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Atalanta-Milan: Pioli in conferenza stampa

Lunga conferenza stampa di Pioli che approfondisce la sua visione del ruolo di De Ketelaere, Pobega. Messias, Bennacer e Krunic.

Pioli in conferenza ha analizzato dal punto di vista tattico cosa possono dare diversi giocatori.

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Le prime partite sono le gare della continuità rispetto alla passata stagione?
“La passata stagione ci ha portato consapevolezza ed entusiasmo, ora siamo solo alla seconda gara di campionato, poi ci sarà un tour de force. Siamo preparati per affrontare al meglio l’Atalanta”.

Contro l’Atalanta è sempre un qualcosa di iconico. Adesso cosa rappresenta?
“E’ uno step per crescere, per vedere la nostra prestazione e ogni partita ti dà delle indicazioni. Loro hanno cambiato qualche giocatore, ma non l’intelaiatura. Abbinano organizzazione, intensità e qualità. E’ uno scontro diretto, una partita importante che arriva presto nel calendario che dobbiamo affrontare nel modo migliore possibile”.

Cosa può diventare Tonali?
“Un centrocampista completo. Ha bisogno di esperienza di situazioni da interpretare. Ho ritrovato un ragazzo con grande umiltà e voglia di lavorare. Sa che deve continuare su questa strada, deve essere ambizioso perché ha grande potenziale. Ma deve mantenere questa voglia, generosità e questo sentirsi così milanista. Quando giochi con passione riesci a dare qualcosa in più”.

Quanto si immagina simile e diversa la partita di domani rispetto all’ultima volta?
“Si affrontano due squadre che si conoscono bene, che sviluppano un calcio propositivo e offensivo. A Bergamo, un anno fa, abbiamo avuto la bravura di andare in vantaggio subito. Credo che sarà una partita intesa”.

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Vi sentite i favoriti per il titolo?
“Dobbiamo essere una squadra intercambiabile. Domani si chiudono le prime due settimane normali. Siamo forti, qua dentro tutti dobbiamo sentirci importanti, ma nessuno è indispensabile. Ciò che è indispensabile è la mentalità e il lavoro. Favoriti? Ci sono 7-8 squadre forti. Campionato molto equilibrato. Una partita alla volta. Noi dobbiamo continuare sul nostro percorso, pensare alla prossima partita e lavorare per diventare sempre più competitivi”.

Quanto è importante avere giocatori con concorrenza?
“I giocatori devono lavorare al massimo per mettermi in difficoltà. Già le scelte per domani non saranno facili, ma devo mettere in campo la formazione migliore all’inizio. Poi abbiamo tante soluzioni offensive come Origi, Saelemaekers, De Ketelaere, Giroud che sta meglio. Possiamo rimanere pericolosi per gli avversari”.

Ti aspetti ancora qualcosa dal mercato?
“Per quanto riguarda il mercato, abbiamo la volontà – se ci fosse la situazione giusta – di migliorare determinate situazioni. La rosa è forte, Kjaer si sta avvicinando al 100%. Ribadisco, se troviamo qualcosa per migliorare bene, altrimenti siamo già competitivi così”.

Chi vincerà il campionato dovrà fare più punti con le grandi?
“Sarà un campionato talmente equilibrato che sarà difficile fare i punti dello scorso anno. Le difficoltà arriveranno per tutti, anche con squadre che non te lo aspetti. Vincerà chi sarà il più continuo nei risultati e nelle prestazioni. Bisogna giocare con intensità e qualità. Gli scontri diretti sono importanti e lo scorso anno abbiamo vinto proprio perché abbiamo fatto tanti punti con le grandi”.

Dove può giocare De Ketelaere? Può agire a destra?
“Ha fatto benissimo in tutte e tre le zone della trequarti, ma partendo da trequartista o da seconda punta. Non da esterno. La vedo difficile che possa partire da destra e se Charles è un trequarti, giocherà lì. Poi la sua duttilità potrà essere un vantaggio. Ne è consapevole, è un ragazzo molto intelligente che sta imparando la lingua e dimostra la sua applicazione”.

Quanto sarà importante il recupero a pieno regime di Pobega?
“Deve. Ha caratteristiche importanti. Ci punto. Sta meglio, ha avuto un piccolo problema che gli ha fatto perdere allenamenti e test, ma è pronto per essere disponibile a fare il suo”.

Con l’Udinese avete lavorato molto a destra: un caso? Sono tutti a posto?
“E’ stata una situazione dettata più dall’Udinese e tesimonia il fatto che siamo una squadra matura e domani sarà importante leggere la partita. Correre tanto in possesso palla non è una buona soluzione, domani dobbiamo muoverci tanto. Domani non ci sarà Krunic che ha avuto un problemino muscolare e vedremo di che entità sarà”.

Cosa le dà di più Messias e cosa le dà di più Saelemaekers?
“Junior sia un può più bravo a darci ampiezza e Alexis ad andare tra le linee. Dipende da cosa abbiamo bisogno e sono due ragazzi di alto rendimento, pronti a giocare entrambi”.

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Quanto è importante Bennacer per questa squadra?
“Bennacer abbina quantità e qualità, è un giocatore completo e forte. Se vogliamo costruire con i due mediani saranno più a disposizione della costruzione. Dipende dagli avversari e da cosa vogliamo fare noi. Ormai sia lui, sia Sandro sanno leggere queste cose”.

Non manca qualcosa a livello numerico a centrocampo?
“Krunic, lo scorso anno, era il nostro jolly. Oggi siamo in cinque. Krunic è a tutti gli effetti un mediano. Bakayoko sta bene, sta meglio”.

Che sfida personale vuole vincere con sé stesso Stefano Pioli?
“Credo che debba far parte dell’ambizione di ogni singolo membro di questo gruppo il fatto di dover dare di più. Ho responsabilità importanti su come schiero la squadra e su come la motivo. Il livello della mia comunicazione con loro mi porta a dover essere sempre più diretto. Dobbiamo lavorare bene insieme per crescere. Come i giocatori, anche io devo crescere e qui mi sento di poter lavorare sempre di più per ottenere il massimo”.

Meglio puntare su una squadra più fisica o più tecnica?
“Domani servirà tutto. Soprattutto qualità, che è quella che ti fa vincere le partite. Ma dobbiamo avere intensità, mentalità e compattezza”.

Non manca qualcosa a livello numerico a centrocampo?
“Krunic, lo scorso anno, era il nostro jolly. Oggi siamo in cinque. Krunic è a tutti gli effetti un mediano. Bakayoko sta bene, sta meglio”.

Che sfida personale vuole vincere con sé stesso Stefano Pioli?
“Credo che debba far parte dell’ambizione di ogni singolo membro di questo gruppo il fatto di dover dare di più. Ho responsabilità importanti su come schiero la squadra e su come la motivo. Il livello della mia comunicazione con loro mi porta a dover essere sempre più diretto. Dobbiamo lavorare bene insieme per crescere. Come i giocatori, anche io devo crescere e qui mi sento di poter lavorare sempre di più per ottenere il massimo”.

Meglio puntare su una squadra più fisica o più tecnica?
“Domani servirà tutto. Soprattutto qualità, che è quella che ti fa vincere le partite. Ma dobbiamo avere intensità, mentalità e compattezza”.

Come le sta vivendo queste prime partite da Campione d’italia?
“Non ci pensiamo. Pensiamo a preparare al meglio le partite. Siamo concentrati sulla partita. Grande concentrazione e ottima preparazione. Perché la squadra sta bene”.

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