Pioli annuncia il ritorno di Saelemaekers.
Juric ha speso ottime parole per il Milan col Bologna, mettendo l’accento sulla prestazione.
“Stimo molto Juric, dà grande identità alla squadra e fa migliorare i giocatori. Noi allenatori guardiamo le cose nel complesso; abbiamo visto situazioni da migliorare già da domani”.
Che tipo di settimana è stata?
“La giornata di riposo era già in programma, poi sono io che decido. È stata una settimana di lavoro fatta bene, con attenzione, concentrazione e giusta qualità, che è ciò che servirà domani sera”.
Ultimamente il Milan sta segnando poco…
“I grandi numeri ti dicono qualcosa. Siamo consapevoli che dobbiamo migliorare nella fase realizzativa: su questo abbiamo cercato di lavorare con ancora più precisione ed efficacia”.
Che è successo a Saelemaekers?
“Saelemaekers è un titolare del Milan, poi devo fare delle scelte. La condizione non può essere al 100% per tutta la stagione, ho solamente scelto per ciò che secondo me era meglio per il momento. Può essere il suo momento a Torino? Può essere”.
L’anno scorso il Milan vinse 0-7 a Torino…
“È lontana quella partita. Domani sarà una partita sporca, noi non ci tireremo indietro”.
Le tre per lo Scudetto sono diversamente imperfette?
“Non esistono squadre perfette. Il City aveva 12-13 punti di vantaggio sul Liverpool, domani scontro diretto con un punto di vantaggio. Tutte le squadre vivono momenti di up e down, da superare con il lavoro. Abbiamo dimostrato di poter superare le difficoltà con il gioco di squadra: è su questo che dobbiamo puntare”.
Su cosa può far leva il Milan?
“Noi dobbiamo lavorare sulle nostre qualità, cercando di coprire i nostri punti deboli. I nostri aspetti positivi sono sicuramente superiori”.
Cosa pensa di Pobega?
“Ha fatto sicuramente bene, ma non è questo il momento di parlare della prossima stagione. Siamo concentrati sul valorizzare al meglio la rosa attuale”.
Cosa pensa dei fischi a Kessie?
“Non ho parlato con lui, siamo motivati e concentrati sulla partita”.
Ci si doveva prendere più responsabilità contro il Bologna?
“Potevamo fare scelte diverse, sono partite che nascono così… In campionato si giocano di media 42 palloni di media nell’area avversaria, noi ne abbiamo giocati 93”.
Le è venuto in mente un cambio tattico?
“Noi cambiamo tantissimo di partita in partita. Non è una questione di posizione, ma di qualità e determinazione e precisione negli ultimi metri”.
Il Milan è lì…
“È un privilegio essere qui in questo momento, nessuno in estate pensava che avremmo potuto lottare per lo Scudetto. Ma ora ci siamo. Mi riferisco alle valutazioni che sulla carta si facevano in estate; stiamo facendo un grande girone di ritorno. Abbiamo i nostri limiti, ma sono di più le nostre qualità”.
Cambia giocare prima o dopo l’Inter?
“Sia col Cagliari che col Bologna abbiamo giocato dopo gli altri e abbiamo fatto buone partite. Sappiamo che domani dobbiamo giocare da Milan per 95 minuti”.
Diaz e Messias come stanno?
“Hanno la fiducia, tutti i miei giocatori; li stimo tantissimo, per il lavoro quotidiano. Poi faccio delle scelte per mettere la formazioni migliore. Tutti devono pensare che una manciata di minuti giocati può fare la differenza”.
Rebic e Leao insieme?
“Può essere una soluzione più adatta per le difese a 3, che a 4. Ci sta di cambiare qualcosina e provare altre situazioni. Con Kessie trequartista sei un po’ più equilibrato, ma dipende dalle partite”.
L’Inter, su 13 partite nel girone di ritorno, ha giocato 9 volte prima del Milan, comprese le 5 su 6 dall’eliminazione dalla Champions in poi. È corretto secondo lei?
“Sarebbe corretto che tutti giocassimo allo stesso orario nel finale di campionato. Poi se devi vincere lo Scudetto hai una mentalità vincente e pensi alla partita da vincere”.
Come si allena il guizzo?
“Si allena se si ha un obbiettivo e secondo me arriveremo alla partita di domani con la certezza che ogni pallone può essere decisivo per fare gol”
2.5 punti a partita basteranno per vincere il campionato?
“Non lo so. Bisogna fare tanti punti. Domani è la più importante”.
In cosa manca il Milan in fase realizzativa?
“Se pensiamo troppo alla partita precedente non prepariamo bene quella successiva. Le partite sono uniche: magari domani non facciamo 30 tiri in porta ma 3 e facciamo 3 goal. L’importante è mettere la qualità per mettere in difficoltà anche il Torino”.
Promette di non far soffrire i tifosi domani?
“Sul non farci soffrire non prometto nulla, sul regalare una gioia ci proveremo”.