Com’è stata questa pausa?
“Un po’ particolare, cercavamo di lavorare bene e mantenere la forma. Avevamo diversi giocatori al mondiale e poi li abbiamo inseriti, abbiamo lavorato bene”.
Un punto sugli infortunati
“Linetty è recuperato, Singo se tutto va bene dopo la partita rientra, Aina ha avuto un brutto infortunio e ha bisogno di tempo. Anche Ilkhan e Pellegri sono fuori”.
Chi può fare la prima punta?
“Lo abbiamo fatto con Vlasic contro la Sampdoria, è l’altra opzione”.
Karamoh come lo vede?
“E’ un esterno d’attacco, come Radonjic e Miranchuk. Si è anche sacrificato da attaccante, ma non è il suo ruolo. E’ un attaccante esterno”.
Come sta Sanabria?
“Bene, è a disposizione, La sua situazione non può essere più chiara di quella che è: è del Torino, nessuno è sul mercato”.
Come vede Lukic?
“Ha sempre dimostrato voglia, anche troppa e rischiava di perdere il Mondiale. E’ un ragazzo stra affidabile, l’ho trovato con voglia e grinta: per me è imprenscindibile, un punto fermo. Non mi aspetto niente, se non che faccia sei mesi alla grande”.
Di cosa ha bisogno il Toro a gennaio tra campo e mercato?
“Sono concentrato sulle partite, sono sincero. Abbiamo quattro gare in 10 giorni, lavoriamo bene con chi c’è e sono concentrato su questo. La squadra per essere completo, già da prima, ha bisogno di due nuovi e poi si può anche migliorare. Se si riesce bene, altrimenti ci arrangiamo come sempre. E’ tutto sereno e tranquillo. Cerchiamo di fare il massimo e via”.
Come giudica il Verona?
“E’ davanti al Toro da tre anni, dimostra che togliendo otto o dieci squadre le altre sono simili: il Verona può essere davanti al Toro e poi trovarsi in una situazione non bella nonostante acquisti come Hien, Doig e Soulemana con la stessa ossatura. Sono sempre uguali, molli un attimo e ti trovi in quella situazione. La differenza è minima, così la vedo anche domani: una sfida di valori alla pari, dovremo essere concentrati e sul pezzo. Dobbiamo vincere contrasti per poi metterci qualità e tecnica per vincere”.
Da chi si aspetta i miglioramenti maggiori?
“Sono soddisfatto della crescita di tutti. Non abbiamo grande margini di miglioramento, siamo là e stiamo lavorando bene. Non ci sono margini allucinanti, siamo già a un livello ottimo”.
Dove può arrivare Vlasic?
“E’ un ottimo giocatore, per noi è fondamentale perché ha caratteristiche giuste e può fare tanti ruoli, ha fatto di tutto ed è completo. Ha anche buona finalizzazione, lui è strepitoso e per noi fantastico: ma non è un fuoriclasse”.
Praet è nella sua testa?
“Mai parlato da quando se n’è andato via”.
Come giudica i giovani?
“Mi sono divertito, loro sono spugne e in due settimane sono cambiati. Mi ha fatto piacere vederli da vicino e quanto possono crescere. Gineitis è interessante, sarebbe l’unico centrocampista mancino: alcune azioni non riesco a svilupparle perché non ho un mancino, è un peccato. Storicamente la parte sinistra del gioco è la mia migliore, Gineitis può crescere e in questo mese e mezzo mi ha dimostrato che capisce velocemente e fa le cose giuste. Deve strutturarsi fisicamente, ma ha talento. Vediamo se riusciremo a includerlo nelle rotazioni. Ormai fa parte della prima squadra”.
Cosa le ha lasciato il Mondiale?
“Siamo superiori come popolo…Abbiamo un attaccamento diverso rispetto ad altri. Noi abbiamo fuoriclasse come Modric, Brozovic, ora c’è anche Gvardiol e possono stare in top club. Quelli della Croazia costano troppo (ride, ndr). Per completare la nostra servono due giocatori di livello alto, ma i giovani ne abbiamo tanti: non penso che a gennaio si prendano giovani, dobbiamo prendere i giocatori giusti”.
Si vede ct?
“Non lo vedo…Con il mio stile di giocare il calcio, che devo lavorare…Il ct non è un allenatore, difficilmente riesce a immergere le idee. E’ un mestiere un po’ diverso. Mi piace lavorare sul campo e determinare certi aspetti”.
In quali ruoli servono gli innesti?
“Non lo dico…ma ho già risposto. Un centrocampista di piede sinistro”.
Pensa che riuscirà ad averlo?
“Non è che vado fuori di testa…Io dico che mi manca questo. Altrimenti ci arrangiamo e cercheremo altre soluzioni. Per me devono essere forti, se arrivano: l’anno scorso avevamo tanti giocatori che dovevano andare via e una pianta stabile, mi andava bene uno che crescesse”.
Cosa dice sulle voci di un suo rinnovo?
“In 18 mesi abbiamo fatto un lavoro strepitoso, tutti quanti. Si parla di aspetto economico, vedendo i bilanci delle altre squadre: abbiamo abbassato ingaggi e guadagnare, oltre ad essere più in alto in classifica. La società ha investito sul Filadelfia e abbiamo tutto ciò che ci serva. Ora devono decidere loro i passi in avanti, non basta stare sul posto. Non abbiamo parlato di cose concrete sul rinnovo. Ho due cose che la società deve migliorare, se siamo in linea sarebbe bellissimo…Abbiamo fatto un grande lavoro per sistemare il bilancio, recuperare i soldi persi e siamo riusciti ad avere una squadra giovane e che diverte, possiamo essere soddisfatti. Ora servono ulteriori passi: so dove abbiamo i punti deboli, ma non abbiamo mai affrontato l’argomento. Se siamo tutti d’accordo, sarebbe bello”.
Sulle uscite?
“Non mi risulta Seck e Bayeye, l’esterno sta con noi perché siamo pochi e l’attaccante è alternativo a Miranchuk. Berisha ha fatto bene quando ha giocato, abbiamo puntato su Vanja perché pensiamo che abbia un potenziale importante lo sta dimostrando: Berisha ha tanta voglia di giocare, valuteremo le situazioni. Egoisticamente non vorrei perderlo, ha dimostrato il suo valore e mi farebbe piacere che rimanga con voglia, ma per un portiere non è semplice”.