Daniele_MarcantoniChievo e Parma ancora nell’incertezza
Sono attesi per domani i processi, presso il Tribunale Federale Nazionale, a Chievo e Parma. Le due società rischiano seri provvedimenti che, nel peggiore dei casi, non permetterebbero ai due club di partecipare al prossimo campionato di Serie A.
Il caso-Chievo
I clivensi sono accusati di aver attuato plusvalenze fittizie. Nel dettaglio, il presidente Campedelli è stato deferito
per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali. (Fonte: Corriere dello Sport).
Tali plusvalenze avrebbero permesso al club di ottenere la licenza per iscriversi al campionato in assenza dei requisiti previsti dalla normativa.
Il caso-Parma
Ben diverso il caso degli emiliani, con il famigerato “caso-sms”. Quattro giorni prima dell’ultima giornata di Serie B, alcuni tesserati del Parma avrebbero contattato qualche “collega” avversario, invitandolo a non metterci troppo impegno. Il fatto è stato poi denunciato da alcuni tesserati dello Spezia (avversario del Parma) per non incappare nel reato di omessa denuncia.
Gli sviluppi
Come si apprende da Repubblica.it, alla vigilia del processo, le due squadre rischiano la Serie A. Sarebbero in arrivo pesanti richieste di penalizzazioni “afflittive”, ovvero sulla stagione appena conclusa.
In caso di retrocessione, Palermo e Crotone sarebbero le principali indiziate per riempire gli spazi lasciati vuoti.
Lorenzo Pesce
