Inizia un tour de force prima della pausa. Come sarà queste periodo?
“Giocheremo 12 partite in 44 giorni, ma non dovremo cambiare la nostra mentalità. Non mi piace quando sento che dobbiamo gestire le risorse. Dobbiamo andare in campo sempre e dare tutto”.
Come stanno i giocatori che hanno avuto problemi?
“Mi è piaciuta la squadra in questi due giorni. Rebic sarà convocato, sta bene. Origi sta recuperando, ma non sarà convocato. Gli altri ci saranno, Theo e Maignan chiaramente no”.
Ti sta stupendo Giroud, che oggi compie 36 anni?
“Per me è la normalità. Giroud è un campione in tutto. Sta bene, ha grande entusiasmo, deve continuare così”.
Che partita si aspetta?
“Loro proveranno a non farci giocare. Tatarusanu sa giocare con i piedi, ma sarà più importante dare soluzioni a chi ha il pallone. Dovremo essere preparati”.
Quanto pesano le assenze di Theo e Maignan?
“Noi siamo un gruppo coeso, ho massima fiducia in tutti i miei giocatori. Dobbiamo essere la solita squadra compatta”.
Come mai state facendo più fatica in trasferta?
“Vincere è sempre il nostro obiettivo, in casa e fuori. Dispiace non esserci riuscito finora fuori casa, non so se è un caso, ma credo che l’unica volta in cui abbiamo giocato sotto il nostro livello è stato contro il Sassuolo. Veniamo da una sconfitta e quindi vogliamo ripartire subito con il piede giusto contro un avversario che rispettiamo. Abbiamo analizzato i gol subiti e i nostri dati che dicono che siamo quelli che concedono di meno. Serve maggiore attenzione e concentrazione, se abbiamo subito tutti questi gol è perchè sono mancate”.
Se a ferragosto ti avessero detto di questa classifica in Serie A e Champions avresti accettato?
“No, abbiamo fatto un buon inizio ma non eccellente. Le prestazioni ci sono state, ma prestazioni e risultati devono andare di pari passo e non ci siamo sempre riusciti. In Champions abbiamo fatto meglio, ma ora concentriamoci sul campionato: questo troncone sarà molto importante”.
Come valuta l’inizio di stagione di Pobega?
“Sta facendo molto bene, è meno palleggiatore e più incursore rispetto agli altri centrocampisti. E’ un giocatore in crescita, è importante per noi”.
Si dice che non abbia particolare stima di Ballo-Touré…
“È una stupidata, ho grandissima fiducia in lui; poi è chiaro che si gioca il posto con un compagno di livello molto alto. Ballo è cresciuto tanto, se è qui è perché ha la mia completa e totale fiducia. Calabria? Domani schiererò la formazione migliore, non sto pensando al Chelsea”.
È possibile domani rivedere un trequartista atipico come Kessie l’anno scorso?
“No, abbiamo altre caratteristiche e vorrei sfruttarle”.
La difesa a 3 è utilizzabile?
“Non abbiamo il tempo necessario per trovare altre soluzioni: fin quando vedrò una squadra molto equilibrata e compatta non cambierò”.
I nuovi acquisti che hanno fatto bene in nazionale, come Vranckx, sono pronti per dare una mano al Milan?
“Abbiamo seguito i nuovi in nazionale, proprio stamattina ho visto un video delle loro partite con Vranckx e Thiaw. Hanno fatto molto bene e sono pronti per darci una mano. Sono pronti, sono giocatori con potenzialità, si giocano il posto con altri grandi giocatori”.
Cosa si aspetta da De Ketelaere?
“Mi aspetto tutto quello che ha fatto contro il Napoli, è stato molto presente in fase offensiva. Sta crescendo, diventerà un campione”.
Nell’Empoli giocano calciatori molto interessanti, come Parisi…
“Il mercato arriva a gennaio. Noi pensiamo all’Empoli”.
Cambia il modo di protestare con un arbitro donna?
“Io protesto sempre poco… Non è vero (ride, ndr). Credo che bisogna avere grande rispetto. Il VAR fa scendere in campo con più serenità, perché sanno che sono coperti; di sbagliare si può sbagliare, ma sapere che se commetti un errore c’è che ti supporta… Mi auguro di vedere arbitri più sereni. Faccio un grande in bocca al lupo all’arbitro Ferrieri Caputi”.
Contento del rientro di Rebic?
“È un giocatore forte, domani sarà con noi anche se non ha grosso minutaggio”.
La partita di domani è importante perché vedremo la reazione post ko del Milan?
“È troppo importante cominciare bene questa parte di campionato, dobbiamo farlo con gli atteggiamenti giusti e la convinzione giusta”.
Qual è il suo mantra da allenatore?
“Le idee servono per dare ai giocatori le migliori soluzioni possibili, ma poi sono le motivazioni, la qualità e il talento che fanno la differenza. Il mio lavoro è molto incentrato sulla motivazione e la preparazione mentale dei calciatori, poi sull’aspetto tattico e tecnico”.
Fino a che punto si può allenare la finalizzazione?
“Abbiamo avuto tante possibilità di far diventare azioni da gol le nostre azioni. La squadra deve provare il gusto e il desiderio di essere premiata per ciò per cui fatica e bisogna lavorare con ancora più determinazione e qualità”.
In queste ultime giornate si è visto un Milan spettacolare, ma che subisce reti inaspettate con la difesa schierata…
“È la realtà dei fatti. Dobbiamo finalizzare meglio e dobbiamo essere più attenti in difesa sui posizionamenti”.