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Atalanta-Inter: Gasperini presenta il big match

“Negli ultimi anni c’è stata una tradizione non proprio positiva. Non andrei troppo in là con le previsioni, siamo all’undicesima giornata, va vista sotto quell’aspetto, non dobbiamo guardare le prospettive future perché ci sono tante gare da giocare. Giochiamo contro la più forte, sia per i risultati che le prestazioni, sia in campionato che in coppa. È un bell’appuntamento, anche noi siamo in un buon momento, mi auguro che sia una partita di livello”.

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Che gara si aspetta?
“Lo vedremo in campo. Lo scorso anno abbiamo fatto delle partite equilibrate, sia in campionato che in coppa, perse per episodi, di misura. A parte l’ultima dove siamo andati sotto nei primi minuti, poi siamo rientrati in gara. Con l’Inter siamo usciti sconfitti l’anno scorso, ma con la sensazione di essere vicini ad una squadra comunque forte. Domani vediamo, ogni partita ha la sua storia, loro sono indubbiamente cresciuti, la Champions dell’anno scorso gli ha dato autostima. Ha inserito tantissimi giocatori, hanno delle alternative importanti, noi siamo in un buon momento, ci misuriamo con la squadra prima in classifica, è un test di grande prestigio”.

Quali sono i limiti?
I limiti non so riferiti a che cosa. Le prospettive di crescita sono enormi, non so se si riferisce a qualche obiettivo, noi stiamo facendo il nostro percorso. Evidenziare i limiti in base ai traguardi non mi trova d’accordo. Scamacca sta facendo il suo percorso. Io guardo a lungo termine. C’è esaltazione durante la settimana, la mia visione è a lungo termine”.

La cena dei giocatori?
“L’unica cosa è che l’altra sera è finita sui social, ma le abbiamo sempre fatte. Il gruppo dell’Atalanta è sempre stato molto coeso e compatto, poi magari a volte non si racconta. La forza di questi anni è sempre stata molto evidente. L’altra sera è finita sui social e ha avuto risalto”.

Il prossimo punto che farà è il 500esimo con l’Atalanta. Un punto andrebbe bene?
“Di fronte alle previsioni abbiamo sempre giocato per il massimo del risultato, prima della gara non si firma mai per nulla, poi magari a fine partita puoi essere soddisfatto del pareggio. Noi dobbiamo sempre avere l’ambizione di vincere le partite. Un pareggio contro la prima può essere un buon risultato, ma pensa se vinci. Uno diceva “non c’è gloria senza rischi”, è sempre stata la nostra filosofia, abbiamo sempre pensato di fare risultati molto difficili”.

Come sta Scalvini?
“Vediamo oggi, ieri stava molto meglio. Oggi vediamo se si può aggregare alla squadra, c’è qualche piccolo acciacco di stagione, come il mal di gola. Per me le percentuali sono sessanta-quaranta”.

De Ketelaere?
“Se gioca come canta è un problema (ride, ndr)”.

Ederson?
“Con lui hai la sensazione di avere davanti un giocatore che ha ancora margini di miglioramento”.

La rosa?
“Giochiamo tante partite. A volte non ci pensiamo ma con il Genoa abbiamo giocato una settimana fa. La settimana è bella piena, non voglio pensare più in là”.

Thuram ha cambiato l’Inter con imprevedibilità.
“Ha modificato, più che ampliato, anche Dzeko e Lukaku erano altrettanto determinanti per l’Inter. Thuram e Lautaro è una coppia un po’ diversa, ma ci sono anche altri giocatori. Noi quest’anno rispetto agli altri anni abbiamo dei giocatori bravi di testa, sia Scamacca che De Ketelaere, cerchiamo di sfruttare quest’anno quest’aspetto, magari Koop o Hateboer mettono qualche cross in più. Quest’anno lo utilizziamo, magari, un po’ di più rispetto al passato. Non ho avuto tempo di ‘arrabbiarmi’ con Scamacca per il colpo di tacco, è stato così veloce (ride, ndr). I cinque cambi sono diventati fondamentali, abbiamo più alternative in attacco rispetto che centrocampo e difesa”.

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