Dimenticata la sconfitta col Sassuolo?
“Le partite non sono facili da vincere, la squadra si è dimostrata molto matura stasera. Non abbiamo concesso niente al Lecce, abbiamo avuto occasioni importanti noi e abbiamo avuto la pazienza di aspettare il momento giusto”.
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Come mai era nervoso a fine partita?
“Era finita, è che a 30 secondi dalla fine su calcio d’angolo la palla deve stare ferma laggiù. Perché bisogna rischiare di concedere un contropiede”.
Perché siete incostanti?
“Non riesco a capirla a volte questa cosa qui. Se volgiamo diventare un squadra che si schianta contro un muro possiamo anche farlo ma difficilmente raggiungeremmo gli obiettivi. Siamo partiti bene ma non si possono tenere quei ritmi lì per tanti minuti. A Udine abbiamo fatto bene perché abbiamo fatto 2 gol ma avevamo la sensazione di poterne prendere. Stasera non è successo, come a Empoli. Se non riesci a difendere bene, dopo diventa un problema. Attaccare diventa peggio. Invece abbiamo difeso bene e siamo stati poi pericolosi davanti. Sono molto contento, non era facile. Quando vieni da una sconfitta come Sassuolo, la partita dopo non è pesante, ma di più. Rugani stasera ha giocato una partita da uno che è 8 anni alla Juve. Ha preso fischi, insulti, anche quando giocava bene. Giocare stasera non gli sposta nulla, ma l’ha fatto con tranquillità. Presenza in campo che è differente, di uno da tanti anni alla Juve”.
C’erano ancora scorie nella squadra?
“In quella situazione lì il troppo entusiasmo ci porta a fare quelle cose che sono sbagliate. La partita è 1-0, la palla si tiene sulla bandierina. Possiamo fare gol, ma possono anche ripartire. Perché prendere questo rischio? Vanno gestite queste cose. Bisogna crescere. Siamo in crescita, stasera Fagioli ha fatto bene, Chiesa sta crescendo, Vlahovic si è messo a disposizione. Se hai degli inciamponi, in un momento di euforia come Sassuolo, cadi e ti fai male. Per questo serve equilibrio soprattutto alla Juventus. Se pareggi una partita è tragedia mondiale mentre se vinci vinci lo scudetto. La realtà è questa. Serve una corazza, non è che si nasce e si diventa subito grandi. Questa squadra alla Juve avrà un futuro perché ci sono tecnica e valori morali. Servono i piedi per terra, per vincere serve fare molta fatica. Lo devono capire tutti. Stasera i tifosi ci hanno dato pure una mano per arrivare all’obiettivo, se tutti ci diamo una mano è più facile tornare a giocare in Europa. E se la Juve va in Europa ne traggono benefici tutti, anche voi. Bisogna remare tutti dalla stessa parte”.
Come giudica la prestazione di Fagioli?
“Ha fatto molto bene, è cresciuto nel secondo tempo. Importante che la squadra sia cresciuta fisicamente nella ripresa”.
Rabiot risente il fatto di non aver fatto preparazione con la squadra?
“Assolutamente sì però credo che appena cambieranno le temperature comincerà ad alzare i giri del motore”.
Siete migliorati nel gestire il vantaggio?
“Sì, a Sassuolo ad esempio dopo il pari non devi concedere quel gol lì. Ma sono errori di crescita
Milik un titolare aggiunto?
“Milik è un titolare come lo sono Chiesa, Vlahovic e Kean. Ora anche Yildiz si sta facendo largo. Questi cinque attaccanti mi devono dimostrare chi è nella migliore condizione. Siamo alla sesta giornata, ce ne saranno altre. Dipende anche dalla condizione”.
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