Partita perfetta?
“Buona partita contro un’ottima squadra. Tornare a vincere davanti ai nostri tifosi era importante, c’era una bella armonia allo stadio. Bisogna pensare a lavorare giorno dopo giorno e non a grandi cose, il nostro obiettivo è rientrare tra le prime quattro”.
Quanto era importante vincere un big match?
“Era importante perché era uno scontro diretto, dispiace per il gol preso però abbiamo avuto l’opportunità di vedere la reazione della squadra a quel gol e siamo stati bravi”.
La chiave di svolta della partita?
“Tutta la squadra, c’è chi era in ottima condizione e chi un po’ in ritardo. Però era importante volere la vittoria, ho chiesto di restare nella partita, si poteva uscire, abbiamo iniziato bene. Abbiamo avuto occasioni e quando sembrava tutto liscio abbiamo subito gol. Fatta una buona partita con e senza palla”.
La coppia Vlahovic-Chiesa quanto deve migliorare ancora?
“Non solo loro, dobbiamo migliorare tutti. Fare la formazione non è semplice, chi è subentrato ha fatto bene. Dobbiamo mantenere questo spirito e questa voglia di arrivare, dobbiamo correre più degli altri ed essere più arrabbiati degli altri”.
Ha pensato in questi giorni “meno male che non è arrivata un’offerta per Vlahovic”?
“No non ho pensato a niente, Vlahovic è sempre stato un giocatore della Juventus, come Chiesa. Il mercato è stato diverso, abbiamo fatto delle valutazioni assieme alla società sul valore della squadra. È una squadra che può solo che migliorare”.
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La metamorfosi della Juve è solo nella rabbia dopo l’anno scorso?
“Il calcio è fatto molto di empatia. La squadra aveva fatto 72 punti in un anno difficile, siamo ripartiti e ora abbiamo tempo per lavorare, dispiace non giocare le coppe ma ora bisogna essere bravi a tornare a giocare la Champions. L’anno scorso Vlahovic ha avuto problemi di pubalgia, Chiesa era normale che avesse alti e bassi. Cambiaso può migliorare, Weah uguale. McKennie è utile e ha gol nelle gambe. Tutti stanno crescendo, pensiamo a lavorare e a fare il meglio possibile”.
Ha sentito i cori della curva?
“Gli screzi ci sono stati, tutti hanno il diritto di lamentarsi. La curva ci è sempre stata vicina, oggi più che mai e sono molto contento. Deve essere un percorso da fare tutti assieme: squadra, società e tifosi. Arriveranno momento difficili, ora è importante mettere fieno in cascina”.
State lavorando sul piede debole di Vlahovic?
“Una volta si facevano le partitelle usando solo il piede debole. Adesso? Uguale”.
Quanto sono importanti i movimenti di Miretti?
“È un giocatore molto bravo a smarcarsi, oggi è andato anche vicino al gol e ha tenuto anche botta fisicamente. Ricordiamoci però che è un 2003 che può crescere ma che ha già 50 partite nella Juventus che non è poco. Sono rimasto contento anche di Fagioli che aveva saltato la preparazione. L’importante è tenere alta la voglia di arrivare e di prendersi le vittorie. Giochiamo in 16: chi inizia e chi entra dopo deve tenere alto il ritmo”.
Quanto si è arrabbiato sul gol della Lazio?
“La squadra rispetto alla prima partita di Udine e col Bologna è cresciuta molto. Dobbiamo trovare l’equilibrio e capire quando bisogna rifiatare e quando spingere. La squadra lo sta facendo e sta crescendo da questo punto di vista”.