Allegri presenta la sfida al Sassuolo ed anticipa alcune mosse nell’undici inziale.
Come arriva la squadra?
“Abbiamo recuperato Rabiot e abbiamo fuori Bernardeschi e Kean. Il Sassuolo gioca molto pulito a calcio, hanno giocatori con buona tecnica. Dionisi sta dimostrando di essere un bravo allenatore alla prima esperienza in Serie A. Per noi domani è importante perché altrimenti il punto di Milano non avrebbe senso. Quella di domani è una partita da vincere e non da giocare, i ragazzi lo sanno”.
Kaio Jorge titolare? Che impressione ha fatto?
“Dall’inizio no anche se si è dimostrato un giocatore bravo e di personalità quando è entrato in campo. Si è presentato, poi ha avuto l’infortunio e ha lavorato bene. Credo possa fare un’ottima carriera, tien botta fisicamente ed è talmente sveglio che conosce bene il calcio”.
Dove spera di essere alla sosta in classifica?
“Dove spero non lo so, vediamo domani. Ci sono partite che bisogna giocare come quella con l’Inter e partite che bisogna vincere come quella di domani. Domani inizia la prima del trittico che ci porta alla sosta. E in mezzo lo Zenit che ci può portare ad avere il passaggio del turno con anticipo”.
Si sente più sicuro in questo momento?
“I punti lasciati all’inizio purtroppo non ci consentono di avere grande margine d’errore. La vittoria con la Roma ci ha consentito di andare a Milano a giocare in condizioni migliori di classifica. Il pari è importante se domani vinciamo, altrimenti è come aver perso. Non siamo nelle condizioni di poter sbagliare, ma di dover far bene. Serve andare in campo e fare una partita giusta, tecnica e fisica ed essere responsabili. In questi dieci giorni ci giochiamo tanto”.
Coglie il rischio di dover riportare la Juve dentro la sfida con il Sassuolo?
“Innanzitutto domani è mercoledì, giochiamo a un orario strano. Veniamo da una partita con l’inter davanti a 60mila persone che dà adrenalina diversa. Domani è più difficile preparare la partita rispetto a quella con l’Inter. Bisognerà essere compatti, giocare meglio e fare due gol che non li facciamo da tempo. Magari domani vincere con due gol di scarto è un obiettivo da darci”.
Riposo per Locatelli? Arthur quello che lo sostituisce?
“Come caratteristiche Arthur sì, ma possono giocare anche assieme col brasiliano più spostato come mezzala di regia e al suo fianco Locatelli e Ramsey. Il centrocampo lo deciderà domattina”.
L’attacco è il problema?
“No non lo è, Dybala sta crescendo di condizione. Morata ha fatto 21 gol l’anno scorso, Chiesa 14 o 16. Dybala non c’è stato e quindi quest’anno i suoi gol saranno importanti come ci servono i gol dei centrocampisti. Lavoriamo sulla fase offensiva e su quella difensiva, questo fa parte del lavoro quotidiano”.
Dybala titolare domani? La poca produzione è dovuta al fatto che prima voleva sistemare la fase difensiva?
“Diciamo che la facciamo meglio, non sistemata. È normale che Dybala ha il gol nel sangue, ma credo che diventi la caratteristica della squadra rimpiazzando i gol di chi ne faceva 30 da solo. Domani gioca Dybala e gioca anche Chiesa”.
Completiamo allora, gioca anche Morata?
“Non è che posso dirveli tutti. Gioca Perin al posto di Szczesny. Rugani? No, basta vi ho già detto Dybala, Chiesa e Perin. Rientra De Ligt e sono quattro. Se ve li dico tutti, poi lascio qualcuno fuori…”.
Dybala a che punto è?
“Dybala è un giocatore con tecnica importante, da raccordo. Kulusevski l’altra sera a Milano ha fatto una buona partita per i primi 60 minuti perché doveva fare quella partita. Anche lui ha messo una bella palla in mezzo. c’è una crescita generale da parte di tutti, sia fisica che mentale. E questo mi consente di fare dei cambiamenti perché la squadra li subisce meno, direi che ci sono buone prospettive per il futuro. Però domani bisogna vincere, da lì non si scappa”.
Si rivede in Dionisi?
“Ha fatto molto bene a Empoli vincono un campionato, per lui quello è un valore aggiunto perché vincere non è semplice. A Sassuolo sta facendo bene, magari con concetti diversi ma giocano bene”.
Chiesa è un giocatore che va ancora definito?
“Lui è un giocatore di livello internazionale, ha un dispendio di energie di un certo livello. Veniva da tante partite giocate, domenica avevo letto la partita per i primi 60 minuti in un certo modo. Però sbagliando ho messo Kulusevski su Brozovic. Chiesa non è andato in panchina per demerito, ho letto la partita in un certo modo. Federico è un punto fermo della Nazionale e della Juventus. Se giocano sempre gli stessi a gennaio li butto via, servono altri 20 giocatori. Son ragazzi, non sono motorini. Ogni tanto vanno lasciati a riposo, non è tanto una questione fisica ma mentale. Tutti ogni tanto devo lasciarli fuori. Se riesco a fare una buona gestione della rosa arriviamo in fondo. Con l’Inter abbiamo fatto una buona partita, l’Inter è la favorita per lo scudetto anche se Inzaghi può dire di no. Abbiamo giocato meglio che a Zenit secondo me, poi il calcio è opinabile. Con l’Inter secondo me s’è fatta una bella partita, tutto dipende dal valore dell’avversario. Non c’è niente di uguale nella vita. Il calcio è bello perché è tutto opinabile. Dopo, non prima. Dopo”.
La Juve può permettersi Chiesa, Dybala e Morata assieme con la presenza anche di Cuadrado?
“Possono giocare anche tutti insieme, si può tutto”.