RedazioneComo conquista una vittoria netta, imponendosi 3-0 contro il Sassuolo e guadagnando così l’accesso diretto agli ottavi di finale della Coppa Italia. Al termine del match, il tecnico dei lariani, Cesc Fabregas, ha incontrato i giornalisti per discutere vari aspetti della partita e della squadra.
Alla domanda su chi tra Douvikas e Morata sia più adatto a certi tipi di richieste tattiche, Fabregas ha evitato i paragoni diretti: “Sono due attaccanti di valore, con caratteristiche differenti. L’importante è comprendere quando sfruttare i punti di forza di ciascuno”. Ha ribadito l’importanza della coesione: “Siamo un gruppo unito, perseguendo tutti lo stesso obiettivo”.
Il mister ha sottolineato la motivazione dei suoi dopo la gara di Firenze, replicando: “Il gruppo risponde sempre con voglia e determinazione. La competizione interna è fondamentale perché permette a tutti di sentirsi parte attiva e di alzare il livello della squadra”.
Riconoscimenti anche per Bonsignori, autore di buone prestazioni di recente, e applausi per Cerri, grande esempio dentro e fuori dal campo: “Cerri è un elemento prezioso, sempre disponibile, e il gruppo lo rispetta. Anche elementi come Addai, Kuhn e Posch stanno trovando spazio e fiducia”.
Sulla questione di giocare la partita nonostante le circostanze, Fabregas ha espresso il proprio pensiero: “La decisione era presa e noi dovevamo scendere in campo. Non era una serata ‘normale’, abbiamo sentito la vicinanza di una città che soffre. Il Como, però, dimostra ancora una volta di essere una vera famiglia, sia in campo sia fuori, e la nostra solidarietà va a chi sta attraversando momenti difficili”.
