Tante gare da affrontare, ma domani inizia a essere un crocevia?
“Quello di domani è uno scontro diretto. Queste partite le abbiamo sempre affrontate come fondamentali, poi ce ne saranno altre. Il vantaggio è che non è uno spartiacque di nessun tipo, ma affrontiamo la partita pensando al momento e senza fare calcoli. Non vogliamo metterci troppa pressione, ma è una sfida con noi stessi. Veniamo da due partite ben giocate ma in cui abbiamo lasciato giù qualcosa. Vorremmo mettere qualcosa in più, visto che non siamo abituati a vivere in questi piani della classifica. Mi aspetto di tornare in campo sempre con l’umiltà e la voglia di portare a casa il risultato a tutti i costi”.
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A proposito dell’ultima gara, vi siete allenati molto sulle palle inattive?
“Ci siamo allenati come sempre, considerando che prima dell’ultima partita non avevamo preso molti gol. Abbiamo sbagliato qualcosa con la Roma, soprattutto nei dettagli. Abbiamo subito la loro grande fisicità, questo ci deve far capire che dobbiamo sempre dare il massimo per non essere vulnerabili. Spero ci sia servito come lezione per il futuro”.
Quando penso allo Spezia viene in mente la gara dell’andata. Quanto vede diverso questo Empoli da allora?
“Lo Spezia è una squadra tatticamente ben messa in campo. Ha giocatori di qualità, secondo me lo Spezia è una squadra da temere sotto tanti punti di vista. Sta facendo un buon campionato per me, hanno comunque una buona posizione e del margine sulla zona calda. La partita sarà difficile per tanti motivi. Abbiamo avuto esperienza in casa con la Sampdoria, con cui è stata dura, i valori vengono superati anche dallo spirito di sopravvivenza. Ci siamo evolute entrambe, sarà una partita probabilmente diversa anche tatticamente”.
Come sta la squadra dal punto di vista fisico e soprattutto i nuovi?
“Nel complesso la squadra sta benissimo. Stiamo alzando i ritmi, abbiamo avuto Baldanzi che come trequartista ha fatto 12 km e mezzo. Ci sono numeri alti, la questione fisica non si pone. Sui nuovi voglio esser chiaro: non è perché si sono allenati male, ma perché hanno giocato poco. Devono giocare, Vignato tra i due deve fare di più perché è stato più tempo fuori. Sia lui che Piccoli stanno migliorando e mi stanno facendo vedere grande entusiasmo”.
Aveva mai visto una parata come quella di Vicario?
“Quella sua parata è stata allucinante, si vede solo nei videogiochi. La cosa migliore è che, nonostante tutto quello che gli sta succedendo, Guglielmo rimane sempre se stesso e questo lo porterà lontano”.
Siete tornati alla vostra dimensione dopo le ultime gare?
“Abbiamo fatto un punto, ma ci sta pareggiare col Torino e perdere con la Roma. Venivamo da un periodo ottimo, ma non ha mai spostato la nostra dimensione. Continuerò a dirlo, ogni punto sarà importante, se il nostro campionato continuerà così sarà stratosferico ma se mai non lo sarà non dobbiamo dimenticarci che il nostro obiettivo rimane la salvezza. Se usciamo dal nostro binario diventiamo vulnerabili, ai miei calciatori chiedo tanta umiltà”.
Una chiave della gara di domani sarà il dinamismo e la corsa?
“Sì, sono d’accordo, lo Spezia è una squadra fisica e tecnica. Chiaramente bisogna mettere dentro tutte le componenti senza lasciare nulla al caso. Domani il coefficiente di difficoltà sarà altissimo”.
L’impressione è che con i nuovi l’Empoli abbia soluzioni offensive ulteriori. Quanto è contento di questo?
“Sono contento perché il direttore sa benissimo quale è la nostra caratteristica, cioè di avere una certa duttilità. Spesso abbiamo messo dentro cose diverse, se non li hai i giocatori non puoi farlo. Lui ha cercato di mantenere questa possibilità. Sull’arricchimento non c’è solo quello tecnico. Bajrami è un bravissimo ragazzo ma aveva voglia di andarsene da qui, cambiarlo con qualcuno che ha smania di venire ti fa acquistare qualcosina in più”.