Partita di grande carattere ancora una volta per l’Empoli, quanto è soddisfatto per questa vittoria?
“Come tutti gli scontri diretti è stata una gara difficile, c’era tanta carica. L’abbiamo interpretata bene, fino a che eravamo in 11 non abbiamo mai rischiato. Poi abbiamo sofferto, contro una squadra che doveva andare oltre se stessa. In generale a parte l’episodio finale la partita è stata buona e combattuta, contro una squadra ostica”.
Come ha vissuto gli ultimi minuti in cui il var è stato protagonista?
“Siamo abituati ai finali thriller, non siamo ancora maturi per vincere la partita in maniera netta. Quell’episodio dell’uscita di Ismajili ci ha fatto abbassare molto, ma siamo stati bravi a rattoppare. L’abbiamo spuntata anche con un po’ di fortuna, ma senza quei minuti finali se avessimo vinto non ci sarebbe stato niente da dire”.
Quanta soddisfazione c’è?
“Senza la mentalità e l’attenzione ai dettagli si rischia di essere bellini ma poco pratici. Dovevamo cercare di fare un girone di andata per mettere fieno in cascina, chiaramente non siamo salvi ma questa posizione deve darci maggior consapevolezza”.
La Sampdoria veniva a prendervi alti, ma lasciavano vuoto a centrocampo.
“Questo è il loro marchio di fabbrica, hanno stravolto il loro stile di gioco. Ti vengono a giocare sulle fonti, Marin oggi non ha mai avuto respiro. Ci hanno però dato anche degli spazi che non siamo stati capaci di sfruttare”.
Come ha visto l’episodio finale?
“Il fallo di mano sicuramente c’era, forse c’era un fallo ma l’arbitro era vicino. Vi posso dire quello che forse ha pensato l’arbitro”.
Come ha visto Haas e Bandinelli?
“Bandinelli benissimo, ha una microfrattura e gioca con un anestetico. Per noi è molto importante, ho fatto questa staffetta con Haas che è entrato benissimo e ci ha messo il cuore”.