io non voglio essere criticato perché non ho fatto le cose, mi preme l’essere stimato”
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Salernitana forte fisicamente, può essere un incentivo in più?
“Abbiamo già incontrato squadre fisicamente più forti, a volte abbiamo risposto molto bene, altre abbiamo pagato come ad esempio a Udine. Siamo avvezzi a questo tipo di interpretazione, abbiamo però caratteristiche che possono fare male e lo abbiamo dimostrato. Se riusciremo a metterle in campo offriremo difficoltà ai campani”
Impresa della salvezza, ma c’è un rammarico?
“Purtroppo ci hanno dato tutti per salvi alla fine di girone di andata, spesso siamo stati usati come cavie. Questo è il rammarico che mi rimane”
Quanto è stato importante lo spogliatoio?
“La nostra vera forza è stato lo spogliatoio, li ho ringraziati l’altro giorno. A dire la verità mi sono emozionato, perché hanno partecipato tutti in maniera professionale e seria. Si sono messi a disposizione nostra e della società seguendo le nostre idee. Nella nostra rosa abbiamo ventun giocatori che hanno giocato almeno dieci partite da titolari, siamo contenti di aver dato la possibilità di contribuire a tutti, chi più chi meno. Il risultato finale ci ha gratificato molto e lo attendevamo, farlo con tre giornate di anticipo è stato un bel sollievo. La squadra ha sempre fatto vedere un’identità.”
Asllani può essere un regista classico o ricoprire altri ruoli?
“Il ragazzo deve consolidarsi chiaramente. Quando si dice che i giovani vanno accompagnati, senza prendersi il merito di averli fatti esordire, dobbiamo dargli il tempo per sistemarsi. E lui si deve sistemare ancora, vale per lui ma anche per Viti, Cacace, Parisi. Gli serve del tempo e a volte li devi quasi deprimere. Con Viti è capitato che abbia giocato tante partite da migliore in campo e poi la domenica dopo non ha giocato. Tutti questi ragazzi devono maturare e bisogna avere pazienza per farli maturare. Per ora è presto anche per parlare di ruolo, a Milano ha giocato da trequartista facendo quasi 13km durante la gara. Ha grandi qualità, può giocare dappertutto, ma sai il centrocampo è quello. Se hai qualità fisiche, tecniche e morali non hai problemi”.