Dionisi dovrà rinunciare a due giocatori fondamentali in occasione della trasferta di Udine.
Che settimana è stata?
“Arriviamo da una settimana intensa, dove abbiamo vissuto emozioni positive e poi negative. Il risultato va accettato e dobbiamo combattere per dimostrare che non ci va bene. Siamo arrabbiati perché facendo prestazione devi ottenere risultati. L’Udinese è una gara difficile, è una squadra che potremmo soffrire ma dobbiamo toglierci di dosso il passato, andando a Udine e a fare la nostra partita. L’Udinese ha armi diverse ma noi abbiamo le nostre”.
Il fatto che l’Udinese sia una bestia nera, influenza la squadra?
“Sono consapevoli che l’Udinese ha dato delle difficoltà negli anni. Ma non dobbiamo pensare a questo, i ragazzi sono motivati a fare prestazione e a ottenere un risultato positivo, sapendo che sarà una gara difficile che viene da un trend meno positivo rispetto a quello che si aspettava”.
Situazione infortunati?
“Boga non ha nulla di grave, un problemino muscolare e lo avremo dopo la sosta. Non ci sarà come non ci sarà nemmeno Djuricic”.
Matheus Henrique è più simile a Maxime o a Frattesi?
“Sta facendo un bel percorso. E’ più vicino a Maxime per caratteristiche. Ha avuto una frenata con l’infortunio a Torino per la mascherina indossata e ha una visibilità diversa. Per caratteristiche è simile a Maxime, è normale che abbia bisogno di tempo perché poi abbiamo cambiato anche modulo. Nel suo futuro c’è più da giocare da regista nei due che da mezz’ala”.
Avete fatto il bottino di punti comunque sperato in questa settimana?
“Dopo la sosta precedente siamo in linea con le nostre aspettative. Abbiamo fatto bene nella settimana che ha preceduto questa partita. Dopo il risultato da sfavoriti con la Juve volevamo chiudere in bellezza la settimana e non ci siamo riusciti nel risultato ma noi facciamo prestazione per ottenere il risultato. Non possiamo parlare di settimana negativa ma di settimana finita male e questo finale ci deve dare lo slancio per giocare bene domani”.
Consigli ha rinnovato. E’ un altro elemento importante tra i senatori.
“Gli faccio i complimenti per il rinnovo. Andrea ha grandi qualità tecniche e umane, è un uomo squadra. Lui e anche gli altri come Magnanelli, sono giocatori importanti e stanno facendo il lavoro ‘oscuro’ di tenere il gruppo insieme e non è facile nonostante qualcuno non abbia trovato molto spazio. La società ha deciso di dare spazio a loro per meriti che hanno e sono uomini importanti”.
Boga non ha un sostituto naturale.
“Dobbiamo adattarci alle difficoltà che troviamo o anche alle assenze che possono esserci nel percorso. Il fatto di non avere un sostituto naturale di Boga può cambiare qualcosa ma se in quella posizione ci giocano Raspadori, Djuricic, Traore, è solo un punto di partenza. L’obiettivo è mettere i giocatori nelle loro posizioni ideali. Giacomo lo sta facendo bene, poi è normale che si guardano i numeri e non le prestazioni ma io guardo le prestazioni. Poi speriamo che torni presto Boga, è il suo ruolo naturale perché noi siamo dipendenti da alcuni giocatori. Non lo abbiamo visto in queste 4 gare precedenti, bisogna fare di necessità virtù. Domani mancherà anche Maxime ma chi lo sostituirà farà del suo meglio”.
Consigli merita la Nazionale?
“Non è mai tardi. Io sarei convocato se venissero convocati tutti i giocatori del Sassuolo ma ci sono tanti giocatori bravi e le decisioni spettano a Mancini. Andrea sta facendo benissimo e ha fatto benissimo in passato e il rinnovo ne è una dimostrazione. E’ un pilastro di questa squadra. Le sue prestazioni meritano di essere notate e citate, è importante che dia continuità ed è quello che sta facendo. Io spero che si parlerà delle prossime parate che farà e dei prossimi punti che porterà alla squadra e spero, se continuerà a far bene, lo noti ma sicuramente lo ha già notato. Poi deve fare delle scelte e le fa per merito di altri non per demeriti di alcuni”.
L’aspetto del pubblico influenza?
“Andremo a Udine in uno stadio bello, che ci dà la possibilità di giocare, un bel campo. Quanti tifosi ci saranno sugli spalti non lo posso sapere. Noi diamo il massimo a prescindere dai tifosi. Sassuolo è una cittadina e si porta dietro un certo numero di tifosi, in percentuale ne abbiamo anche tanti, ma è una constatazione”.
Storicamente le sue squadre pagano qualcosina nel finale?
“Negli ultimi 10 minuti può succedere qualsiasi cosa. Ci sono spazi che non si trovano all’inizio e noi non essendo una squadra fisica paghiamo qualcosa ma non dimentichiamoci che con la Juve abbiamo vinto noi alla fine. Dobbiamo fare uno scalino da questo punto di vista. Dobbiamo crescere e a questo servono le partite”.
Quanta autonomia hanno i suoi giocatori?
“La volontà sarebbe quella di dare quasi il 100%, poi è normale che durante la settimana si preparano delle cose con palla e senza palla. L’obiettivo nostro è quello di far esprimere al meglio i giocatori in campo”.
Un allenatore incide di più in A, in B o in C?
“Non lo so. E’ una bella domanda ma non so dare una risposta. Credo che l’allenatore sia una componente importante ma non l’unica. Spesso incide la squadra e nella squadra partecipano tante persone e l’allenatore è una parte di queste”.