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Bologna-Genoa: al Dall’Ara si decide tutto nei duelli, tra conferme e riscatti

Bologna-Genoa è una sfida che si presenta equlibrata e che potrebbe essere deciso proprio dagli episodi. Occhio a Lucumi, Stanciu, Heggem e Dallinga.

Il Dall’Ara è pronto ad accogliere una sfida dal sapore intenso: Bologna-Genoa, gara tra due squadre che hanno iniziato il campionato con ambizioni diverse ma che arrivano a questo scontro con obiettivi convergenti. Per entrambe serve solidità, ritmo e soprattutto, risposte. I felsinei cercano continuità dopo prestazioni altalenanti, mentre il Genoa vuole mettere punti in cascina e dimostrare di non essere solo grinta e corsa, ma anche qualità e identità.

Come ci arriva il Bologna

Il Bologna di Italiano riparte dalle sue certezze, e tra queste c’è sicuramente Skorupski tra i pali: affidabile, anche se le ultime uscite non lo hanno visto particolarmente brillante (media voto 6.08). In difesa, le scelte ricadono su Zortea, Lucumi, Heggem e Miranda J.. Se da un lato Heggem ha sorpreso tutti con la sua costanza e un rendimento sopra le aspettative (6.63), dall’altro desta qualche preoccupazione Lucumi, spesso coinvolto in letture difensive non impeccabili. Il ritorno dal primo minuto di Miranda J. può dare più equilibrio sulla sinistra, ma molto dipenderà dalla sua tenuta fisica.

In mediana, fiducia a Freuler e Ferguson: due giocatori dal rendimento simile, entrambi intelligenti tatticamente, anche se lo scozzese appare più coinvolto nella manovra offensiva (media 6.5). Sulla trequarti agiranno Odgaard e Cambiaghi, due elementi dal talento ancora tutto da incanalare. Il primo deve imparare a prendersi maggiori responsabilità, mentre il secondo sa accendersi a tratti ma fatica a tenere alta l’intensità per novanta minuti. In avanti, la maglia da titolare spetta a Castro, fin qui al di sotto delle aspettative: contro il Genoa avrà un’altra chance per sbloccarsi.

Completa il quadro il sempre imprevedibile Orsolini, uno dei pochi in rosa capaci di strappare la partita con una giocata. Tuttavia, i suoi numeri sono ancora bassi (5.92), e il Bologna ha bisogno di molto di più da lui.

Dalla panchina, spazio a Ravaglia come secondo portiere. In difesa, ci sono Holm, De Silvestri, Vitik e Lykogiannis: tra questi, l’esperienza di De Silvestri può tornare utile nei momenti caldi del match. A centrocampo, ci sono diverse opzioni interessanti: Moro, Bernardeschi, Fabbian, Dominguez B. e Rowe. Proprio Moro potrebbe essere l’uomo in più se chiamato in causa, vista la sua media (6.25) e la capacità di inserirsi tra le linee. In attacco, occhio a Dallinga, che potrebbe spaccare il match con la sua fisicità e freddezza sotto porta.

Come ci arriva il Genoa

Il Genoa, invece, si presenta con Leali tra i pali, autore finora di prestazioni solide e costanti (6.42). La linea difensiva sarà composta da Norton Cuffy, Ostigard, Vasquez e Martin. Un reparto ben assortito fisicamente ma che potrebbe soffrire in velocità, soprattutto se Cambiaghi e Orsolini riusciranno a giocare larghi e in profondità. Attenzione a Vasquez, tra i più positivi finora, mentre Norton Cuffy, spostato sulla linea difensiva, dovrà adattarsi a compiti più di copertura.

A centrocampo troviamo Masini, Frendrup, Ellertsson e Carboni V., con quest’ultimo che dovrebbe tornare titolare. È un reparto che dà molta intensità ma che talvolta difetta in qualità negli ultimi sedici metri. Da valutare la condizione di Masini, spesso discontinuo. La vera incognita resta Stanciu, che dovrebbe partire dall’inizio nonostante un rendimento finora deludente (5.75): il rumeno ha talento, ma non riesce a incidere.

Davanti ci sarà Colombo, alla sua prima vera chance in maglia rossoblù. Molto dipenderà dalla sua capacità di legare il gioco e attaccare la profondità: un compito non semplice, considerando il fisico dei centrali avversari.

In panchina, ci sono alternative interessanti. Tra i portieri Sommariva e Siegrist; in difesa, Sabelli, Marcandalli e Otoa. Il secondo potrebbe trovare spazio a gara in corso, forte anche di un’ottima media (6.5). In mezzo, occhio a Messias, che con la sua qualità può cambiare l’inerzia della partita. Con lui anche Thorsby, Onana, Malinovskyi, Gronbaek (6.25), Cuenca e Venturino. In attacco, pronte le alternative Ekuban, Ekhator e Vitinha il primo autore di una prestazione brillante nell’ultima uscita.

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Duelli chiave: chi può incidere davvero?

Il match potrebbe decidersi su alcuni faccia a faccia molto interessanti. Castro contro Vasquez sarà una sfida fisica e mentale: il centravanti del Bologna dovrà dimostrare di saper reggere l’urto contro uno dei difensori più arcigni del Genoa. Allo stesso modo, Orsolini avrà un compito difficile contro Martin, ma se riuscirà ad attaccarlo nell’uno contro uno potrebbe avere la meglio.

A centrocampo, la lotta tra Freuler e Frendrup sarà decisiva per l’equilibrio delle due squadre: entrambi lavorano nell’ombra, ma chi saprà recuperare più palloni e rilanciare l’azione potrà indirizzare il ritmo della partita. Interessante anche il duello tra Stanciu e Ferguson: due giocatori offensivi, ma con attitudini molto diverse. Se lo scozzese saprà limitare il rumeno, il Bologna potrà gestire meglio le seconde palle.

In negativo, attenzione a Lucumi, che rischia di soffrire le imbucate centrali se il Genoa dovesse attaccare in verticale, e a Stanciu, che appare ancora fuori forma. Al contrario, Heggem e Ostigard possono risultare decisivi, così come Malinovskyi e Dallinga se inseriti nella ripresa.

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