Mourinho fa i complimenti alla Salernitana ed elegge Nicola per la panchina d’oro.
La Roma è la quarta forza del campionato?
“Ancelotti è Ancelotti. Sa tutto di calcio e di questo mestiere. Sa tanto di questo club e della città. Le sue parole sono sempre da rispettare. Carlo è Carlo”
E’ ancora frustrato per il mercato?
“Prima di tutto il mercato non è chiuso, purtroppo. Inizia la stagione, si giocano 3-4 gare prima della chiusura del mercato e ovviamente è una cosa che non mi piace. Fare una valutazione adesso è prematuro. Penso che è meglio aspettare. Mi sembra che è ovvio che abbiamo preso 5 giocatori per 7 milioni e cinque giocatori di questa qualità per sette milioni è ovvio che sia stato fatto qualcosa di molto molto buono. Se sono frustrato ancora? Frustrazione forse è un termine troppo forte oggi, abbiamo fatto cinque giocatori utili per il miglioramento della nostra rosa. Sono usciti Mkhitaryan e Veretout che erano due titolari. Dire frustrazione oggi è dire che è troppo. C’è grande soddisfazione perché i 5 giocatori presi mi piacciono tutti. Nessuno dei cinque è un giocatore che la società o il direttore hanno deciso senza che io fossi contento. C’è un rapporto che proibisce questo, dire frustrazione è impossibile. Un applauso al club. Se poi mi chiedi se ho bisogno di qualche giocatore in più per una stagione senza paure allora ti dico di sì”.
L’agonismo, delle volte eccessivo mostrato in partita, secondo lei è un limite o un pregio?
“Ho visto solo una squadra di ragazzi seri che dal primo giorno hanno lavorato al massimo. Le amichevoli sono state giocate per migliorare. Nessuna rissa”.
Cosa può fare meglio rispetto a questa stagione?
“La seconda stagione significa più tempo per lavorare, più conoscenza e più consapevolezza. Per tutti gli allenatori la seconda stagione ci sono delle condizioni per fare meglio. In Europa per far meglio dobbiamo vincere l’Europa League, per farlo ci sono però squadre con un potenziale economico molto più elevato del nostro. Affronteremo questa competizioni con l’obiettivo di fare il nostro gioco e fare il meglio possibile. Cercheremo di migliorare il sesto posto. In questo periodo mi stupisce quando si parla di noi, diversamente di altri: la Roma per voi è una candidata per lo scudetto, ma solo Sampdoria e Lecce hanno speso meno di noi. L’Inter e Milan ci hanno dato un bel distacco e hanno migliorato la propria squadra. C’è tanto rumore intorno a noi, mentre no di altre squadre. La Lazio ha speso 39 milioni: anche loro sono candidati? Parlando di noi si dice qualcosa di non reale. Il nostro scudetto già vinto è l’amore dei tifosi. Noi non abbiamo mai parlato di scudetto, non abbiamo mai parlato di investimenti massicci, ma solo di tempo. Uno come Ancelotti lo capisce. C’è tanta gente che vende fumo e non verità. La verità è che siamo migliorati e vogliamo fare bene, ma lasciateci lavorare e parliamo di Salernitana che sarà una gara difficile”.
Si tornerà a 4? Il suo stile d’attacco?
“La difesa a 4 è una cosa a cui si deve lavorare e noi nella seconda parte della stagione scorsa lo abbiamo fatto per la difesa a 3, perché era più adatta. I centrali si sentono più sicuri a 3, così come i terzini. Quest’anno abbiamo la possibilità di giocare a 4, ma si deve lavorare. Abbiamo bisogno di tempo per lavoro, non possiamo comprare per cambiare. L’anno scorso non mi piaceva tanto quanto, in vantaggio, sembrava che volevamo solo controllare la situazione, qualche volta devi sapere di dover chiudere le gare. Abbiamo i nostri limiti, non lo nascondo, ma abbiamo potenziale. Non dobbiamo fare come l’anno scorso contro la Juve, dobbiamo imparare sentirci dominatori”.
Sulla Salernitana
“Voglio fare i complimenti a Nicola, che sarà la mia panchina d’oro. Ha preso una squadra in difficoltà e l’ha salvata. Mi aspetto una gara difficile, come tutte le prime di campionato, anche a livello di emozioni. La Salernitana è una squadra difficile, in un campo difficile, che ha speso 40 milioni ed è diventata fortissima. Sarà una gara complicata”.