Cagliari-Pisa è una sfida che profuma di equilibrio e dettagli, con il Cagliari chiamato a sfruttare il fattore campo e il Pisa deciso a confermarsi squadra solida.
Come ci arriva il Cagliari
Il Cagliari riparte da Caprile, portiere da 6.43 che rappresenta una certezza assoluta tra i pali, spesso decisivo con interventi complessi nei momenti chiave. Davanti a lui la difesa presenta Zappa 5.83, Rodriguez Ju. 6.25, Luperto 5.75 e Palestra 6.45, un mix tra qualche alto e basso e punte di eccellenza. Rodriguez Ju. garantisce affidabilità e letture pulite, mentre Palestra, con una media altissima, è uno dei giocatori più in forma dell’intera rosa, capace di reggere il duello sulla corsia e spingere con continuità; Zappa e Luperto, invece, devono alzare il livello, perché le loro medie sfiorano o toccano la sufficienza solo a tratti, indice di una certa discontinuità.
In mezzo al campo il Cagliari si affida ad Adopo 5.8, Deiola 5.9 e Folorunsho 5.88, tre profili di grande fisicità e sacrificio ma con rendimento non sempre convincente. Deiola prova a dare ordine e gamba, però la media racconta di partite in cui qualche imprecisione tecnica pesa sul voto; Adopo e Folorunsho fanno tanto lavoro oscuro, ma nelle giornate storte rischiano di perdere troppi duelli, lasciando spazi tra le linee. A protezione e completamento della struttura difensiva c’è Obert 5.73, che spesso si abbassa a formare una linea più compatta: la sua media, però, indica la necessità di una crescita in attenzione e pulizia negli interventi, perché un errore può costare caro.
Il tocco di qualità offensiva arriva da Gaetano e Esposito S., due dei profili più interessanti della squadra. Gaetano viaggia a 6.1, segno di impatto positivo costante nella costruzione, con visione di gioco e pericolosità in zona rifinitura. Esposito S., con il suo 6.2, unisce movimenti intelligenti, capacità di attaccare la profondità e una buona confidenza sotto porta: in una partita bloccata può essere lui a trovare la giocata che rompe l’equilibrio. Dalla panchina, Ciocci e Radunovic garantiscono alternative tra i pali, mentre Pintus, Di Pardo 5.75, Mina 6.03 e Idrissi 6.03 coprono il pacchetto difensivo: Di Pardo resta al limite della sufficienza, Mina offre invece un rendimento più solido e potrebbe essere prezioso a gara in corso se in stato di forma accettabile.
In mezzo e in avanti, Prati 5.82 e Mazzitelli 5.75 provano a portare respiro e geometrie, anche se i voti mostrano un rendimento non sempre brillante. Rog è una variabile importante se a disposizione, mentre Pavoletti 5.92 offre esperienza, presenza fisica e capacità di difendere palloni sporchi, pur con una media che suggerisce più lotta che brillantezza. Kilicsoy 6 porta freschezza e spunti interessanti: se subentrerà con spazio davanti, può incidere in velocità; se però non entrerà mentalmente nel match, rischia di non riuscire a sfruttare le poche occasioni utili.
Come ci arriva il Pisa
Il Pisa risponde con Semper 6.23 in porta, portiere affidabile che raramente scende sotto la sufficienza e dà sicurezza a un reparto difensivo molto organizzato. Davanti a lui agiscono Calabresi 5.97, Caracciolo 6.02, Canestrelli 5.75 e Toure I. 6, con Piccinini G. 6.1 e Vural 5.75 pronti a supportare in zone diverse del campo. Caracciolo e Toure I. offrono solidità e letture corrette, con medie che certificano un rendimento costante; Calabresi si colloca appena sotto il sei, segno di una stagione comunque discreta, mentre Canestrelli e Vural mostrano qualche difficoltà in più e rischiano di soffrire se messi costantemente sotto pressione.
