Mister Ballardini, è un’impresa possibile, ribaltare il risultato dell’andata?
“Il primo tempo è finito 0-2, la squadra che incontreremo è molto forte, ed è molto stimolante giocare contro una squadra così forte davanti al loro pubblico. È un grande stimolo per noi e vediamo di fare bene”.
La sconfitta di Udine quanto sta pesando in queste ore?
“Contro l’Udinese non è stata una bella prova, è verissimo, l’abbiamo affrontata non nel modo giusto. Dovevamo essere più squadra, più compatti, ci siamo un po’ slegati e questo non deve succedere. Ma va anche detto che si è vista l’Udinese di inizio campionato, che ha dato due o tre gol a tutti, comprese Inter, Milan e Roma. Dovevamo essere squadra, non dare spazio, concedere la loro metà campo ed essere più corti, stretti e compatti nella nostra. Detto questo magari avremmo perso lo stesso, perchè l’Udinese ha dimostrato di stare bene e a vere le giuste motivazioni”.
Firenze e poi subito dopo la partita chiave con il Verona. Nelle scelte terrà conto di questo?
“Certo che considereremo la partita di domani e quella di domenica. Nelle tre partite ravvicinate abbiamo sempre utilizzato una ventina di giocatori, e anche in questo caso cercheremo di gestire la rosa dei giocatori. La Cremonese è una delle poche squadre che utilizza di più i giocatori della propria rosa, e questo è già un aspetto importante. Mi pare anche altrettanto importante sottolineare come tutti sono molto coinvolti e quando giocano fanno la loro parte. C’è grande coinvolgimento e grande voglia di fare bene”.
Qualche settimana fa aveva espresso qualche perplessità sulla posizione di Buonaiuto trequartista, in quanto troppo offensivo. Conferma?
“È chiaro che Buonaiuto ha delle caratteristiche, e Galdames, Castagnetti e Benassi ne hanno altre. Buonaiuto è un attaccante, mentre Galdames, Castagnetti, Benassi o Pickel sono dei centrocampisti. A Genova abbiamo giocato con tre attaccanti, a Udine pure, poi che Buonaiuto giochi un po’ indietro cambia poco: sono tre attaccanti. In altre partite con Buonaiuto più i due attaccanti siamo riusciti a rimanere compatti. Invece non siamo stati così bravi nella lettura come squadra. Quando giochi con l’Udinese che si esalta quando ha una metà campo libera, tu la metà campo libera non gliela devi dare, evitando di farti portar via con 4-5 giocatori, ma ti tiri indietro e pressi la palla nella zona della metà campo. Arrivavamo in ritardo e quando arrivi in ritardo contro una squadra come l’Udinese diventa facile per loro, e tu devi sempre rincorrere”.
Il fatto di dover vincere 3-0 a Firenze cosa implica?
“Noi vogliamo vedere una Cremonese compatta, squadra, che se la gioca contro la Fiorentina. Poi per me possiamo anche vincere 2-0, e non 3-0, ma l’importante è vedere una squadra, chiara, che quando ha la palla vuole mettere in difficoltà gli avversari, e quando la palla l’avranno loro cercheremo di essere bravi a condizionarli e non spazi alle spalle, perchè con tanto spazio alle spalle ti mettono in grande difficoltà. Ripeto, domani vogliamo vedere una Cremonese compatta, chiara, brava nelle due fasi di gioco”.
Dopo un filotto incredibile di risultati utili ha perso le ultime due gare: che lezione si può trarre?
“Avrei preferito che la Fiorentina le avesse vinte, quele ultime due partite. Abbiamo giocato contro l’Empoli che veniva da un buon risultati, ed erano sereni del fatto loro. Qui giochiamo contro una squadra che ha perso ma si è qualificata in Europa, che vinceva 2-0 a Monza, e quindi ora saranno ancora più concentrati e determinati, e noi dovremo esserlo allo stesso modo”.
Quali sono le condizioni della squadra?
“Ciofani parte, perchè ha piacere di essere con i compagni, ma non credo che sarà a disposizione. Parte anche Benassi ma è difficile che lui sarà utilizzabile. Aiwu è squalificato. Tsadjout è infortunato, Chiriches rimane a casa perchè vogliamo recuperarlo per domenica”.
La sconfitta di Udine è ricaduta sulle spalle della difesa, ma la verità è che è mancata la compattezza…
“Per me la responsabilità di qualsiasi cosa non è mai di un solo giocatore. Sia quando sia vince, sia quando si perde. Una squadra sa rimediare all’errore di un giocatore. È verissimo che a centrocampo o in attacco a Udine non siamo stati così bravi a proteggere i nostri difensori. L’errore nel caso è del terzo gol, ad esempio, non è stato di un singolo: era una palla di facile lettura e siamo mancati come squadra in quello”.
Ferrari ha recuperato?
“Ferrari è un elemento sul quale faccio molto affidamento. Ha giocato a Genova, con la Sampdoria, che aveva pochi allenamenti delle gambe e questo nei giorni successivi l’ha pagato. Ora sta bene”.