“Sarà una gara importante, lo sono tutte. Affrontiamo una squadra che è in un momento d’oro. Di Francesco sta riuscendo ad attuale il suo calcio, gli sta riuscendo ciò che non gli è riuscito qui a Cagliari. In questo momento il Frosinone è la rivelazione della Serie A insieme al Lecce, bisognerà lottare fino alla fine perché sarà una partita bella, difficile e intensa”.
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Quanta rabbia c’è dopo la coda di Salerno?
“No, non c’è rabbia. Non ci abbiamo più pensato. C’è l’amarezza del momento, ma ora c’è un’altra gara e non possiamo restare ancorati alle vecchie decisioni. Dovremo essere molto attenti e concentrati”.
A Salerno il miglior Cagliari di quest’anno? Difesa a quattro e trequartista, si andrà avanti su questa strada?
“Io non traccio mai una sola strada, poi dipende sempre da come stanno i ragazzi. Non ho un solo sistema di gioco. Il Frosinone pur giocando col 4-3-3 ha giocate differenti e quindi bisognerà pensare bene chi sta in forma, chi può subentrare. Questo spetta a me”.
Il Cagliari è Luvumbo dipendente? Lapadula potrebbe giocare?
“Lapadula deve giocare quando sta bene, è il nostro attaccante principe. Lui ci sta vicino, si sta allenando bene ma non è facile tornare subito in campo. In questo momento siamo Luvumbo dipendenti, è vero, godiamoci questi gol che sta facendo”.
Come prosegue la tiratura a lucido di Petagna?
“Aveva iniziato molto bene nella prima partita, poi s’è fatto male al polpaccio e ha perso due settimane di lavoro. Avendo una struttura notevole sta faticando più del dovuto, ma si lavora al massimo per farlo tornare in piena forma”.
Nandez può fare il terzino destro? Cosa pensa del Cagliari col trequartista?
“Nandez è un giocatore importante per noi, trasforma la fase difensiva in offensiva. Bisognerà valutarlo bene. Mancosu in buona forma è un asso in più che mi posso giocare, finora non era in forma. L’ho messo dentro proprio perché avevo necessità di fare quella partita, anche se non veniva da settimane di lavoro intenso. L’ho rischiato, sapevo che non aveva i 90 minuti. Questa settimana s’è allenato, ha fatto quasi tutto coi compagni, è una opzione che mi porto per la prossima partita”.
Pavoletti e Petagna tutta la gara in panchina a Salerno, c’è il rischio si scoraggino?
“Peggio per loro. Io devo fare delle scelte per il bene del Cagliari e questo non fa parte del nostro modo di pensare. Io so che mi salverò all’ultima partita, all’ultimo secondo, ho bisogno di tutti anche se devono dare un minuto, cinque minuti o 90”.
Mancosu trequartista è una soluzione che può essere utilizzata con continuità?
“Io sono sempre per i giocatori di qualità, quando starà bene cercherò sempre di giocare con lui”.
Le scelte di domenica un messaggio alla squadra?
“I ragazzi sanno bene che sono tutti uguali. Devo valutare la partita e l’avversario che ho davanti e cercare le pedine più giuste, questa è stata sempre la mia idea. Avevo bisogno di giocatori rapidi per supportare il centrocampo e attaccare gli spazi”.
Scuffet o Radunovic?
“Gioca Scuffet. Ma la mia fiducia su Radunovic non è cambiata per niente”.
Che rapporto ha con Di Francesco?
“Ho un ottimo rapporto con lui. E’ un allenatore che crede molto nel suo lavoro, trasmette tanto ai suoi giocatori, gli dà tanto. C’è tutto Di Francesco in questo Frosinone”.
Cosa rimane della gara di Salerno al di là del risultato finale?
“Sono rimasto molto soddisfatto per la prova, dispiaciuto per il risultato finale. E’ importante che alcuni giocatori che ancora dovevano mettersi in condizione stiano arrivando alla loro migliore condizione. Mi riferisco a Jankto, a Shomurodov e anche a Mancosu”.
Cosa teme del Frosinone?
“Sono in piena fiducia, in piena consapevolezza. Sono la sorpresa del campionato col Lecce. Quando ti riescono giocate ed azioni prendi sempre più fiducia: hanno vinto lo scorso anno il campionato di Serie B e sono in piena fiducia”.