RedazioneAntonio Conte, tecnico del Napoli, ha espresso grande soddisfazione dopo il successo per 3-1 contro la Fiorentina. L’allenatore ha evidenziato quanto il calcio sia in rapida trasformazione e quanto sia fondamentale adattarsi per crescere sia tatticamente che tecnicamente. Ha sottolineato che la partita contro una squadra come quella viola, capace di imporsi in Italia e in Europa negli ultimi anni, rappresentava una sfida di spessore su un campo complicato.
Conte ha riconosciuto che alcuni momenti della gara – specialmente nel finale – sono stati gestiti con difficoltà, malgrado le parate decisive di De Gea abbiano permesso di mantenere il vantaggio nel momento cruciale. Sul fronte degli uomini nuovi giunti in squadra, come Milinkovic, Beukema e Hojlund, il mister ha rimarcato l’importanza di avere una rosa ampia e variegata, chiedendo pazienza per consentire a tutti di abituarsi ai nuovi schemi. Il percorso di crescita, assicura Conte, passa attraverso un’integrazione graduale con il gruppo storico già molto affiatato.
Un altro punto chiave affrontato è stato quello dei portieri: con Meret alle prese con un fastidio muscolare, Vanja Milinkovic-Savic ha colto l’opportunità mostrando qualità differenti, elemento considerato prezioso dallo staff tecnico.
Conte si è poi soffermato sulle prestazioni degli attaccanti. Hojlund, appena arrivato dal Manchester United, ha dato subito risposte convincenti, grazie anche alla sua esperienza nella massima serie inglese. Il tecnico sottolinea la necessità di non alzare o abbassare troppo il livello delle aspettative per i nuovi acquisti: il vero salto di qualità arriverà lavorando tutti insieme, mantenendo equilibrio nell’analisi.
Spazio anche all’accenno tattico su Kevin De Bruyne, a cui lo staff sta cucendo addosso un ruolo adatto alle sue doti, puntando a metterlo nelle condizioni migliori per incidere in mezzo al campo, e al discorso Champions League, dove il Napoli si approccerà con rispetto ma con grandi ambizioni.
Infine, il tecnico non ha nascosto la sua esigenza di migliorare ancora, soprattutto nella gestione dei minuti conclusivi, e lanciare un’ultima riflessione sull’importanza di avere un centravanti capace di far salire la squadra, come il neoarrivato Hojlund, per aumentare la pericolosità offensiva.
