E’ la partita più importante della sua stagione?
“La gara più importante è sempre quella che arriva, ma sono d’accordo: siamo a pari punti, vogliamo blindare il terzo posto, vogliamo vincere e l’obiettivo è battere una Fiorentina che ha iniziato bene e con qualità”.
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La Fiorentina ha sempre messo in difficoltà il Napoli, l’ha studiata? Ci sarà turnover?
“C’è ancora domani per vedere chi sta bene e chi no, per il momento vedo tutti bene. L’abbiamo studiata, cambia spesso i giocatori perché ne ha tanti di qualità, l’ho vista anche ieri, non cambia il suo modo di giocare in base ai risultati. L’ho vista anche forte sul gioco aereo, è una di quelle che ha fatto più gol di testa e ci somigliano nel recupero alto nella metà campo avversaria, in questo credo siamo primi e loro secondi o il contrario non ricordo, ma siamo il Napoli e dobbiamo continuare la striscia di vittorie con Udinese e Lecce. Se siamo in grado di fare tre vittorie di fila possiamo migliorare molto la classifica”.
Udinese, Lecce, Real, tante belle cose ma qualche ombra: cosa manca ancora?
“A Lecce non abbiamo preso gol, non prende gol ti aiuta molto a vincere vista la potenza di fuoco davanti. Siamo la squadra che subisce meno occasioni della Serie A e quindi diamo pochi tiri agli avversari, 7 di media, ma poi non finiamo spesso senza prendere gol e quindi possiamo migliorare su quel poco che concediamo nel non prendere gol”.
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Rrahmani recupera almeno per la panchina? Gollini e Juan Jesus?
“Gollini e Juan Jesus dovrebbero rientrare in gruppo settimana prossima, con gradualità. Amir ha fatto una parte con noi oggi, vediamo domani. E’ quasi recuperato, ovviamente non lo rischieremo ma se è disponibile non serve lasciarlo fuori anche se non avrà i 90′ nelle gambe. Non siamo in urgenza vista la coppia Ostigard-Natan, ma l’importante è che non vada in nazionale altrimenti va lì e poi si fa male e non gioca con noi e poi torna lì e diventa un problema”.
Il procuratore di Mario Rui ha avuto parole molto dure per lei, vuole replicare?
“Se replico ogni volta che c’è un agente che piange, passerei tutto il tempo a farlo. L’importante è il giocatore, quando ce l’hai tutto il tempo con te e importante parlare con lui, io non parlo con i procuratori, lui è venuto da me ed abbiamo chiarito. Mario non condivide le cose dette dal suo agente e quindi abbiamo un rapporto sano ed onesto, ovviamente vorrebbe giocare di più, ma mi piace che sia motivato per avere più spazio. E’ un giocatore importante, io ho sempre voluto terzini sinistri di qualità ed ho la fortuna di averne due fuori qui. Poi l’istituzione Napoli ha gestito la cosa e così deve essere”.
La sconfitta amara col Real può dare persino più consapevolezza in campionato?
“Sì, deve essere così. Abbiamo raggiunto un livello alto, con più concretezza difensiva, dobbiamo rimetterla in campo domenica. Abbiamo giocato alla pari con una delle squadre più forti al mondo, conferma che siamo forti, ma ora dobbiamo tenere questo livello ed ho fiducia nei miei ragazzi”.
Lindstrom ha avuto poco spazio, il percorso d’inserimento è ancora in corso o non ha avuto le risposte che voleva?
“E’ arrivato tardi, come Natan, e quando arrivi tardi non è facile inserirsi. Poi noi giochiamo in modo totalmente differente dall’Eintracht che aspettava e faceva contropiede. Sta entrando negli schemi, può giocare sugli esterni ed anche dietro la punta, ma quando è in campo il suo rendimento deve essere migliore di quanto fatto, ma lasciamolo lavorare, lavora bene in allenamento e faccio di tutto per aiutarlo. Ha bisogno di tempo, ma ci può aiutare tanto ed in tanti modi”.
E’ un bene o un male la sosta ora che sta trovando continuità di gioco e di condizione?
“Così è il calendario, pensiamo prima a vincere domenica, prima della sosta sempre è importante fare risultato per non dare biscotti a voi durante la sosta. Concentriamoci su questo, poi seguiremo i giocatori dappertuttto nel mondo. Loro puntano a vincere con le nazionali, noi ad evitare infortuni”.
Ostigard-Natan possono sovvertire le gerarchie?
“Vedremo quando sarà, il futuro ci darà risposte”:
Quel gol beffa può rappresentare un limite?
“Potevamo fare meglio, non si può lasciare Valverde calciare senza uscire su di lui velocemente. Sono dettagli che fanno la differenza nelle grandi partite. Può servirci da lezione per la stagione”.
Il Consiglio dei saggi di cui ha parlato è settimanale? Avviene singolarmente? Che confronto è?
“L’ho sempre fatto in tutti i club, a me piace, a volte per scherzare alcuni crearono un consiglio dei non saggi (ride, ndr). Posso dirvi che è dall’inizio della stagione che l’ho sempre convocato io, mai il contrario, ma mi diverto a leggere alcuni di voi”.
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