Momento più delicato?
“Che sia delicato è normale però noi bisogna prendere atto che le cose esterne non ci devono riguardare. Solo un punto nelle ultime tre partite, bisogna avere un approccio diverso all’intento della partita. Abbiamo avuto poca reazione, secondo tempo è stato bello. Alibi e scuse non ce ne sono, bisogna rimettere la testa lì con responsabilità. Bisogna essere consapevoli che la squadra ha una classifica di 23 punti, dobbiamo fare punti che ci portino almeno alla salvezza. Questa è la classifica reale, pensare di averne 38 non è servito”.
Rimasto insoddisfatto dei cambi?
“Non potevo cambiarli tutti, ne ho cambiati tre per avere più ampiezza. Abbiamo fatto un bel secondo tempo ma non è bastato. Io sono abituato a guardare i fatti, tre partite un punto”.
Ora focus sulle coppe?
“Il focus doveva essere oggi sul campionato. Poi giovedì è un’altra cosa. Gara difficile con la Lazio, bisogna riavvolgere il nastro e fare una partita diversa”.
Pensate a un ritiro?
“Lo valuteremo, per ora non ho deciso niente. Il ritiro serve per situazioni non d’emergenza ma da valutare prima. Non si può stare sempre in ritiro perché non serve a niente”.
Momento più difficile della sua carriera?
“Particolare più che difficile. Bisogna lavorare per fare il meglio. Da domani dobbiamo recuperare energie per la Lazio, dispiace per i tifosi perché lo stadio era pieno”.
Si sente solo a gestire il campo?
“No la società c’è, è presente e sono sereno. Sono arrabbiato come dobbiamo esserlo tutti, un primo tempo del genere credo che non sia stato mai fatto”.
Pogba può giocare dall’inizio?
“Oggi era a disposizione, nella mia testa c’era obiettivo di farlo giocare. Giovedì sicuramente avrà possibilità di giocare dall’inizio o subentrare”.