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Alla vigilia di Milan-Atletico Madrid le parole di Diaz e Pioli

E’ già tempo di coppa per il Milan dopo la vittoria un po’ sofferta di La Spezia. Diaz e Pioli in conferenza stampa alla vigilia della difficile gara.

Seconda giornata Champions per il Milan ed in conferenza ci sono Brahim Diaz e mister Pioli.

Le parole di Diaz

Prima domanda: stai vivendo un bel momento. Non pensi che la partita della svolta, in cui il tecnico ti ha dato fiducia e hai segnato, sia stata quella contro la Juventus di maggio, nello scorso campionato?

Ho sempre sentito la fiducia di mister Pioli e di tutto lo staff, di tutto il club, non per la prima volta in quella gara. Però di sicuro è stata una gran partita, sia per me che per la squadra, e sono molto contento per quello che successe: ho sempre creduto in me e ho sempre sentito la fiducia di tutti.

Ti sembra che in Italia si sta dando più fiducia ai giovani talenti, più di quanto non succede in Spagna?

Credo che ci siano molti giovani di talento tanto qui che in Spagna. Non penso che ci sia gran differenza, dipende a che livello un giocatore si trova. Io sento di avere la mia responsabilità, la leadership che mi è stata data mi piace averla, alla fine è sempre una questione di squadra: se non va bene la squadra, non vado bene io.

Hai raccolto l’eredità di Calhanoglu. Come l’hai gestita e che stimoli ti dà?

Io penso solo a essere la mia migliore versione possibile e aiutare la squadra con gol o assist, è la cosa più importante ed è l’unica che posso fare. È un gioco di squadra. Penso che abbiamo uno spirito incredibile, alla fine conta la passione che abbiamo per il calcio e fare quello che possiamo fare.

Sei cresciuto nel Real Madrid. Sfidare l’Atletico rappresenta una sfida particolare per te?

Penso che possa avere un peso, però ora gioco per il Milan e punto solo a fare il massimo che posso per aiutare la mia squadra. Servirà una grande partita per conquistare i tre punti, è l’unica cosa che conta.

L’Atletico ha tanti giocatori offensivi e si è rinforzato ancora in estate. Pensi che sia la squadra migliore di Spagna?

Penso che abbia una rosa molto ampia e con giocatori di grande talento, in più lavorano tanto. Non so se sia la squadra più forte o no, ma è sicuramente molto forte. Abbiamo visto che vincono molte partite negli ultimi minuti, è sicuramente una squadra molto completa.

Sei partito fortissimo in questa stagione, ti senti uno dei leader di questa squadra? C’è grande armonia nello spogliatoio.

Come ho detto, lottiamo uno per tutti e tutti per uno. Ciascuno aiuta gli altri con quello che sa fare meglio. Credo che ci sia un’armonia incredibile, ci appoggiamo l’uno con l’altro, siamo una famiglia e seguendo il mister stiamo facendo partite molto buone. Ora dobbiamo solo migliorare, sono molto contento della responsabilità che ho e di come i miei compagni mi stanno aiutando. Penso che ciascuno abbia le sue responsabilità, non mi sento il leader, provo solo ad aiutare la squadra con tutto quello che ho.

Il microfono passa a Pioli

Prima domanda: siete una squadra molto giovane, ma che sembra adulta nel modo di porsi. È così?

Stiamo facendo le nostre esperienze, siamo stati molto bravi nel nostro percorso a sfruttare ogni situazione per fare qualcosa di meglio. Siamo giovani e questo ci dà tanti vantaggi: dove non possiamo arrivare con l’esperienza ci arriviamo con le idee, l’energia, l’entusiasmo. Come quello che ci daranno i tifosi a San Siro.

Il girone è difficilissimo, domani arrivano i campioni di Spagna. L’Atletico è in un momento no, ma resta una squadra fortissima. Come si batte questo Atletico?

Non sono tanto d’accordo sul momento no, fino a sabato erano ancora imbattuti e sono ancora nei primi posti della Liga. È una squadra molto forte, ha un allenatore preparato e giocatori di grandissimo livello, pronti a colpire al minimo errore. Dobbiamo cercare di essere attenti e concentrati per tutti i 90 minuti.

Dopo Anfield, sia lei che Ibrahimovic avete detto che partite così insegnano cosa è la Champions. In cosa dovete migliorare ancora per essere all’altezza?

Il livello è molto alto, in queste partite abbiamo visto che i particolari fanno la differenza. Abbiamo preso gol per qualche disattenzione e qualche errore tecnico, dobbiamo giocare a un livello molto alto. Giocare semplice, veloce, senza sbagliare le scelte perché ti possono colpire da un momento all’altro. Parliamo di avversari che giocano da anni in Champions, hanno fatto finali. Credo che l’esperienza di Liverpool ci possa servire per essere più pronti e competitivi contro una squadra molto forte.

Come ha visto Giroud con lo Spezia? Quali sono le sue condizioni?

È chiaro che ai nostri livelli perdere due settimane di preparazione ti fa calare di ritmo e condizione. Il minutaggio a La Spezia è stato utile a farlo migliorare di condizione e sicuramente crescerà nelle prossime partite.

Siamo solo alla seconda giornata. Ma può essere già decisiva per la qualificazione?

Sicuramente non mi mancheranno la voglia e l’entusiasmo, sappiamo che torniamo davanti ai nostri tifosi, in una competizione che abbiamo voluto con tutte le nostre forze. Sarà importante, ma non decisiva. Sicuramente vogliamo togliere lo zero dalla classifica, questo sì.

Theo Hernandez è alla terza stagione al Milan. Forse a livello difensivo ci si aspetterebbe qualcosa in più?

Credo che stia crescendo, domenica ha fatto una partita molto attenta ed efficace soprattutto sotto questo punto di vista. È stata una partita tra le migliori a livello di completezza, è chiaro che le sue qualità offensive sono note a tutti. Credo che stia arrivando ad altissimi livelli.

Ieri è tornato ad allenarsi Kjaer, può farci il punto su chi recupera per domani?

Credo che per Kjaer e Florenzi saranno importanti gli allenamenti di oggi pomeriggio e domattina, vedremo se saranno disponibili. Per gli altri diventa più difficile e sarà più probabile dopo la sosta.

Simeone è da anni alla guida dell’Atletico. Pensa di poter fare qualcosa del genere al Milan?

Nella mia testa il rapporto che ho creato col club, con i miei giocatori e con l’ambiente Milan non ha scadenza. Abbiamo le stesse ambizioni, la stessa voglia di ottenere il massimo da ogni partita. Poi pensiamo alla partita di domani, che è molto importante ed è da affrontare con energia ed entusiasmo, sapendo che servirà una partita di altissimo livello.

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