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Bologna-Inter: la conferenza di Mihajlovic

Mihajlovic e Dijks presentano la prima di ritorno a Milano con l’Inter in un momento di grande emergenza a causa di 12 indisponibili.

Mihajlovic e Dijks presentano la sfida all’Inter con un Bologna con 8 positivi, 2 infortunati e due in coppa d’Africa.

Bisogna imparare a convivere con questo virus, ma oggettivamente avete i giocatori contati. Qual è il messaggio dell’allenatore?
“Il nostro è un gruppo meraviglioso, ambizioso, positivo ma non mi aspettavo che tutta questa positività diventasse anche virale. La vita non si vive in assenza dei problemi, ma nonostante i problemi. Se ne esce esattamente come dopo una sconfitta: con equilibrio mentale e fisico. Abbiamo 8 positivi, due infortunati e due in coppa d’Africa… In questi giorni sono l’allenatore più pagato al mondo perché alleno la primavera e guadagno un sacco di soldi. Noi la prepariamo e la giochiamo, ma è un doppio lavoro perché ogni giorno ti svegli e devi ricominciare da capo. Noi domani saremo in 11 in campo così come loro, non vogliamo alibi. E comunque siamo inferiori all’Inter anche al completo. Sappiamo che quando giochiamo contro l’Inter dobbiamo fare una grande partita, a prescindere dalle assenza. Il calcio è strato, sappiamo che tutte le partite cominciano sullo 0-0. Io sono tranquillo e sereno, vedremo quello che succederà… Giocheremo a casa nostra e dobbiamo anche vendicare quei 6 gol presi all’andata. Ce la giochiamo… Il calcio è bello proprio perché non c’è mai nulla di scontato. Bisogna pensare positivo e andare avanti, non c’è altra scelta”.

Aldilà dei positivi del Bologna, lei pensa che la serie A debba andare avanti?
“Non ve lo so dire. Io cerco sempre di pensare positivo, ma vedo che tanti altri sport li hanno fermati tutti. C’è però anche da considerare che non ci sono tante date disponibili. Io preparerò le partite come se si dovesse giocare, poi mi adatterò in base a quello che succederà”.

Guardando oltre le difficoltà, l’assenza di Barrow può essere un’occasione importante per Orsolini?
“Non penso che sarà un’occasione importante solo per Orsolini. Nel calcio si gioca in undici, poi si cambia di continuo. Io penso che questa sia un’occasione per farsi vedere per tutti i miei giocatori, sia perché siamo contati sia perché abbiamo tante partite ravvicinate. I ragazzi hanno fatto bene anche in allenamento, Le difficoltà sono tante… Però credo che per tutti loro sia importante questa possibilità per farsi vedere. Io vedo la partita di domani molto positiva per tanti motivi”.

Per Dijks: Come stai fisicamente?
Mihajlovic: “Sta benissimo. Ho finalmente rivisto il Dijks dei primi sei mesi. Avrebbe giocato a prescindere dall’assenza di Hickey”.

Per Dijks: Come hai lavorato per tornare in forma?
Dijks: “E’ stato un periodo difficili. Come giocatore si ha sempre voglia di giocare, però è subentrato l’infortunio poi Hickey è arrivato e ha preso il mio posto, giustamente. Però ho fatto di tutto per riprendere il mio posto. Mi sento bene fisicamente, il mio piede è a posto, ed è arrivato il momento di dimostrare che sono tornato in condizione. Amo Bologna e i suoi tifosi”.

Come pensa di ovviare alla situazione relativa all’assenza di Medel?
“Per forza di cose ci sarà qualche sorpresa, ma cercheremo di cambiare il meno possibile. Sono convinto che chi giocherà darà il massimo”.

E’ iniziato il mercato.. Quanti giocatori vorrebbe?
“Non voglio parlare di mercato. Io alleno i giocatori che la società mi mette a disposizione e sinceramente il mercato non è il mio pensiero principale. Io sono concentrato sulla partita”.

Medel quest’anno sta giocando molto bene ed è un peccato che sia risultato positivo. Come valuta la sua stagione?
“Quest’anno Gary sta facendo bene. E’ stato uno dei giocatori più positivi di questo girone d’andata. E’ un leader e guida la difesa con personalità. Perdiamo molto sicuramente con il suo stop a causa del Covid. La vita è così, ci arrangeremo e speriamo di recuperare lui come tutti gli altri il prima possibile. Domani avrebbe dovuto giocare davanti alla difesa ma visto quanto è successo troveremo un’altra soluzione”.

Ci racconta qualcosa sui primi giorni di Bazzani?
“Abbiamo perso un membro importante dello staff, che ha scelto di fare un altro percorso con la nazionale uruguagia. Gli auguro che tutti i suoi sogni si avverino. Abbiamo fatto diversi colloqui con varie persone e alla fine ho scelto Fabio. E’ nato a Bologna ed è una persona competente che ci può dare una grossa mano nel lavoro quotidiano. Sono sicuro che Fabio farà bene, è appena arrivato e deve ancora assimilare bene i nostri principi ma la cosa importante è la tanta voglia di fare”.

Avete pensato anche con la dirigenza di mandare qualche calciatore e giocare in altri club attraverso i prestiti secchi, o altre modalità, per farli crescere laddove a Bologna trovano poco spazio?
“Questo dipende anche dalla volontà del giocatore. I miei consigli sono sempre quelli di andare e giocare, in modo da crearsi possibilità per il futuro facendosi vedere. Però questo dipende molto dal carattere e dagli obiettivi del giocatore. Pe tutti è meglio che i giocatori che sono nel Bologna crescano anche giocando altrove, prendo come esempio Van Hooijdonk. Al momento però nessun giocatore è venuto a parlarmi di questa necessità”.

Un commento sulla situazione difficile del Catania?
“Catania è una città meravigliosa in cui ho passato un bellissimo periodo. Mi dispiace per la situazione che colpirebbe una città come questa. Io abitavo in un hotel in cui ogni mattina i pescatori mi chiedevano cosa volessi mangiare e andavano in mare per farmelo trovare a cena. E’ gente di cuore e non posso che dispiacermi se non si dovesse trovare una soluzione. Dopo il mio addio hanno costruito anche un bellissimo centro sportivo. Non ho seguito benissimo la vicenda, ma sicuramente mi dispiacerebbe se la storia finisse”.

Come giudica da fuori la vicenda relativa a Djokovic che andrà in Australia nonostante sia no-vax?
“Se lo hanno inviato avranno qualche buon motivo. E’ il numero uno del mondo. Lui fa quello che pensa sia giusto fare, poi la responsabilità non so di chi sia. Se lo hanno invitato e gli hanno dato il permesso di giocare, non vedo il motivo per cui lui non dovrebbe farlo… Non conosco bene le regole relative a questa cosa, ma penso che per il tennis è giusto che ci vada”.

Per Dijks: Che messaggi arrivano da Shouten? Un pensiero sul duello cn Dumfries?
Dijks: “Ogni tanto ci massaggiamo, mi ha detto che si sente bene ora e che adesso si sta allenando in Olanda. Credo che in una o due settimane dovrebbe rientrare in Italia e allenarsi con lui. Dumfries è un grande giocatore, lo conosco bene e sarà un bel duello domani anche se io non ho giocato per molto tempo quindi dovrò affrontarlo giocando in modo intelligente”.

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