“Gli esami non finiscono mai – ha affermato il tecnico azzurro – nel nostro mestiere non c’è tempo per festeggiare: la sera ci siamo goduti la grande impresa con l’Inter e poco dopo ci siamo proiettati verso il futuro, la cosa più importante. Mettiamo da parte quello che è stato, il calcio va veloce, bisogna subito proiettarci su quello che è un altro esame difficilissimo come la partita con il Torino: una squadra che sta molto bene, che ha vinto a Firenze, un avversario in questo momento difficile da affrontare che spero possa avere davanti una squadra altrettanto difficile. Noi siamo in un periodo importante, siamo in serie positiva da cinque gare: dobbiamo continuare così. In settimana ho visto la squadra come sempre: matura, che non lascia niente al caso, ci ripresentiamo pronti e più consapevoli per una gara molto difficile. Che insidie nasconde la sfida di domani? Il Torino è una squadra chiara da leggere: è iper aggressiva, ti giocano a uomo a tutto campo, stanno alti. Ti mettono davanti a due strade: avere tantissima qualità per uscire dalla loro pressione oppure bisogna avere la stessa aggressività e livello di agonismo. Dovremo essere bravi a fare entrambe le cose. La classifica? Per questa partita è bene non guardarla proprio, quando le cose vanno bene dico sempre ai miei ragazzi di scendere in campo con un sassolino nella scarpa: ci dobbiamo ricordare da dove arriviamo, l’attenzione deve essere alta. Il Torino è l’avversario perfetto per fare una figuraccia, dobbiamo tirare fuori di più di quello che abbiamo tirato fuori con l’Inter per portare a casa dei punti. Normale che da oggi in poi ogni vittoria o pareggio che sia saranno punti che peseranno”.
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“Cosa ha lasciato la vittoria con l’Inter? Quando perdi alzi il livello di attenzione e agonismo – ha spiegato mister Zanetti – la maturità sta nel portare a casa qualcosa quando vinci, riempiendo lo zaino di tutte le cose positive fatte e analizzando anche gli errori che ci sono stati. Abbiamo analizzato la gara con la lucidità di sempre, concentrati solo sul momento e ragionando sul percorso di crescita e sul futuro. Mi aspetto continuità sotto il profilo mentale, poi si può vincere o perdere. Successo meritato a San Siro? I ragazzi si sono liberati giocando con coraggio, un tasto sul quale abbiamo battuto molto. La parte difficile sta nel mantenimento. Adesso sarebbe bello tenere insieme l’essere coraggiosi e spavaldi con l’avere equilibrio. Bilancio di questa prima parte di stagione? E’ importate, inutile negarlo. Abbiamo tanti punti e molti di vantaggio, va dato merito ai calciatori per tutto il lavoro che hanno fatto dal primo giorno che ci siamo conosciuti, è nata una grande stima reciproca: c’è un feeling importante. Siamo a metà, mi piacerebbe ripetere questi discorsi a giugno”.