E’ terminata la sessione estiva del Calciomercato. Analizziamo i movimenti e diamo i voti squadra per squadra.
I voti squadra per squadra
Atalanta: una mini rivoluzione ma, forse, incompleta. 8
Grandi manovre per l’Atalanta, soprattutto in attacco.
Sono arrivati Scamacca ed El Bilal Traorè (l’acquisto più oneroso per la Dea) a fronte delle partenze di Hojlund e Zapata, quest’ultima nell’ultimo giorno di mercato.
Anche sulla trequarti c’è da registrare l’arrivo di Charles De Ketelaere.
Fallito l’assalto ad un difensore centrale, dove è partito Demiral, con le trattative per Buongiorno ed Hien fallite.
Il mercato è, comunque, abbastanza soddisfacente: voto 8.
Bologna: tanti nomi, ma poca sostanza. Manca un attaccante. 5
Il Bologna ha lasciato partire diversi pezzi pregiati non sostituendoli, almeno sulla carta, adeguatamente.
Arnautovic, Schouten e Dominguez, sicuramente, non sono facilmente sostituibili. Ma gli interpreti arrivati, al momento, non sono all’altezza.
Ad esempio al posto dell’austriaco non è arrivato nessuno ed il solo Zirkzee potrebbe faticare.
Tanti movimenti sono stati effettuati sulla trequarti, dove Saelemakers è più di una certezza, ma Ndoye e Karlsson sono delle buone scommesse.
In mediana il ritorno di Freuler in Italia ed il talento di Fabbian sicuramente non andrà a compensare la qualità perse con i due interpreti principali.
Bene i nomi di Calafiori e di Kristiansen a sinistra.
Il nostro giudizio, però, non può essere sufficiente: voto 5.
Cagliari: il bomber non può essere Pegana. 5
Giunto dalla Serie B, il Cagliari ha fatto un mercato di basso profilo, ritenendo gran parte della squadra idonea per affrontare al meglio la massima serie.
Probabilmente sarà così, con l’acquisto di Augello e Jankto che sicuramente esperienza.
Il problema potrebbe presentarsi in avanti: basteranno i soli Petagna e Shomurodov a dare i gol necessari ai sardi, contando anche l’età di Lapadula?
Sarà dura, Ranieri dovrà davvero inventare qualcosa.
Il mercato ci pare deficitario: voto 5.
Empoli: si trattiene Baldanzi e si prendono giocatori di prospettiva. 6
L’Empoli cede i pezzi pregiati Viviano e Parisi, ma li sostituisce con giovani di talento.
La squadra toscana è sempre stata un covo di talenti e gli ultimi anni ce lo hanno ben insegnato.
E’ arrivato Caprile tra i pali che, al netto degli infortuni, può mostrare tutto il suo grande talento.
E’ tornato Cambiaghi, che si va ad unire ad una trequarti di talento composta anche da Shpendi e Gyasi. Ma anche Ranocchia e Maldini sono nomi da non sottovalutare.
Strana l’operazione che ha portato Piccoli al Lecce ed ha permesso il ritorno di Destro in maglia azzurra.
Comunque dall’Empoli non ci aspettavamo altro: voto 6.
Fiorentina: il cambio dell’attacco. 6,5
Prendere un giocatore di prospettiva (Parisi ndr), sostituire degnamente Amrabat (prendendo Maxime Lopez nell’utlimo giorno) e cambiare gli attaccanti.
La Fiorentina ha ben svolto il compito, sostituendo Cabral e Jovic con Nzola e Beltran.
Italiano ha anche il suo metronomo a centrocampo, preso in prestito dalla Juventus: parliamo di Arthur che a Firenze potrebbe davvero mettersi in mostra e rilanciarsi.
Se dobbiamo trovare un difetto è la mancanza di un difensore centrale di qualità da affiancare a Milenkovic: Mina è troppo poco.
Un buon mercato: voto 6,5.
