Come sta la squadra, ci saranno sempre gli stessi?
“La squadra sta bene, ha fatto un buon allenamento ieri. Domani non ci saranno Rabiot e Chiesa. Rabiot ha avuto un affaticamento al polpaccio, Federico invece ha avuto un riacutizzarsi del problema al ginocchio e verrà valutato nei prossimi giorni”.
Vai a tutti i convocati e le conferenze del 21° turno.
Quali sono le vere insidie del match col Lecce?
“Sempre complicato giocare a Lecce, vengono fuori partite scomode. È una squadra che crea e difende molto bene e nelle ultime 4 partite in casa ha sempre fatto risultato”.
Ha parlato con Kean e va considerato un giocatore in uscita?
“Ho parlato con lui per sapere come sta, domani ricomincia a correre. Al mercato ci pensa il direttore”.
La gerarchia sugli esterni è chiara?
“Non è scontata, Cambiaso martedì ha giocato da mezzala, è cresciuto molto e sono contento. E’ sempre stato valido tecnicamente. Ha avuto all’inizio difficoltà dopo la tournée estiva ed è diventato un giocatore importante”.
Chiede qualcosa in particolare a Vlahovic?
“Dusan è cresciuto molto in campo e per come gioca le partite, è più sereno. Un passo avanti che sta facendo per la completa maturità”.
In caso di vittoria sareste primi: pronto a cambiare metafore?
“Quella era solamente una battuta, ho usato la metafora di un gioco che si faceva da bambini. L’unico nostro inseguimento è quello della Champions”.
Lei conosce la squadra: se doveste andare primi sarebbe complicato rincorrere questa Juve?
“Parliamo ora di andare in testa alla classifica… Sono 3 punti importanti, mancano ancora tanti in testa al campionato. L’Inter è una squadra forte ed è la favorita. Prima facciamo i punti. Percorso di crescita, stanno facendo bene, la squadra è in autostima, stiamo bene fisicamente. Ma vincere è complicato. Perché a Lecce sono sempre difficili. Vincere? Dopo sono tutti bravi, e vanno giocate, partiamo dallo 0-0”.
Il paragone con la staffetta senza guardare gli altri è una strategia giusta?
“Ci son dei cavalli che hanno bisogno dei paraocchi e altri che non ne hanno bisogno. La differenza è che ad alcuni dà fastidio avere un cavallo vicino e magari frenano. La Juve non ha il paraocchi, l’altro giorno mi è piaciuto come la squadra ha giocato la partita con sicurezza. Quello che è stato fatto fino a oggi non conta niente, conta domani sera. Il calcio vive di equilibri, se non fai risultato una settimana puoi rovinare la stagione. Siamo a metà stagione, abbiamo un obiettivo importante e abbiamo una Coppa Italia da giocare. Ad aprile a Roma si sta sempre bene, c’è il sole, è meravigliosa. Passo dopo passo, pensiamo a migliorare, senza cadere nella presunzione”.
Senza Chiesa di nuovo Yildiz?
“Davanti son rimasti in tre, Milik sta molto bene, abbiamo partite importanti. Indipendentemente da chi gioca la differenza la fanno anche quelli che stanno in panchina”.
I tempi di recupero di Rabiot e Chiesa?
“Non abbiamo a disposizione due giocatori ma ne abbiamo per giocare domani. Rabiot valutiamo, il polpaccio è una zono molto rischiosa. Per Chiesa idem valuteranno i dottori”.
Cosa suggerisce a Mazzarri con l’inchiesta sul Napoli dopo quello che ha vissuto l’anno scorso?
“Non suggerisco niente, già faccio fatica a fare il mio”.