Che tipo di partita sarà?
“Una partita bella, stimolante. In questo momento è prima contro terza, sappiamo le difficoltà, giocare a San Siro è bello ma allo stesso tempo difficile”.
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Un campanello d’allarme il caso scommesse?
“Posso parlare di Nicolò Fagioli, ma non degli altri due che non fanno parte della Juventus. Il club si è pronunciato e io sono allineato a quello che è stato detto, per Nicolò comincia un percorso che lo porterà di nuovo in campo a fine maggio. Questi sette mesi gli servono per mantenere la condizione atletica e soprattutto per impegnarsi nel sociale”.
Marotta e Pioli vi danno favoriti, cercano di mettervi pressione?
“Non so perché lo dicano. Uno è allenatore del Milan, l’altro è il direttore dell’Inter, normale che loro dicano che la Juve è favorita. Dobbiamo fare più punti possibile per arrivare a fine maggio tra le prime 4. Godiamoci la sfida di domani con il Milan e dopo vedremo cosa saremo stati capaci di fare”.
Come stanno Chiesa e Vlahovic?
“Vlahovic è tutta la settimana che si allena con la squadra e sta bene. Chiesa ieri ha fatto un mezzo allenamento, oggi valuteremo se convocarlo o no, se lui è sereno per poter essere a disposizione”.
Con la squalifica di Theo Hernandez, Weah può essere una chiave di lettura?
“A prescindere dalla squalifica di Theo, Weah sta crescendo, ha avuto in momento di down dopo la tournée, ora ha trovato il suo equilibrio. Normale, ragazzo che veniva da un altro campionato e aveva bisogno di capire. Ora sta molto bene”.
Caratterialmente si sente più forte degli altri allenatori?
“Non posso dire se sono più forte, diverso dagli altri lo sono perché lo siamo tutti. Le vicissitudini sono state vissute come un’opportunità di crescita, quando ci sono queste cose serve trovare subito la soluzione. Abbiamo l’obiettivo dei primi quattro posti e cercheremo di raggiungerlo”.
Anche quest’anno ci sono vicende extracampo, vede analogie con l’anno scorso?
“I pericoli nel calcio ci sono sempre, hai da vincere le partite e non è semplice. Per ora abbiamo fatto 17 punti quindi ne mancano tantissimi per arrivare tra le prime 4. Bisogna lavorare giorno dopo giorno, stare sereni, concentrati e soprattutto avere tutti gli uomini a disposizione per fare il massimo. Le vicissitudini vanno affrontate e sono anche da stimolo per fare meglio e trovare soluzioni”.
Le condizioni di Cambiaso e Kostic?
“Devo ancora decidere chi giocherà, anche Iling è rientrato e sta bene. Sono giocatori che possono anche dividersi la partita in due”.
Come ha visto Chiesa?
“Devo capire se lui è sereno dopo l’infortunio, non ha giocato col Torino, non ha giocato con la nazionale. Ha fatto mezzo allenamento nel senso che ieri era un allenamento di recupero. Oggi dovrò valutare le sue condizioni. Speriamo di averlo a disposizione perché domani i cambi saranno importanti, più giocatori ho e meglio è”.
Che risposte si aspetta dalla squadra?
“La curiosità sta nel vedere che tipo di gara faremo contro una delle tre favorite assieme a Inter e Napoli per la vittoria del campionato e in uno stadio così importante e stracolmo”.
Si può cambiare sistema di gioco senza Danilo e Alex Sandro? Chi sarà il capitano domani?
“Abbiamo Rugani, Huijsen, non dovremmo cambiare niente. Importante avere un approccio giusto in una partita difficile. Capitano sarà Rabiot, è la prima partita e speriamo sia di buon auspicio”.
Cosa manca a questa Juve? Che quadro è?
“Dolcetti più che appassionato di quadri dipinge. Ora sta dipingendo la natura, è anche molto bravo ed estroso. Cosa manca alla Juve? È una squadra che ha voglia di fare, è determinata, si respira una buona aria. Ma bisogna essere bravi nelle difficoltà, serve serenità e forza interiore. Sappiamo che vincere non è semplice. Domani è una partita meravigliosa che va giocata nelle migliori condizioni sia fisiche che mentali”.
Vlahovic titolare?
“Non lo so, oggi dovrò decidere perché anche lui viene da un periodo di inattività. Se parte dall’inizio difficilmente avrà tutta la partita nelle gambe, importante averlo recuperato perché aveva cominciato molto bene facendo gol importanti e meravigliosi. Poi si è fermato e finalmente ora l’abbiamo recuperato”.
Milik e Kean come li ha ritrovati?
“Stanno bene, sono contento per Kean che è tornato in nazionale e sta crescendo molto anche come ragazzo. Oggi c’è l’ultimo allenamento, deciderò e speriamo di indovinarla”.
Ha parlato con Fagioli?
“Ci ho parlato perché era giusto farlo, non sarà un momento facile per lui ma sa benissimo che società, staff e squadra sono intorno a lui e lo aspettiamo. Lui dovrà sfruttare questi mesi per lavorare sul campo e impegnarsi fuori dal campo, a fine maggio potrà tornare in campo e lo aspetteremo a braccia aperte così potrà continuare la sua carriera che è solamente all’inizio. Gli siamo di aiuto e conforto, lo sosteniamo perché è normale che sia così”.
Come ha preso la squalifica di Gomez visto che l’anno scorso ha giocato contro di voi in Europa League?
“L’ho presa che ha preso due anni di squalifica. Ci sono gli organi di competenza che tutelano tutto, noi non dobbiamo pensare a quello che è successo a Siviglia tanto ormai è una cosa passata. Noi dobbiamo guardare avanti per cercare di costruire e lavorare nelle migliori condizioni”.
Rugani giocherà a sinistra?
“Daniele può giocare ovunque, è un giocatore affidabile che è cresciuto sul piano della personalità. Risponde sempre presente e sono sereno. Poi abbiamo Huijsen che è pronto anche lui eventualmente”.
McKennie più centrocampista viste le assenze?
“Più probabile che Iling faccia la mezzala di Yildiz che è più seconda punta. Ci sono varie soluzioni come McKennie, magari più avanti potremo giocare a due. Vista la squalifica di Fagioli e l’assenza di Pogba con noi, da ieri, starà Nonge”.