Juventus: Pogba ha detto SI, e non solo lui

Da ieri serpeggia un particolare ottimismo nei piani alti bianconeri in quanto Pogba sembra aver accettato l’offerta bianconera.

Il Polpo tornerà a Torino firmando un accordo triennale, che lo porterà fino a 32 anni, di 7,5 milioni più bonus quantificabili in potenziali 10, gli stessi offerti e rifiutati e poi ritirati per Dybala.

Il colpo potrà godere anche del decreto crescita e quindi peserà il 50% in meno per la fetta di tasse essendo un lavoratore che rientra dall’estero. Per fare un confronto, perseà a bilancio la metà di Vlahovic.

Il francese ha fatto arrivare il suo placet alla Juventus e quindi, a parte alcuni dettagli ancora da smarcare, il più è fatto.

Probabile l’intercessione dello stesso Allegri, l’allenatore con cui si è trovato meglio. Pogba vinse due scudetti sotto la guida del mister bianconero prima di lasciare Torino per Manchester, ma è proprio con lui che è maturato ed è riuscito ad esprimersi al meglio tecnicamente.

Dubbi e indizi

Gli unici dubbi su Pogba risiedono sul suo stato atletico. Tra il 2019 ed il 2020 il francese ha disputato solo 62 delle 114 gare del Manchester e quasi sempre a causa di problemi atletici, soprattutto alle articolazioni e muscolari.

A Torino sono ottimisti e sono certi di poterlo rimettere in sesto in poco tempo. Lo staff medico farà riammirare qual giocatore top che lasciò Torino per 105 milioni di euro, ma mai dimenticato.

Dovranno essere limati gli ultimi dettagli per avere il SI definitivo con il successivo annuncio, ma il più è fatto. Gli indizi arrivano dallo stesso interessato che continua a postare contenuti in bianco e nero e vestito dello sponsor tecnico della Juventus.

Segnali che stanno cercando di far allontanare la tristezza della tifoseria per gli addii a Dybala e Chiellini.

Non solo Pogba

Oltre Pogba, potrebbe realizzarsi anche il colpo Di Maria.

Ieri, il club transalpino ha salutato l’argentino con un lungo ringraziamento per le sette stagioni in maglia rossoblù.

18 i titoli conquistati ed è diventato il miglior fornitore di assist di tutti i tempi del club.

Il Fidejo ha giocato in quasi tutti i top campionati d’Europa e la Serie A gli manca. Manca quel tassello che gli consentirebbe di chiudere la carriera tranquillamente da dove è partita al Rosario Central.

L’accordo di un anno, oppure uno più uno, sono già sul tavolo con la penna vicino: non resta che firmarlo.