Allegri in conferenza stampa presenta la gara con il Milan di sabato alle ore 15 allo stadium in attesa della gara di andata di Champions ad Amsterdam contro l’Ajax
Glielo chiederemo anche domani, a 5 giorni da Amsterdam il punto su Cristiano?
Meglio. Finito.
Segnali confortanti insomma?
Meglio. Il significato è che sta meglio e a 5 giorni dalla partita ci sono buoni segnali, poi vedremo l’evolversi. Lui sta facendo tutto per esserci e speriamo sia a disposizione.
Quanto sente il profumo di questo scudetto. Anche nel contesto di questa attesa per Amsterdam come si inserisce la possibilità del quinto scudetto consecutivo?
Quando lo vinceremo sarà una bellissima serata e verrà celebrata nel migliore dei modi e festeggiata. Vincere 8 scudetti di seguito non è facile, la Juve ha fatto numeri straordinari. Sono meriti della Juve, non demeriti delle altre, perché il Napoli viaggia a una media scudetto, la Juve oltre. Il Napoli merita complimenti, la Juve ancora di più, perché avere 81 punti a 8 giornate dalla fine non era semplice. E la Juventus viene da 8 anni, per ora 7, in cui vince lo scudetto. Questo vuol dire che c’è lavoro quotidiano e forza mentale impressionante.
Il vostro costante miglioramento non rischia di scoraggiare la concorrenza? Nessuno riesce ad avvicinarsi, l’anno scorso sembrava potesse farlo il Napoli, ma è stato un fuoco di paglia.
L’anno scorso quello del Napoli non lo considero un fuoco di paglia, perché l’anno scorso, anche se non è mai stato davanti, a un certo punto tutti dicevano avrebbe vinto lo scudetto. L’anno scorso ha fatto 91 punti, io in tempi non sospetti dicevo che sarebbero bastati 85 punti, a meno che la Juve non arrivi sopra i 90 che quello è un altro discorso. Con la media di quest’anno il Napoli arriva a 86, media scudetto in un campionato normale. Il Milan, che domani affrontiamo, è cresciuto molto ed è ancora in lotta per un posto in Champions. Poi Juve-Milan è sempre stata equilibrata e dobbiamo fare una bella partita che ci deve preparare a mercoledì.
Cristiano potrebbe essere convocato domani?
No, domani assolutamente no.
Lei ha già parlato del caso Kean, c’è qualcosa che ha sentito che le è piaciuto molto o molto poco e ha cambiato la sua idea su quello che è successo?
Bisogna distinguere bene le due cose. Uno è il razzismo, che va sempre perseguito, combattuto e non è mai giustificabile. Mai. La seconda è il comportamento dei giocatori in campo. Io dopo la partita quando ho detto del comportamento di Kean non era per giustificare il razzismo, ma perché in casa con l’Udinese sul 4-0 su una palla alta fece un colpo di tacco irrisorio che mi fece arrabbiare perché è mancanza di rispetto. Le due cose sono distinte e l’ho già spiegato, poi ripeto il razzismo non è giustificabile, va combattuto e gli imbecilli devono stare fuori dallo stadio. Per quanto riguarda Leo Bonucci, dopo la partita si è espresso male in trance agonistica e si è subito scusato e ha chiarito ieri. Sono due cose ben distinte. Il comportamento in campo di ogni singolo giocatore, che sia di Kean, di Rugani, di tutti, in campo serve sempre un comportamento corretto e rispettoso verso tutti. Discorso diverso è il razzismo che, ripeto, non è mai giustificabile e va combattuto.
Ha parlato di Ronaldo, come stanno gli altri?
Dybala, Mandzukic e Spinazzola sono a disposizione per domani. Khedira va valutata la condizione fisica, normale sia indietro ma pensavo peggio. Ronaldo ve l’ho detto, Douglas Costa dovrebbe essere a disposizione per l’Ajax, Barzagli farà un controllo in questi giorni e dovrebbe essere a disposizione in 8-10 giorni, Cuadrado a disposizione sabato a Ferrara, Caceres tre settimane out, Perin da valutare giorno dopo giorno. Domani non c’è.
Riposerà qualcuno domani? Magari Chiellini…
Chiellini probabilmente starà fuori, gli altri devo valutare. Da domani a mercoledì ci sono 4 giorni di recupero. Siamo in una buona condizione, ma nell’arco dei 90 minuti serviranno tutti, soprattutto le tre sostituzioni.
Kean può essere confermato titolare, magari accanto a Mandzukic? E può integrarsi in un tridente? Per capire come si sta inserendo…
Kean è uno che corre verso la porta, punto. Può giocare accanto a Mandzukic, con dietro Dybala, con dietro Bernardeschi, sta crescendo, è giovane, a Cagliari ha fatto gol anche se nel primo tempo non aveva fatto una bella partita, ma sono contento di quello che sta facendo. Ma l’importante è che lui, e lo ripeto fino alla noi, acquisisca un livello mentale molto alto e un equilibrio che gli permetta di stare 10-15 anni alla Juventus. Non bastano due partite. Io sono stato un giocatore normale, ma una volta prima di diventare giocatore dovevi fare 100 presenze in A, allora forse meritavi la grande maglia. Ora è tutto più veloce, a maggior ragione ci vuole calme. Se lui è bravo a restare con i piedi per terra e a migliorare, così come gli altri giovani, am pure i vecchi, allora potrà fare una grande carriera. Questo dipende da lui, come per tutti. Se uno pensa dopo poche partite di essere il migliore del mondo dura più sott’acqua.
Avete segnato 11 gol su angolo quest’anno, vi siete concentrati su questo?
E’ più semplice di quello che sembra. Basta avere chi calcia bene e chi corre verso la porta, prima o poi la piglia. Perché se uno calcia male anche se hai i migliori saltatori non fai gol. Noi fortunatamente abbiamo ottimi calcianti, Bernardeschi, Pjanic, Dybala, Cancelo, Douglas Costa.
Come ha visto Kean?
Il clamore non mi influenza. L’ho visto bene, ieri è stata una giornata di recupero e oggi faremo l’ultimo allenamento e deciderò. Poi ci saranno i cambi, domani sarà una partita tosta. Juve-Milan è sempre stata equilibrata.
Tra chi riposa potrebbe esserci Alex Sandro? Spinazzola può giocare dal primo? O Cancelo sulla sinistra?
Alex Sandro sta bene, Spinazzola lo stesso. Sono contento per Spinazzola perché ha avuto una giornata di terrore e fortunatamente tutto si è risolto nel migliore dei modi. La squadra sta bene e siamo pronti per giocare al meglio questo finale di stagione.
La possibilità di vincere lo scudetto domenica o tra le due partite con l’Ajax come la vedi? Temi casini, distrazioni?
Feste e casini no. Bisogna pensare comunque a battere domani il Milan, perché è una partita di grande stimolo indipendentemente dall’esito del campionato. Ci mancano 6 punti, è una grande partita, non credo domani si deciderà lo scudetto, quindi bisogna giocarla, poi Amsterdam e poi Ferrara. Da domani fino alla partita con la Fiorentina bisogna essere pronti, saranno 15 giorni intensi.