Problema di approccio?
“È stata una settimana non facile a livello di energie. Abbiamo creato molto più degli avversari, il Lecce era aggressivo nei duelli. I nuovi hanno difficoltà a prendere le decisioni migliori negli spazi. Nel primo tempo siamo andati in crescendo perché abbiamo avuto sempre più il possesso del pallone, questo ci ha permesso di lavorare meno difensivamente. Pur non creando molte situazioni importanti loro sono riusciti a farci abbassare. Siamo andati in crescita, abbiamo avuto un’occasione importante con Candreva. Nella ripresa abbiamo costruito opportunità importanti, penso al palo colpito”.
I nuovi arrivi?
“Abbiamo bisogno di avere più tempo con alcuni ragazzi. Ci sono giocatori che arrivano da un campionato totalmente diverso rispetto a quello italiano, quindi necessitano di tempo per crescere. Cabral riesce a interagire bene con Kastanos e Candreva, ma certi giocatori hanno bisogno di adeguarsi alle esigenze della partita. Ha avuto un’opportunità importante a ridosso dell’area piccola”.
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Dia e calciomercato?
“Sapete come procedo con il direttore e il presidente, parlo con loro e faccio la mia analisi del gruppo e del campionato, ovvero quello di cui secondo me ha bisogno la rosa. Tutto il resto lo fanno il direttore e il presidente. Dia ieri ha avuto un risentimento al ginocchio, nei giorni precedenti aveva mal di testa e non si è allenato. La sua situazione la può approfondire il direttore che ha seguito bene la vicenda. La squadra oggi è meno forte dello scorso anno, non ci sono due giocatori determinanti come Piatek e Vilhena. I giocatori che arrivano da campionati europei si sono integrati più facilmente, dobbiamo cercare di migliorare gli altri per avvicinarli alle esigenze della squadra e del campionato”.
Se tornasse indietro ripartirebbe con Cabral più dentro al campo?
“Il Lecce ha molta dinamicità sugli esterni e una punta che ha dato profondità e sostegno. A livello offensivo abbiamo fatto bene anche nel primo tempo. Cabral ha avuto difficoltà posizionali soprattutto in fase di non possesso. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene con Kastanos, stava bene in partita ma volevamo spingere di più con Mazzocchi… È stata una mossa tattica per cercare la non adattabilità nei nostri avversari. Col passare dei minuti hai bisogno di gente fresca, abbiamo giocatori giovani su cui dobbiamo lavorare”.
C’è bisogno di tempo per assemblare la squadra nuova?
“Tutti gli allenatori hanno bisogno di tempo. La società vuole dare stabilità economica e sportiva e per far ciò per forza ci vuole tempo. Tutti gli investimenti fatti in questo mercato hanno bisogno di tempo per maturare. In 104 anni di storia è il terzo anno consecutivo della Salernitana in Serie A. Vedo fame e passione nella piazza. Il calcio ha bisogno di un processo per raggiungere la stabilità. Serve il tempo a tutti per crescere e competere come stiamo facendo e come faremo sempre. In ogni partita saremo competitivi per vincere. Dobbiamo fare i complimenti all’avversario oggi che ha costruito il vantaggio nei primi minuti e poi nel corso della partita con la spinta del pubblico sono stati bravi a impedirci di cambiare il risultato”.