Che partita si aspetta?
“Il Lecce è partito bene, hanno trovato giocatori molto interessanti. Apprezzo tanto D’Aversa, è sempre stato un incubo giocare contro di lui”.
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Rivedremo Buongiorno e Tameze?
“Tameze non ci sarà, Buongiorno ha recuperato e ha fatto tutta la settimana. Sarebbe un rischio spingere per Tameze, oggi fa la rifinitura con noi e in caso di emergenza durante la gara potrebbe servire”.
Può essere la svolta?
“E’ una domanda che mi è stata fatta tantissime volte in questi anni al Toro…E’ importante come tutte le altre, dobbiamo cercare di vincere. Stiamo passando un momento non positivo, cerchiamo di ribaltare la situazione”.
Che settimana è stata per Ilic e Radonjic?
“In questo momento faccio scelte tecniche diverse”.
Come sta Zapata?
“Zapata non c’è, potrebbe esserci a gara in corso perché ha sempre fatto differenziato. Se riesce a fare la rifinitura, potrebbe entrare”.
La difesa a quattro è una soluzione per il futuro?
“Dipende dagli avversari. L’ultima gara mi ha soddisfatto molto, ho visto cose interessanti e con Schuurs è stata perfetta senza concedere nulla a una big come l’Inter. La mente è aperta, gara dopo gara adotteremo le soluzioni migliori”.
Qual è la situazione infortunati?
“Vlasic non ci sarà: è svenuto, bisogna fare sette giorni senza prendere colpi in testa e lunedì farà una tac. Tameze è migliorato pian piano e vediamo se in emergenza totale può dare una mano, Zapata è lo stesso discorso. Soppy dovrebbe rientrare la prossima settimana, Djidji sappiamo e Schuurs si è operato stamattina. Karamoh c’è, l’altra volta non c’era e dovete parlare con i medici: aveva un piccolo fastidio muscolare smaltito subito”.
Come si vive sentendosi in discussione?
“Direi meglio che in passato, diventi vaccinato. A Genova mi era successo e sembrava un lutto, ma era normale. Ma dopo quattro anni in cui si è viaggiato ad alti livelli, ora è un momento di difficoltà chiara e va affrontato al meglio. Io dovevo valutare meglio certe cose: la sfida con l’Inter mi è piaciuta, siamo in emergenza in difesa e Zima non è nemmeno al massimo. Lo spessore della squadra nel reparto è scaduto. Dobbiamo aggiustare le cose, sei in discussione perché le cose non vanno bene e devi trovare nuove soluzioni. Bisogna ribaltare la situazione, questo è il mio concetto”.
Sente vicina la società?
“Non metto nemmeno una virgola negativa nel comportamento nei nostri confronti. Non ho niente da dire. Ci siamo tutti dentro”.
Ha puntato molto su Ilic e Vlasic, ma non stanno dando: si sente un po’ responsabile degli investimenti?
“So che un giocatore sale e scende, è normale e dipende dalla forma. Sono convinto che sono ottimi giocatori, lo abbiamo visto: al momento non rendono, è chiaro che non sono contento”.
Come valuta questo momento?
“E’ un momento negativo, ma non depresso. Anche in queste difficoltà di scelte, non è facile allenarsi con sei o sette primavera, ma dimostriamo carattere. E’ una situazione che si può ribaltare, la classifica è corta. E’ stata fatta una serie di errori, tutti potevamo fare meglio e io compreso. Su Zima e Djidji le nostre decisioni non sono andate bene, speriamo che tornino presto. Stanno migliorando, ma stiamo patendo. Sono cose che mi tengo per il futuro, ora non pensiamo agli sbagli ma a come uscirne”.
Sazonov è pronto?
“Mi piace molto, ha voglia di imparare, ma è indietro come concetti di gioco nostri e sul lavoro con i piedi. Contro la Lazio è entrato bene, con l’Inter ha fatto fatica. Vojvoda è una delle soluzioni lì dietro”.
Come mai non funziona la fase offensiva?
“Sono valutazioni sbagliate da parte mia. Al di là di Miranchuk che dava determinati movimenti, pensavo di crescere e invece siamo tornati indietro. Ora cerchiamo un altro modo di attaccare: contro l’Inter abbiamo sbagliato tanti ultimi passaggi, ma avevo la sensazione di creare pericoli. In altre partite pensavo “c..zo, non è come l’anno scorso”. Ma nell’ultima partita ho avuto sensazioni positive per ribaltare questa negatività”.
Sanabria e Pellegri possono giocare insieme?
“Questa è la mia idea fissa, cercherò di giocare molto di più con due punte”.
La scelta di andare sulle due punte è figlia del fatto che non ci sia più uno tipo Miranchuk?
“In questi due anni abbiamo visto un bel gioco, piacevole da vedere e che ti porta a dominare. Ma devi avere gli interpreti giusti. Quest’anno non li abbiamo, cerchiamo di creare situazioni diversi per arrivare al gol. Miranchuk dava una qualità che oggi non c’è, cercheremo altri modi”.
Ci spiega cosa sta succedendo a Ilic?
“Ci sono alti e bassi, hanno i loro pensieri e ci sono momenti in cui si esprimono e altri no. Il concetto fondamentale mio è che bisogna prendere coscienza di pregi e difetti per migliorarmi. Se uno vuole crescere fa così, abbiamo casi clamorosi come Buongiorno, Ricci e Schuurs che sono migliorati tantissimo. Schuurs è tosto, ma è consapevole dei difetti e li ha eliminati. Alcuni lo capiscono prima e così hai una carriera migliore”.
Tra le scelte sbagliate mette anche la scelta di Vanja?
“Ha avuto periodi positivi e negativi: quando scegli un portiere giovane che non ha mai giocato…Per un allenatore è dura in certe situazioni, ma sinceramente penso che Vanja ce la farà: vedo applicazione e volontà mentale, affronta le cose negative. Con i portieri ci vuole pazienza, ma ce la farà a diventare forte”.
Sulla trequarti rimangono solo Seck e Karamoh?
“E’ questa la situazione”.