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Chievo
Iannanto/Fantapazz.com

Conferenza stampa di Di Carlo di avvicinamento al Cagliari

Conferenza stampa di Di Carlo che presenta la delicata sfida salvezza di Verona contro il Cagliari di Maran. Pellissier è un punto di forza della squadra.

Mimmo Di Carlo in conferenza stampa presenta la gara di questa sera che vedrà impegnato il suo Chievo contro il Cagliari di Maran.

Le dichiarazioni

La sosta ci è servita per rinforzare la nostra idea, la nostra mentalità e la voglia di affrontare al meglio questo finale di campionato, in cui i punti diventano veramente fondamentali.

Sul rendimento negativo dei rossoblù in trasferta

Hanno fatto buone gare, come a Bologna quando hanno avuto 4 occasioni da gol. Speriamo che continuino così, ma sta a noi far sì che l’ago della bilancia penda dalla nostra parte. Manca solo una scintilla per prendere i tre punti.

Sulle possibilità di vedere in campo il rientrante Pellissier

Lo vedremo domani. Sta bene, si e allenato con noi questa settimana a tempo pieno dopo diverse settimane. Deciderò se schierarlo dall’inizio oppure a gara in corso. Il nostro capitano ha voglia di aiutare la squadra e di essere punto di riferimento come è sempre stato in questi anni. Già averlo con noi è molto importante. Domani, o dall’inizio o a gara in corso, avremo a disposizione questa freccia che dà forza a tutto il gruppo.

Sulla reciproca conoscenza tra lui e Maran e le analogie e differenze

Rolly è un tecnico che sa far giocare bene le sue squadre. Il Cagliari è un’ottima formazione, infatti ha 30 punti. Non credo che la lotta salvezza riguardi più di tanto i sardi: possono ambire a chiudere il campionato a 46/47 punti. Gli ex gialloblù che ora giocano nel Cagliari hanno dato tanto al Chievo ma hanno anche ricevuto tanto, perché qui ognuno viene trattato molto bene. Sarà una bella sfida: loro avranno voglia di dimostrare, noi di vincere e dovremo fare qualcosa in più del Cagliari per conquistare i tre punti.

Rolly è un uomo Chievo, da giocatore e da allenatore. Io non ho giocato qui, ma mi sento un uomo Chievo perché ho in testa questi colori, questa maglia e la voglia di lottare da Chievo. Sia Maran che io siamo riusciti a far giocare la squadra da Chievo: in passato come in panchina la squadra è arrivata anche decima in classifica; per il presente spero di conquistare tante vittorie, ovviamente tramite lo spirito Chievo.

Sull’importanza delle prossime tre gare

Da un po’ di tempo che sento parlare di partita della svolta: lasciamo stare. Posso solo dire che la squadra ha lavorato molto bene e che sono fiducioso per domani. Siamo carichi, i giocatori stanno bene e voglio vedere uomini duri che hanno voglia di annientare l’avversario sul piano di intensità e voglia di vincere.

Sul possibile turnover nelle prossime tre partite, condensate in 8 giorni

Sicuramente giocheranno più giocatori, anche se ci sono i tempi di recupero tra queste tre partite. Rigoni è rientrato e sta benissimo, Diousse ha fatto una grande partita contro l’Atalanta e quindi possiamo scegliere. In attacco abbiamo dei buoni giocatori che stanno bene: Meggiorini è tornato al gol, Stepinski si è allenato bene così come Pucciarelli e gli altri. In difesa rientra Bani, ma sta bene anche Andreolli. Abbiamo delle scelte, ma la squadra mi convince sempre di più per come si allena: chiunque scenderà in campo darà certamente il massimo per ottenere questa vittoria contro il Cagliari. Dobbiamo dare continuità al pareggio di Bergamo, di risultato e di prestazione.

Sulle belle parole spese da Pellissier nei suoi confronti

Per me il capitano è un punto di riferimento importante, così come per il nostro presidente e per i nostri tifosi. Non lo scopro io Pellissier: me lo sono ritrovato e ringrazio che quando sono arrivato c’era lui insieme alla squadra. Sergio è rimasto uguale: magari ha perso qualche anno perché ogni allenatore ha il suo modo di vedere il calcio. Un giocatore a 39 anni può avere anche delle difficoltà, ma quando sono arrivato ho pensato che meglio di Pellissier ce n’erano pochi. Ha dimostrato nuovamente di essere un protagonista, ma non sono io che gli ho dato qualcosa: lui avendo fiducia in me, ha ritrovato quella fiducia necessaria di cui tutti hanno bisogno. Il presidente, i nostri tifosi e Sergio sono le figure più importanti di questo Chievo. Poi c’è Sorrentino, che oggi fa quarant’anni: ieri si è arrabbiato per aver perso la partitella: vuol dire che tiene ancora molto alla causa del Chievo.

 

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