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Inzaghi commenta il 5-1 rifilato al Milan

Inzaghi: è un segnale che volevo, di forza. Vincere cinque derby consecutivi mi è stato detto ieri che non era mai successo.

Che segnale è questo derby vinto in questa maniera?
“È un segnale che volevo, di forza. Vincere cinque derby consecutivi mi è stato detto ieri che non era mai successo: son molto contento per tutta la famiglia Inter. È qualcosa di importante, però siamo ancora alla quarta giornata: grandissima soddisfazione, adesso verrà il difficile, verranno tante partite complicate e dovremo essere bravi”.

Quanto può crescere ancora questa squadra?
“Se pensa ai nuovi, dobbiamo inserirli nei modi giusti coi tempi giusti. Pavard è un giocatore importante, Sanchez è tornato in modo perfetto ma aveva bisogno di allenarsi e di giocare. Klaassen uguale. Sappiamo di aver cambiato tanto, arriverà il momento di tutti”.

Gestire le forze sta diventando una strategia, come se ci fossero due Inter?
“Stasera sono entrati molto bene, come in altre partite. Era un momento in cui non c’erano avvisaglie, nel primo tempo probabilmente potevamo essere più puliti tecnicamente. Dopo il gol del 2-1 sono stati molto bravi quelli che sono entrati, perché ci hanno permesso di rialzare il baricentro, di non rischiare più nulla, di fare altri tre gol. Dobbiamo continuare così”.

Che rapporto si è creato con i suoi giocatori?
“Ottimo, con tutto il gruppo e dal mio arrivo a Milano. Si è stabilito un ottimo rapporto, stasera eravamo tutti soddisfatti, come era giusto che sia, perché sapevamo che la nostra gente determinate partite le sente anche di più. Ci hanno trascinato tutti insieme, è una serata importante che deve essere l’inizio di una stagione da continuare in questo modo”.

Come sta Dimarco?
“Non sembra nulla, è rimasto a terra e poi gli ho chiesto. Il dottore non mi aveva comunicato nulla, Dimarco è uno di quelli che aveva speso tanto in nazionale, come Bastoni o Barella, i vari sudamericani che sono tornati. Temevo questa partita, i sudamericani li ho visti poche ore fa, gli italiani da pochi giorni. Con questo atteggiamento possiamo fare cose importanti”.

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Lei ha detto che per qualcuno dovete vincere l’Europeo. Dopo questo derby come sarà la situazione?
“Non cambierà, ma non è un problema e anzi io sono molto soddisfatto. Cercheremo di fare più partite possibili, come negli ultimi due anni, poi il tempo dirà dove possiamo arrivare”.

Dal derby di Giroud si è preso delle rivincite.
“Ma io non ho bisogno di rivincite, ho la fortuna di avere uno staff e dei ragazzi con cui lavoriamo nel migliore dei modi, per il bene comune che è l’Inter. Poi è normale che in questo mestiere ci sono giorni in cui si viene criticati e altri in cui si ricevono complimenti. Dobbiamo continuare così, è giusto essere contenti perché sappiamo di aver reso felici i nostri tifosi. Lavoriamo tutte le sere per queste”.

Thuram dove può arrivare?
“Non credo sia giusto parlare di singoli dopo una gara così, ho la fortuna di avere una squadra con giocatori preparati e che lavorano ogni giorno per migliorare”.

Avete cambiato tante entrambe, ma la trama è sempre la stessa. È stato più facile del previsto questa sera?
“Io l’ho detto, i principi sono gli stessi: il Milan è una squadra organizzata, che è venuta a prenderci in un determinato modo, magari dopo il 2-1 potevamo disunirci ma non è successo e anzi abbiamo fatto altri tre gol, rispettando il Milan come è giusto che sia. Ci fa piacere, vogliamo soltanto continuare così”.

Ieri ha detto che per lei poter fare determinate scelte è una fortuna. Con un Frattesi così, è possibile dare riposo a Calhanoglu e inventarsi un altro tipo di centrocampo?
“Questo lo vedremo, il sostituto di Calhanoglu è Asllani ed è un ragazzo importante, che abbiamo voluto e che molte società ci hanno richiesto, perché in un centrocampo così non è facile trovare spazio. Per le mezzali abbiamo tanti giocatori di qualità, di volta in volta cercherò di scegliere al meglio”.

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