Nelle pagelle della 12° giornata della Serie A non possiamo non tener conto di quello che sta per succedere a Napoli e Verona, con l’addio sempre più certo di Rudi Garcia e Marco Baroni.
Così come non possiamo ignorare la netta crescita dell’Udinese e le difficoltà di Sassuolo e Salernitana, incapaci di dare una svolta al loro campionato nello scontro diretto che ha aperto la giornata.
Adesso, con la sosta per le Nazionali, più di una squadra dovrà fare i conti con la realtà della classifica. E qualcuno come Pioli sa che non potrà sbagliare alla ripresa.
Le pagelle della 12° giornata: l’Inter non stecca
Non stecca l’Inter (10) in una partita che poteva essere complicata contro un Frosinone (6) pimpante e mai domo.
La sblocca con un gol capolavoro Dimarco, un tiro incredibile da 40 metri che sorprende Turati e che si candida al gol dell’anno della nostra Serie A. Sarà poi Calhanoglu a fissare, su calcio di rigore, il risultato sul 2 a 0.
Segnali di forza dell’Inter, che si candida ancor di più ad essere la squadra da battere in questa Serie A. Bella figura del Frosinone, una realtà sempre più interessante del campionato.
Arrivano dalla difesa i gol che permettono alla Juventus (7) di ottenere la 5° vittoria consecutiva e di rimanere in scia dei neroazzurri.
Bremer prima e Rugani poi archiviano la pratica Cagliari (6). I rossoblù di Ranieri sono rimasti sempre in partita ed hanno provata a pareggiarla fino alla fine proprio con Dossena, colui che ha segnato il gol della bandiera. Una vittoria che, ancora una volta, ci dà indicazioni sulla solidità dei bianconeri. Per i rossoblù una sconfitta che non lascia disperare.
Non può essere soddisfatto il Milan (4) che si lascia rimontare da un super Lecce (10) che quasi la vince (le polemiche arbitrali ancora non si son placate ndr).
La squadra di Pioli, in vantaggio nel primo tempo con il solito Giroud ed il primo gol in Serie A dell’olandese Reijnders, si lascia recuperare da un Lecce rivoluzionato nel secondo tempo. A segno per i salentini Sansone e Banda. Applausi scroscianti per i giallorossi, fischi per i rossoneri, polemiche sull’arbitro per il gran gol annullato a Piccoli: il match non ci ha proprio fatto mancare nessuna emozione.
Esce tra i fischi il Napoli (2) dallo Stadio Maradona e, probabilmente, termina tra i fischi l’avventura di Rudi Garcia sulla panchina azzurra.
Una squadra poco pimpante e poco lucida sottoporta e che ha trovato di fronte a se un ottimo Berisha, si lascia prima ingabbiare e poi battere nei minuti di recupero finali da un Empoli (10) che tende ad esaltarsi nei big match. E’ Kovalenko a dare la vittoria alla squadra toscana, tirandola momentaneamente fuori dalla zona retrocessione.
Pareggia con grandissima fatica l’Atalanta (4) contro un Udinese (9) letteralmente rinata sotto la guida di Cioffi.
La squadra friulana si è dimostrata motivata e solida, molto arcigna da affrontare e sicuramente ha da recriminare per il rigore sbagliato da Success. Il vantaggio per il gol di Walace è durato praticamente fino al 90′, quando Ederson di testa fissa il risultato sull’1 a 1. Passo indietro dell’Atalanta, apparsa anche stanca dalle fatiche Europee.
Torna alla vittoria la Fiorentina (8) che mette fine al buon momento del Bologna (6).
Le due squadre hanno dato vita ad una partita piacevole da vedere ed aperta ad ogni risultato. Un gran gol di Bonaventura, il 5° in questo campionato, ed i rigori di Zirkzee e Nico Gonzalez fissano il risultato sul 2 a 1 per la Viola e mette fine al “periodo no” degli uomini di Italiano in Serie A.
Tra Roma (4) e Lazio (4) si è assistito al Derby della Paura piuttosto che della Capitale.
Una partita brutta, con l’unica emozione creata da Luis Alberto con un palo colpito dalla media distanza. Poi il nulla. Due squadre che hanno pensato a “prima non prenderle” e che hanno mostrato evidenti limiti offensivi. Vince la noia e, per entrambe, un pareggio che non cambia l’economia della propria classifica.
Non vann0 oltre il pareggio Monza (6) e Torino (6).
Una partita “sporca” tra le due squadre, con il Torino che forse può avere qualcosa da recriminare valutando le occasioni avute. Il risultato lo fissano sull’ 1 a 1 Ilic ed il solito Colpani al 6° gol casalingo della stagione.
Vince un importante scontro diretto per la salvezza il Genoa (7) anche se non ha segnato il solito Gudmundsson, ma l’ha sbloccata Dragusin.
Quella contro il Verona (3) non è stata mai una partita in discussione, anche se è pur vero che gli scaligeri hanno davvero dato tutto negli ultimi 15 minuti di gioco. Per i veneti quarta sconfitta consecutiva e, molto probabilmente, nel prossimo match vedremo una nuova guida tecnica.
Tra Sassuolo (5) e Salernitana (4) c’è stato sicuramente un bel match, visto che è terminato 2 a 2 con le reti di Ikwuemesi e Dia e la doppietta in rimonta di Thorsdvert.
Ma il pareggio mette in evidenza tutti i limiti tecnici e caratteriali delle due squadre. Pensando al Sassuolo deve trovare sicuramente più lucidità sottoporta per capitalizzare la grande mole di occasioni create. La Salernitana, dal canto suo, si mostra poco solida e molto vulnerabile in ogni zona del campo. E la classifica si complica sempre di più.