Il centrocampo del Pisa è uno dei punti di forza. Marin 5.83 e Aebischer 5.89 garantiscono equilibrio, pressing e capacità di dare sbocchi alla manovra, con il primo che tende a restare sopra sufficienza e il secondo che vive di qualche saliscendi. Leris 5.88 e Tramoni 5.88 portano corsa e inserimenti, ma le loro medie sottolineano come la continuità non sia sempre garantita: in una giornata no, possono risultare poco lucidi negli ultimi trenta metri. Vural 5.75, se impiegato più in mezzo, offre muscoli ma rischia qualche fallo di troppo; Meister 5.77, unica punta nominale nei titolari, deve salire di livello in finalizzazione per trasformare un lavoro spesso generoso in numeri concreti.
Dalla panchina, il Pisa si presenta con alternative di buon livello. Nicolas e Scuffet 6.13 completano il trio dei portieri, offrendo sicurezza e concorrenza interna sana. In difesa Denoon 5.75, Coppola, Esteves T., Albiol 6.25, Bonfanti G. 5.92, Lusuardi 5.75 e Angori 6.08 ampliano le soluzioni: Albiol e Angori spiccano per medie positive, indice di affidabilità, mentre Denoon, Bonfanti G. e Lusuardi si collocano sul filo della sufficienza. In mezzo al campo, Hojholt 5.92, Piccinini 6.1 e Lorran 6.33 rappresentano tre profili interessanti: Lorran, in particolare, spicca con un 6.33 che lo rende uno dei più in forma del gruppo, potenzialmente decisivo con inserimenti e qualità nelle giocate.
In attacco Moreo 6.06 e Buffon L. completano il pacchetto offensivo: Moreo, grazie a una media sopra il sei, ha dimostrato di sapersi mettere in mostra con movimenti intelligenti e gol pesanti, mentre Buffon L. resta più un jolly. Con Nzola assente, proprio Moreo e Tramoni diventano i candidati principali a guidare la fase offensiva, aumentando il loro peso specifico sulla partita. Le assenze di Akinsamiro, Cuadrado e Stengs obbligano inoltre il Pisa a una gestione attenta delle energie, soprattutto sulle fasce.
Dal punto di vista delle indisponibilità, il Cagliari deve rinunciare a Ze Pedro, Felici e Belotti, con Mina e Borrelli in dubbio: assenze che riducono le rotazioni, soprattutto davanti e in difesa. Il Pisa, come detto, è privo di Nzola e di due pedine importanti come Cuadrado e Stengs, elementi che avrebbero potuto garantire strappi e qualità sulla trequarti. Ne nasce una partita dove la profondità delle panchine e la capacità dei titolari di reggere novanta minuti ad alta intensità possono risultare determinanti nei giudizi individuali e nel punteggio.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Guardando ai duelli dirimpettai che possono incidere positivamente o negativamente sul match, alcuni confronti emergono in modo chiaro. Esposito S. contro Caracciolo è il primo: se l’attaccante del Cagliari sfrutterà i suoi movimenti tra le linee e la capacità di attaccare lo spazio, potrà vincere il duello, creare superiorità e trascinare verso un voto alto, condizionando il risultato in senso favorevole ai rossoblù; se invece Caracciolo prevarrà con mestiere e anticipo, Esposito S. rischierà una prova in ombra, con impatto negativo sulle chance offensive della squadra.
Sulle corsie, Palestra contro Tramoni o Moreo sarà un altro crocevia: Palestra parte avvantaggiato per media e forma, e se vincerà il confronto potrà spingere con continuità, fornendo cross per Pavoletti o Kilicsoy e incidendo positivamente; al contrario, se Tramoni o Moreo riusciranno a ribaltare il duello, sfruttando eventuali spazi alle sue spalle, il Cagliari potrebbe pagare in contropiede. Infine, in mezzo al campo, Gaetano contro Vural rappresenta la chiave dell’inerzia: un Gaetano ispirato, capace di cucire il gioco e trovare filtranti, può dominare il dirimpettaio e orientare il match verso i sardi; se invece Vural confermerà la sua media alta, vincendo contrasti e inserendosi con tempi perfetti, potrà incidere in maniera forte, sia sul risultato sia sulle valutazioni individuali, diventando il fulcro positivo della partita per il Pisa.
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