Frosinone: scambiare la realtà per Football Manager potrebbe non pagare. 3
Il Frosinone ha preso diversi giocatori per questa sua Serie A.
Eppure, Harroui e Marchizza a parte, ha preso giocatori praticamente inesperti nella nostra massima serie.
E, non contenti, la maggior parte sono giovani sicuramente di belle speranze, ma con pochissima esperienza nel massimo campionato. E quando ci saranno momenti difficili potrebbero essere persi.
Sembra un pò come quando si gioca a Football Manager: acquistiamo giovani per fargli crescere e poi rivenderli con l’aumento di valore.
Ad Eusebio Di Francesco l’arduo compito di far crescere questi ragazzi di qualità (occhio a Reiner, Soulè ed Ibrahimovic) ed abbinare risultati.
Il mercato, a personale opinione, è insufficiente per una squadra di Serie A: voto 3.
Genoa: un mercato da A. 7
Un mercato fatto per rimanere in Serie A, in cui sono stati acquistati elementi di prospettiva e gente già con esperienza in Serie A.
Il reparto offensivo è nettamente migliorato con gli arrivi di Retegui e Malinovskyi, mentre a centrocampo l’esperienza di Thorsby e Messias si potrebbe rivelare fondamentale nei monenti complicati.
Si è scelta anche la linea verde in difesa, con De Winter pronto a mettere in mostra le sue ottime doti difensive.
Una squadra fatta per rimanere in A: voto 7.
Inter: la squadra ne esce rafforzata, soprattutto a centrocampo. 10
Cessioni eccellenti, come Onana e Dzeko, oltre a Skriniar e Lukaku, andati via con modalità diverse.
Ma una squadra nettamente rinforzata.
Sommer non farà rimpiangere il portiere camerunense ed Audero come secondo è sicuramente un lusso.
Pavard in difesa arriva a rafforzare il braccetto sinistro difensivo che aveva mostrato qualche lacuna.
Frattesi a centrocampo è un grande colpo, così come Klaassen dall’Ajax potrebbe rivelarsi utilissimo.
In avanti Arnautovic, checché se ne dica, è un ottimo finalizzatore e sa mettersi a disposizione della squadra. Così come Thuram, strappato al Milan, può rivelarsi importante durante il campionato.
Poco chiara la situazione Sanchez, messo alla porta nelle scorse stagioni. Il mercato, comunque, è perfetto: voto 10.
Juventus: l’impresa è stata trattenere Vlahovic e Chiesa. Ma la squadra rimane deficitaria. 4
Il solo Weah non rinforza una Juve che, nella scorsa stagione, ha mostrato limiti di rosa.
Vero sono stati trattenuti i big Vlahovic, Chiesa e Rabiot e tanti “esuberi” sono stati ceduti.
Vero anche che alcuni rientro prestito come Cambiaso o alcuni promossi dalla Next Gen come Yildiz, Huijsen vanno a rimpolpare una rosa che, numericamente, è perfetta per una sola competizione.
Ma la Juve appare incompleta e mal costruita. E la cessione di Rovella potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Mercato totalmente insufficiente: voto 4.
Lazio: ci si aspettava di più. 5
La cessione di Milinkovic Savic lasciava presagire un mercato di un altro tipo di qualità nella Lazio.
Vero è che il colpo Guendouzi e l’arrivo di Kamada migliorano il centrocampo orfano del serbo, ma la Lazio negli 11 titolari non è assolutamente migliorata ed anche la qualità in panchina è, praticamente, rimasta identica alla squadra dello scorso anno.
A parte Rovella, a cui dovremmo dare un periodo di adattamento ed è comunque falcidiato dagli infortuni, nessuno dalla panchina sembra essere a livello dei titolari.
I biancocelesti devono sperare nell’ottima salute di Immobile per tutta la stagione, anche perchè l’alternativa Castellanos non sembra poterlo degnamente sostuituire.
Mercato da rivedere: voto 5