C’è una scadenza fissata al 30 giugno dal settlement agreement firmato con la UEFA a cui Thiago Pinto deve dar conto.
Entro fine giugno occorrono 30 milioni per rispettare i patti e, per farlo, c’è un’unica strada: il mercato.
Dal mercato dovranno arrivare le risorse per rispettare i patti. Il piano era semplice: monetizzare sulla cessione di Abraham, peccato che il crociato dell’inglese sia saltato ed insieme a lui i piani di mercato.
Piano B
Non potendo più contare sulla vendita di Abraham, Thiago Pinto è alla ricerca di nuove soluzioni e gli indiziato in pole per trovare una nuova sistemazione e portare il cash necessario sono Ibanez e Spinazzola.
Il centrale è quasi completamente ammortizzato a bilancio ed il dirigente portoghese conta di piazzarlo a 20/25 milioni contando che il 10% andrà all’Atalanta.
L’esterno invece pesa ancora 6 milioni a bilancio ed ha il contratto in scadenza nel 2024, quindi vendere o rinnovare.
Poi c’è il discorso “bambini” come li chiama Mou. Tahirovic, Missori, Volpato tutti sacrificabili, magari con una percentuale sulla rivendita e clausola di ricompra come fatto con Providence.
Difficile pensa invece ad un addio di Bove e/o Zalewski.
Gli altri in bilico
Poi c’è “l’esercito” di rientri dai prestiti ed i giocatori venduti con percentuale in caso di rivendita.
I rientri che dovranno essere comunque piazzati altrove sono: Vina, Shomurodov, Reynolds, Kluivert, Villar e Perez. Coloro che potrebbero portare qualcosa dalla loro rivendita sono: Frattesi 30%, Diawara 50%, Calafiori 40%, Fuzato 30%, Celar 20%, Antenucci 20%, Felix 10%.