RedazioneAl termine della gara persa al Renato Dall’Ara, Antonio Conte si è presentato davanti ai giornalisti analizzando il momento complicato del Napoli, travolto dal Bologna con un secco 2-0 (reti di Dallinga e Lucumì). L’allenatore partenopeo non ha nascosto la sua preoccupazione, ammettendo che cinque sconfitte sono davvero troppe per una squadra dalle aspettative elevate. Secondo Conte, il vero problema va ben oltre l’aspetto tecnico e tattico: il Napoli, spiega, deve riscoprire entusiasmo, passione e capacità di reagire alle difficoltà, elementi che invece hanno permesso al Bologna di dominare la partita.
“Mi prendo tutta la responsabilità ma non sono convinto di poter cambiare le cose. Non sono questioni tecnico tattiche su cui si può lavorare in campo: i trapianti di cuore non si possono fare. Io non voglio accompagnare i morti: se abbiamo voglia di rimetterci in carreggiata e cambiare il trend bene, altrimenti bisogna che ognuno si prenda delle responsabilità ed io sono il primo”.
Conte ha sottolineato come il gruppo sembri privo della giusta cohesione, facendo fatica a trovare quella spinta emotiva necessaria per ritrovare la strada giusta. L’allenatore ha elogiato la formazione guidata da Vincenzo Italiano, lodando tanto l’energia in campo quanto la partecipazione del pubblico di casa. Poi ha rimarcato le responsabilità che sente addosso, dichiarando di essere il primo a dover dare risposte e a non volersi nascondere. Non basta più portare avanti il “minimo indispensabile”: serve un cambio di atteggiamento generale.
La conclusione della conferenza è un messaggio chiaro: o si trova la volontà collettiva di rialzarsi, oppure sarà necessario rivedere le ambizioni stagionali.
