Disfatta Roma: a Old Trafford arriva un’altra sconfitta pesantissima dopo il 7-1 di 14 anni fa. I giallorossi resistono solo un tempo e poi crollano nella ripresa.
La cronaca: due gol e tre cambi nel primo tempo, nella ripresa il crollo
La trasferta al Teatro dei sogni si è trasformata in una serata da incubo per la Roma che esce da Old Trafford con le ossa rotte.
Certo, anche la sfortuna si accanisce sui giallorossi. Tre infortuni e tre cambi in poco più di mezz’ora: è un record che di certo non riempie d’orgoglio i tifosi.
Nonostante Veretout esca al primo allungo e il Manchester United con Bruno Fernandes trovi il vantaggio già al 9’, la Roma reagisce e a fine primo tempo è avanti 2-1.
Pellegrini dal dischetto e Dzeko dopo un’azione manovrata cullano i sogni dei romanisti ma la ripresa è un film horror.
La squadra non regge atleticamente e psicologicamente e dopo la doppietta di Cavani arriva la goleada.
Finisce 6-2 per i Red Devils (a segno anche Pogba, ancora Fernandes e Greenwood) che ipotecano la finale di Danzica e molto probabilmente segnano definitivamente il destino di Fonseca.
Disfatta Roma: su La Gazzetta dello Sport le parole di Fonseca
L’allenatore portoghese è consapevole che si è scritta la parola fine, ma nel post partita rimanda la questione:
Vediamo, penso che in questa fase sia difficile parlare del mio futuro. Ci sarà la possibilità di farlo più avanti, questo non è il momento giusto
Reggere il 2-3 o anche il 2-4 avrebbe lasciato spazio per una possibile rimonta all’Olimpico
In quel momento della partita abbiamo anche provato a difenderci più compatti, ma senza la possibilità di poter fare cambi era francamente dura. È una sconfitta pesante: buon primo tempo, ma nella ripresa non siamo esistiti. Siamo stati condizionati fortemente dagli infortuni. Nella ripresa avevamo Diawara e Smalling in difficoltà, ma senza poter fare cambi…
E così è arrivato il crollo di cui Fonseca si assume tutte le responsabilità:
È stata soprattutto una questione mentale, la difficoltà è arrivata dopo il terzo gol. Abbiamo anche provato a reagire, ma era anche difficile cambiare qualcosa. Il blackout? Difficile spiegarlo, nella ripresa abbiamo lasciato tanti spazi. E dopo il terzo gol la squadra non ha avuto la forza di rialzarsi. Io sono sempre il principale responsabile, non voglio alibi. E non voglio scappare. Ma giocare contro lo United senza sostituzioni diventa difficile
La disfatta di ieri sera macchia l’intera campagna europea e segna sicuramente la fine della storia tra Fonseca e la Roma.