Su Kvaratskhelia, troppe responsabilità su di lui?
“Non lo so. Inizialmente ho tentato di prendere un po’ di posizione, poi mi è stato detto di tutto e mi sono dovuto accodare perché si sono scomodati tutti i personaggi più illustri. Ma il ragazzo merita, è sano e ha una straordinaria qualità. Durante il primo tempo non è riuscito a saltare l’avversario in questo spazio che aveva ma nel secondo tempo ha avuto due occasioni facendo due numeri pazzeschi come qualità e sostanza. Come altri calciatori è arrivato col fiato tirato, perché si è visto in quest’ultimo periodo che qualcuno ci è arrivato con un po’ di fatica, senza aver recuperato benissimo, annebbiando la possibilità di esprimersi al massimo. Complessivamente abbiamo fatto la gara che dovevamo fare, Kvaratskhelia è una grande persona e sono felice di lavorarci insieme. Ci darà ancora la sua qualità per questo grande obiettivo che abbiamo davanti, perché ce l’ha, perché ne abbiamo bisogno”.
Lo 0-4 di campionato ha minato certezze?
“Le prestazioni successive non dicono questo. Sia nella prima partita, sia stasera. Faccio i complimenti al Milan per il passaggio del turno e gli dico bravi ma noi abbiamo fatto due prestazione di sostanza. Poi si commettono delle ingenuità che noi non possiamo commettere. E quindi dico di no, non aveva minato niente. Ci ha minato la pausa nazionali, per gli infortuni rimediati, per i campi in cui i miei giocatori sono andati a giocare. Giocatori tornati stanchissimi, magari la vittoria di Torino gli ha messo in testa che il campionato sarebbe stata una formalità”.
Cosa è mancato al Napoli?
“Siamo stati un po’ ingenui, siamo arrivati col fiato corto. Osimhen ha lottato fino all’ultimo ma si è allenato tre giorni insieme alla squadra e quando sei così vicino alla partita non è che fai allenamenti dove alzi il livello di costruzione e pressione. Sono inconsolabile ma alla fine la squadra ha fatto la sua partita. Il Milan ha saputo capitalizzare al massimo le occasioni e ha vinto meritatamente. Bravi a tutti e due, bello spettacolo”.
Quali sono le condizioni di Politano e Mario Rui?
“Politano e Mario Rui hanno bisogno di approfondimenti. Politano dopo che ha preso la botta ha alzato il braccio, Mario Rui rientrando ci ha detto di far scaldare Olivera perché cominciava a zoppicare. Faremo gli accertamenti del caso”.
Sarete protagonisti anche l’anno prossimo?
“Abbiamo una squadra fortissima e giovane. Credevo che mettendoci le mani in maniera pesante, tentando di convincerli a giocare per cose importanti ci fossero delle cadute perché avevo messo in preventivo di perdere delle partite ma giocando il calcio che ci piaceva. Devo dire che i ragazzi sono stati bravissimi tutto l’anno, soprattutto in Champions e intendo come mentalità. Proprio stasera che siamo usciti da questa competizione dico ai miei ragazzi che sono stati eccezionali e che gli voglio bene”.
Sul pubblico
“Commoventi. Da qui in avanti non deve mancare questo sostegno. Abbiamo un’immagine da completare, che ci darà la felicità per sopperire all’amarezza di stasera”.
Sul DNA europeo, ha fatto la differenza?
“Probabilmente vedere intorno gente che ha fatto finali su finali, che ha vinto e vedere personaggi del calibro di quelli che ha il Milan intorno alla squadra ha dato convinzione. Quella è una competizione che li riguarda da vicino per la storia che hanno. E probabilmente proprio per questa esperienza hanno raccolto anche qualche piccolo episodio a favore”.
Sugli arbitraggi nelle due partite
“Ci son stati tolti secondo me ingiustamente due giocatori all’andata. Su quella che è stata la valutazione della prima gara ho visto anche giornali schierati nell’insufficienza. Poi stasera al 37′ c’è il rigore, netto. Che non si può vedere. E non si parla di contatto è contatto, quando è impatto è impatto. Stasera c’è stato impatto, perché gli ha stravolto la caviglia (Leao a Lozano). Per cui il passato in Champions un po’ conta”.