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Bayern MOnaco-Inter: parlano Inzaghi e Gosens

Parlano Inzaghi e Gosens in conferenza stampa di presentazione alla trasferta di Monaco con la qualificazione già in tasca.

Le parole di Inzaghi

In cosa è cambiata la squadra rispetto all’andata?
“Rispetto a settembre siamo messi meglio, è cresciuta la condizione dei singoli. Domani non conta per il girone, ma sarà una partita in un bellissimo stadio, contro una delle migliori d’Europa. Vogliamo fare una gara seria, organizzata, sapendo che ci saranno delle difficoltà, troviamo una squadra molto molto forte, con una rosa profonda”.

Pensa mai al fatto che, senza il gol divorato al Camp Nou nel finale, questa gara poteva valere il primo posto?
“È normale pensarci”.

Come sta Lukaku?
“Ha avuto un problemino alla cicatrice, nella partita di sabato quando è entrato. C’è stato un comunicato da parte della società, dovrà rimanere a riposo qualche giorno e poi verrà rivalutato a fine settimana. È un rallentamento che non ci voleva, ci stava dando dentro tanto in questo periodo, speriamo di poterlo riutilizzare prima della sosta. Brozovic speriamo che possa tornare domenica, poi si è fermato D’Ambrosio che non lo avremo fino a dopo la sosta”.

Quanto la gara con la Juventus influenzerà le scelte di domani?
“Sappiamo che partita abbiamo domenica, qualcosa cambierò ma non troppo. Oggi abbiamo fatto qualcosa sul campo, ma non troppo. Secondo me la squadra sta dando ottime risposte”.

Mkhitaryan può giocare dietro Correa?
“Dzeko ha preso una botta, Correa sta bene, Lautaro sta bene, in più abbiamo due ragazzi della Primavera che ci possono dare una mano”.

In porta?
“Giocherà Onana, Handanovic non è disponibile, sono passate tre settimane dal suo stop e da quando torneremo in Italia lavorerà per tornare a disposizione”.

Domani può essere la gara di Asllani anche per dimenticare l’errore di Barcellona?
“Al di là di quell’episodio che è alle spalle, Asllani sta crescendo tanto e mi sta mettendo in difficoltà. Da play sta facendo bene Calhanoglu, domani valuterò se da mezzala o da regista può essere la partita giusta per Asllani”.

Le parole di Gosens

Cosa significa per te essere qui in questo stadio, in Germania? Pensi di aver avuto il giusto spazio, se pensi che la tua stagione finirà all’Inter?
“Tante domande… Sicuramente è una emozione forte essere qui, abbiamo giocato qui l’Europeo con la Germania e ho fatto gol al Portogallo, da lì è cambiata la mia carriera ed è stato uno dei momenti più belli vissuti. Ovviamente un giocatore vuole sempre giocare, però non è sempre così facile, non c’è solo un motivo per cui sto giocando meno: c’è stato un lungo stop e c’è stata la sottovalutazione del mio infortunio da parte mia, però in questo momento è importante che mi sento bene, mi sento quasi il vecchio Robin che ero prima. Sto bene e spero di trovare più spazio, però c’è anche da accettare che la squadra gira bene e che Dimarco sta bene, devo lottare per il momento che arriverà”.

Come vedi la gara di domani?
“Per me è importante, per la squadra, non saremo la stessa dell’andata. Siamo cresciuti molto bene e sarà bello misurarsi con uno dei top team in Europa. Non vedo l’ora, per me è una partita speciale, ho ricordi bellissimi in questo stadio. Qui la mia vita ha preso un’altra strada, dopo la partita col Portogallo. Ho la pelle d’oca se ci ripenso, è una partita speciale per me, ho tanti amici e conoscenti che verranno. È già tutto deciso se guardiamo al girone, ma la Champions non vedo l’ora di giocarla”.

Pensi di essere a rischio per il Mondiale?
“Il rischio c’è, al Mondiale vanno i giocatori che fanno bene nella società in cui giocano. Però ho fatto bene in Nazionale, l’unica cosa che posso fare è continuare ad allenarmi bene quando entro e quando posso farmi vedere, spero che il ct lo veda”.

Che partita ti aspetti domani? Il Bayern non sottovaluta nessuna gara…
“Sarà anche domani così, è una bellissima sfida per noi, per vedere a che punto siamo. Siamo un’altra squadra rispetto alla gara di andata, siamo cresciuti e adesso sono molto curioso di vedere domani come siamo capaci di gestire una delle squadre più forti al mondo in questo momento, sarà una bellissima sfida anche se è meno interessante a livello sportivo”.

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