Atalanta – Bologna: pagelle Atalanta della Redazione Fantapazz
Gollini – 6.5
Chiude bene con il corpo lo specchio a Skov Olsen ad inizio partita, poi la sua partita termina.
Romero C. – 7
Perfetto in marcatura, furbo in occasione del rigore guadagnato a discapito di Danilo. Ad inizio ripresa è la vittima dell’intervento killer di Schouten che, in seguito all’espulsione, permette ai suoi di prendere il dominio del campo. Ha grandi meriti in questa trionfale serata.
Djimsiti – 6.5
Mai impegnato in fase difensiva, tenta l’inserimento andando molto vicino al gol che, per sua sfortuna, viene salvato sulla linea da Danilo.
Toloi – 6.5
Mai in ritardo in marcatura, sempre in grado di offrire il suo sostegno e la sua spinta in fase offensiva.
Maehle – 6.5
Ad inizio partita sciupa una nitida occasione da gol, ma si fa perdonare con la sue tenaci sortite offensive che culminano con l’assist per Miranchuk. E’ ormai entrato nelle grazie di Gasperini!
Caldara – 6
Gestisce il vantaggio acquisito senza sforzi!
Hateboer – 5.5
Al rientro in campo dopo 3 mesi di inattività appare arrugginito: sbaglia semplici passaggi e spreca un’occasione da gol spedendo la palla fuori. Ci si aspetta di più dall’olandese!
Malinovskyi – 7.5
Vederlo giocare è una goduria per gli occhi: ha sempre la palla incollata al suo delizioso piede sinistro che sforna filtranti su filtranti. Con un fendente a fil di palo apre la sagra del goal e nella ripresa, con un rapido gioco di gambe, regala l’assist a Zapata.
Freuler – 7
La pressione asfissiante manda in crisi l’intera mediana bolognese. Non dà il tempo a Svanberg di girarsi, rubandogli la palla, fa abboccare Danilo all’amo con una finta di corpo e spiazza facilmente il portiere avversario portando la sua squadra sul 3-0.
Miranchuk – 7
Nonostante non abbia molto tempo, mette in mostra tutta la sua dote: prima dà un assist al bacio ad Hateboer che lo sciupa e, qualche minuto più tardi, piazza la palla dove Skorupski non può arrivare.
De Roon – 6.5
Pur non apparendo, lavora tanto in maniera silenziosa. Insostituibile!
Pessina – 6
Deve contribuire nella gestione della palla e, anche lui, lo fa in scioltezza.
Muriel – 8
E’ per giocate come la sua che bisognerebbe riaprire gli stadi: con un tacco delizioso fa passare la palla dove non esiste lo spazio, permettendo al compagno di segnare. E’ glaciale dagli undici metri a fine primo tempo. Quando ha la palla nei piedi, agli avversari non resta che pregare e, a volte, non basta neanche quello. Non ci sono aggettivi per definirlo quando è in serate come queste!
Zapata D. – 7
Grazie al suo strapotere fisico fa vivere tristi momenti a Soumaoro. Dopo una grande prestazione in appoggio a Muriel riesce a mettere lo zampino nel match, siglando il gol del 4-0.
Ilicic – 6.5
Effettua delle giocate illuminanti, ma non riesce a lasciare l’impronta sulla partita. Ha la grinta giusta per riprendersi il posto negli undici titolari.
Lammers – SV
sv
Atalanta – Bologna: pagelle Bologna della Redazione Fantapazz
Skorupski – 6.5
Si oppone con coraggio alle iniziali conclusioni avversarie, ma non può nulla su tutti i gol.
Mbaye – 5.5
Subentra a risultato già compromesso ed è compartecipe in occasione del gol di Miranchuk.
De Silvestri – 5.5
La stanchezza non gli permette di correre sulla fascia in entrambi i sensi di marcia: non sfigura, complice l’opaca prestazione di Hateboer, in fase difensiva, ma il suo apporto alla fase offensiva è inesistente.
Soumaoro – 5
Vista la sua fisicità non dovrebbe avere difficoltà nell’affrontare Zapata, ma pur riuscendo in minima parte a farlo in prima battuta, col passare dei minuti viene travolto dalla potenza del colombiano. Ha lacune tecnico-tattiche tali da non permettergli di capire ed interpretare il gioco in anticipo e, a causa di ciò, manda fuori tempo l’intero reparto.
Danilo La. – 4.5
La sua partita è una totale delusione: prima regala un rigore agli avversari commettendo un fallo completamente inutile, su palla inattiva; poi, si lascia abbindolare da una finta di corpo di Freuler, permettendogli di arrivare in porta e mettere a segno la rete del 3-0. Tra i peggiori!
Antov – 4.5
Parte bene in chiusura facendo ben sperare i telespettatori, ma pochi minuti dopo fa ricredere tutti lasciando sguarnita la porzione di campo di competenza sulla penetrazione di Malinovskyi. Commette innumerevoli errori in fase difensiva, tardando in chiusura come sul goal di Miranchuk.
Poli A. – 6
Subentrato a fine partita, si dà da fare in fase di non possesso onorando la maglia che indossa.
Baldursson – 5.5
Subentrato in un momento delicato, viene spazzato dallo tsunami nerazzurro.
Soriano – 5
Appare sottotono fin da subito: i suoi inserimenti sono vani e quando cerca di recuperare palla corre altrettanto vanamente.
Svanberg – 4.5
E’ completamente assente nella prima frazione di gara. Nella ripresa si fa anticipare a ridosso della sua area di rigore da Freuler che sfrutta queste sua grave disattenzione per triplicare la distanza tra le due compagini.
Schouten – 4
Nel momento di potenziale rinascita della squadra di Mihajlovic entra in maniera sciagurata sul ginocchio di Romero, lasciando la sua squadra in 10 per tutto il secondo tempo. Il suo errore è la pietra tombale dell’incontro ed è impossibile perdonarglielo!
Orsolini – 6
E’ l’unico che tenta la giocata, spesso riuscendoci. Purtroppo per lui, altrettanto spesso risultano giocate fini a se stesse in quanto poco supportato dai compagni di reparto.
Skov Olsen – 5.5
Nei primi 20 minuti di gioco mette spesso a sedere i difensori avversari, creando qualche grattacapo al portiere avversario. Dopo questi sprazzi di tecnica subisce le offensive avversarie, scomparendo progressivamente dal campo di gioco.
Vignato – 5.5
Può chiudere meglio la diagonale su Freuler, pur non essendo il principale colpevole del gol.
Barrow – 5
Chiama la palla, si allarga e cerca di triangolare con Palacio nei primi minuti di gara, ma non appena gli avversari prendono il numero della targa lo emarginano ai lati del campo. Nella ripresa ci si accorge della sua presenza in campo solo quando deve abbandonarlo per far spazio a Poli.
Palacio – 5
Girovaga per il campo senza meta per lunghi tratti di gara. Non crea nulla di interessante quando viene servito, anzi, passa sempre la palla indietro non vedendo mai il colore della maglia indossata da Gollini.