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Dionisi parla della convincente prestazione contro il Sassuolo

Berardi torna e decide…
Sì, poi tutti i giocatori hanno bisogno di un’organizzazione di gioco e dei compagni. Io non faccio il mago. Non vedevamo l’ora che Domenico rientrasse. Abbiamo deciso di non portarlo al Napoli per averlo al 100% di quello che poteva oggi e oggi ha dato e non è l’unico. Normale che dopo una vittoria, nel primo tempo dopo il gol è stato il momento meno positivo, poi nel secondo il risultato quasi ci stava sempre. Dopo l’1-0 è subentrata la paura di vincere, abbiamo preso gol su cross come l’anno scorso, ed è normale che poi ti appoggi sui giocatori che la categoria la conoscono bene ma il merito è di tutti”.

La squadra sembra migliorata in difesa…
“Quella è la speranza perché siamo una squadra di medio livello che non può averla sempre corta-lunga in ogni zona, dobbiamo partecipare tutti alla fase difensiva e crescendo sono convinto che assumeremo più consapevolezza per diventare più efficaci davanti. È normale che le qualità dei singoli sono importanti. Ci prendiamo dei rischi ma sono contento della mentalità dei ragazzi e spero che la si accresca più possibile perché non bastano le qualità, vengono fuori se hai mentalità. Le qualità le abbiamo, alcuni le devono tirare fuori, la mentalità passa dalla voglia”.

Come ha visto Vina oggi? Poi è entrato Pedersen a sinistra: è un bel segnale…
“Bisogna fare di necessità virtù. Vina sta migliorando la sua condizione, è arrivato con zero allenamenti nelle gambe. Già è importante che riesca a giocare e non si fermi. Sono convinto che le prestazioni nel tempo cresceranno. Era alla Roma e ha giocato in Premier, ha qualità, è venuto qui, lo ha voluto lui ed è venuto con volontà, non la vedevo in tutti quando sono arrivato. So di avere due terzini destri con esperienza, l’altro è Missori che è un esordiente e l’altro è Vina. Dunque o gioca sempre Vina e non sarà mai così, è un’opportunità in più per giocare. Oggi ho scelto Pedersen perché credevo lo potesse fare, ha più inserimenti di Toljan per certi aspetti, ma vediamo con Laurienté perché va a tutto gas ma oggi volevo quello e Pedersen ha risposto presente, mi ha detto ‘hai visto mister, lo faccio il terzino mancino’, ‘sì gli ho detto ma devi anche usare il piede sinistro'”.

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Pinamonti oggi forse la miglior partita. Mercato: ceduto Lopez, è arrivato Castillejo…
“Se un attaccante se trova la rete, hai visto come ha esultato? Anche lui ha bisogno di trovare sicurezze, è sempre stato chiacchierato. Ha più nome che presenze in A e gol. Sta lavorando e sta lavorando bene, meglio dello scorso anno perché ha lavorato di più nella testa e nelle gambe. L’anno scorso non ha fatto la prestazione, pesa 90kg e non è semplice. L’anno scorso lo abbiamo buttato dentro senza partite. Sta crescendo e poi dietro ha un giocatore che inizierà a fare più minuti, Mulattieri dirà la sua. Se troviamo sicurezze in Pinamonti, io ho sempre avuto fiducia in lui e non deve smettere di migliorarsi, poi pian piano crescerà anche Mulattieri, è fastidioso e sono convinto che farà parlare di sé in Serie A. Non è semplice da subito perché arriva dalla B. Mercato? Sono contento dell’arrivo di Castillejo perché alzerà il livello dell’attacco, non è arrivato solo per sostituire Berardi, ha esperienza e qualità e cercherò in tutti i modi, ho parlato con lui, di poter far convivere i giocatori che hanno qualità ma ovviamente devono dare una mano alla squadra. Per quanto riguarda Lopez, è uscito, preferisco parlare di chi è rimasto e chi è arrivato”.

Il modulo oggi era con due a centrocampo: è lì che sta lavorando maggiormente?
“Faccio l’in bocca al lupo a Lopez. Da quando sono arrivato io è diventato titolare, prima non lo era. L’anno scorso difficilmente sarebbe stato messo in discussione se non fosse stato per demerito suo. Poi parlo di chi c’è e oggi sono contento per tutti i centrocampisti perché Boloca ha esordito a Napoli e lo ha fatto bene nonostante un episodio sfortunato. Oggi ha tenuto la partita nonostante l’ammonizione iniziale e ha aiutato nelle due fasi. L’obiettivo è essere meno leggibili a centrocampo. Thorstvedt ha iniziato per giocare alle spalle di Pinamonti, poi l’ho abbassato perché non mi stavano piacendo alcune cose e alla fine è entrato Bajrami che ha fatto bene a campo aperto. Non abbiamo una mezz’ala come l’anno scorso, l’obiettivo è essere meno prevedibili”.

Laurienté?
“Sarebbe uscito comunque, avrebbe battuto l’angolo. Aveva i crampi e ho colto l’occasione”.

Spalletti vedendo la partita di stasera, Berardi poteva tornare utile?
“Il c.t. ha pensato bene di sapere le condizioni di Berardi, poi le valutazioni le ha fatte lui. Ha voluto sapere come stavano le cose attraverso una chiamata all’allenatore del Sassuolo. Le scelte le ha fatte lui sapendo che ora la condizione fisica è importante, credo che non sia in discussione Domenico da questo punto di vista, poi le scelte non le faccio io”.

È più contento dei 3 punti o della fine del mercato?
“Le cose si combaciano, non è una coincidenza. Siamo più penalizzati di altre squadre perché siamo una realtà di medio livello. Se i chiacchierati sono i giocatori più importanti chi le dà le certezze? Poi il vantaggio qual è? Che come la cosa finisce tutto tace. Da ieri nessuno ha più parlato di mercato. Io avevo chiesto alla società di parlarmi niente o il minimo sindacale per parlare del mercato. Dovrebbero rivedere queste cose, mi sembra assurdo 3 mesi di mercato quando potrebbe finire appena prima della fine del mercato. Oggi ci sono state tante operazioni, se il mercato chiudeses prima l’ultimo giorno sarebbe prima dell’inizio del campionato. Sarebbe così semplice che forse mi sfugge qualcosa, sta diventando sempre più un problema perché le chiacchiere aumentano e bisognerebbe dare una regola diversa”.

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