“L’ultima volta venni qui dicendo che c’erano sette partite importanti, ora ne rimangono sei: noi siamo concentrati, vogliamo i punti che ci servono per arrivare alla salvezza. Vogliamo scrivere una pagina di storia”.
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Mister, quanto è importante l’apporto di tutti in questo momento della stagione?
“Fondamentale, ma non bisogna parlare di turnover. A Torino ce la giocheremo a viso aperto: io considero tutti titolari, lo dicono gli equilibri raggiunti nel corso di queste partite. Chi è subentrato ha sempre fatto bene: Maleh è un titolare, ma lo sono pure Banda, Pezzella e Oudin. Noi andiamo a giocare contro la Juve per fare punti: daremo tutto e bisogna essere presenti”.
Quanto è stata importante la vittoria contro l’Udinese?
“L’età mi tradisce, io mi sento giovane come un ragazzino, io so quanto è importante a livello prestativo che la squadra ci sia sempre stata. Ed è proprio attraverso la prestazione che si raggiungono determinati risultati”.
Diventano punti fondamentali quelli restanti.
“Ogni partita deve essere come l’ultima, per noi non ci deve assolutamente essere domani. Siamo una neopromossa, vogliamo salvarci a tutti i costi: solo nella nostra testa potevano entrare dei timori, ma noi abbiamo un dna importante L’alternanza Serie A/B impone di soffrire, ma noi rimaniamo sempre vivi”.
Quali sono le sue idee su Helgason?
“Sicuramente il ragazzo sta lavorando e anche molto. Il calcio, nella dinamicità, è assolutamente fondamentale. Serve un calcio aggressivo e di corsa”.
All’andata fu una gara equilibrata: si aspetta lo stesso canovaccio?
“Quel Lecce non era ancora pronto a fare un tipo di calcio importante, questo è innegabile: eravamo un po’ attendisti. Chi dice che la Juve non stia facendo bene, si sbaglia di grosso: sono vivi e determinati”.
Quali sono i suoi ricordi della Juve?
“Sarò sempre riconoscente al mondo Juve: quando arrivai io erano sei o sette anni che la Primavera non vinceva più. Nel settore giovanile vinsi il primo trofeo dell’era Andrea Agnelli. Fa piacere”.
Persson può essere un’opzione dal primo minuto?
“Sta crescendo, è un ragazzo interessante, ma deve trovare un po’ di cattiveria in più. Ma anche Colombo ci darà una grossa mano: non ci dimentichiamo di lui”.
Con Gendrey in diffida, Baschirotto potrebbe agire a destra?
“In questo momento non so, vediamo un po’: Gendrey non sta benissimo fisicamente, ma sicuramente non è la questione diffida che può fare la differenza”.
Quali sono le sue valutazioni su quello che sarà l’undici titolare?
“Penso al risultato e alla prestazione: è chiaro che c’è qualche acciacco considerando le tante gare consecutive e ravvicinate. Valuterò tutti: Umtiti sta bene, ma comunque siamo in tanti in quel ruolo”.
Senza Strefezza, è ipotizzabile vedere Banda sulla sinistra?
“Al 99% sì, perché sta bene ed è un ragazzo che può darci tantissimo”.