Italiano non vuole rinunciare a nutrire sogni europei e con l’Empoli c’è una grossa occasione.
Quanto è cresciuta la Fiorentina rispetto alla gara d’andata e come arriva a questa sfida dopo la sosta?
“Siamo cresciuti, è passato tanto tempo dalla gara d’andata dove avevamo giocato benissimo meritando il vantaggio. Poi il blackout di 7-8 e abbiamo buttato via la vittoria. Domani vedremo se siamo cresciuti e maturati. Tornano i nazionali, noi dopo le soste non abbiamo fatto grandi cose. Lavorare 15 giorni senza il gruppo squadra completo non ti permette di perfezionare certe cose. Abbiamo preparato la gara in 2 giorni, cercheremo di fare nostra la partita in qualsiasi modo”.
L’Italia è fuori dal Mondiale. Cosa ne pensa?
“Dispiace per tutti, per tutto il paese. È la seconda assenza al Mondiale, è un grande dispiacere. I ragazzi hanno dato il massimo, ci sono poi purtroppo gli episodi. È difficile da mandare giù, ma questo è il calcio”.
Cosa non vorrebbe rivedere domani della gara d’andata?
“Le partite hanno tutte una storia diversa, quella è andata in quel modo. Abbiamo perso concentrazione nei minuti finali perché avevano la gara in pugno. Domani servirà la massima concentrazione, se all’Empoli permetti di giocare, attacca bene. Quel poco che concederemo, dobbiamo arginarlo. Temo la loro concretezza in avanti, noi dobbiamo presentarci alla gara con grande autostima. Mi auguro di vedere domani una Fiorentina arrembante”.
Come sta Cabral?
“È in crescita, domani sarà della partita. Deve dimostrare di essere un giocatore da Fiorentina. È un ragazzo giovane che può ancora crescere ogni giorni, ora è arrivato il momento giusto. Mi auguro che riesca ad esprimersi bene, cercheremo di metterlo nelle condizioni di far bene”.
Cosa farebbe per funzionare bene il calcio italiano?
“Ci sono stati dei cambiamenti e siamo diventati campioni d’Europa, è un dato di fatto. Il dispiacere della mancata qualificazione al mondiale di porta a parlare di cose da sistemare e correggere. Ognuno ha le proprie idee, ma sono già stati grandissimi sforzi, ma ripeto: l’Italia è campione d’Europa”.
Capello ha detto che apprezza il mio gioco?
“Mi fa un immenso piacere, mi stimola a fare sempre meglio. Ripeto, non dobbiamo mai adagiarsi. Grazie per le parole, mi riempiono di orgoglio e di gioia e mi stimolano a fare sempre meglio”.
Per quello che ha prodotto la Fiorentina fino ad oggi, meriterebbe un premio? Ovvero andare in Europa?
“La squadra, ad oggi, poteva avere qualche punto in più, soprattutto per tutto quello che abbiamo prodotto, in primis il coraggio e il modo di stare in campo. Questa piazza, con questi tifosi e questa passione, ha bisogno di vedere una squadra che scende in campo sempre per vincere. Questo l’ho detto subito alla squadra, poi certo, ci prendiamo dei rischi. Questo coraggio che abbiamo messo in campo ci ha portato ad un obiettivo, che è quello di essere fra le prime otto. Crediamo ancora di poter passare il turno in Coppa Italia e di raggiungere l’Europa in queste ultime 9 sfide di campionato”.
Su chi fare la corsa per l’Europa?
“È da inizio stagione che siamo sempre nella stessa zona di classifica, lotteremo punto a punto fino alle fine. Per noi l’Europa sarebbe la ciliegina su un ottimo campionato”.
La scelta del cambio di procuratore comporta qualcosa di diverso?
“Qui sto bene, ho un contratto e non cambia nulla. Ho dei consulenti che mi danno una mano per migliorare e crescere. Il mio unico pensiero è quello di far bene in queste ultime partite di campionato”.
Il rinvio della gara con l’Udinese, di 3 mesi e mezzo, falsa il campionato?
“Per me non viene falsato nulla, giocare prima o dopo non cambia nulla, alla fine sono tre punti. Per noi non cambia niente, è un’altra partita che cercheremo di vincere”.
Come stanno i Nazionali? Quando incide aver lavorato poco con loro?
“Noi siamo nati 8 mesi fa, non ci conosciamo da anni. Lavorare con una settimana tipo è diversa dal prepararla in due giorni con giocatori stanchi. Ci sono difficoltà che noi abbiamo palesato in precedenza e che cercheremo di limitare. Forse rispetto alle altre volte abbiamo avuto un giorno in più. Prima di ogni gara sono sempre preoccupato, domani i ragazzi dovranno cercare di far restare tranquillo il proprio allenatore”
L’Empoli è la squadra più difficile da affrontare per una squadra come la Fiorentina?
“Sì, soprattutto perché non abbiamo potuto prepararla bene. Arrivano da tante partite senza vittoria, ma è una squadra che propone sempre”.
Come sta Odriozola?
“Domani sarà ancora out, giocherà dal primo minuto Venuti”
Ikoné sembra un giocatore pronto ad esplodere
“Da quanto è arrivato è sempre sceso in campo. La finalizzazione? Prima o poi si innesca qualcosa di diverso. A San Siro era più triste di me per il fatto di non aver segnato, sono convinto che i gol arriveranno. Ci abbiamo lavorato, lo facciamo sempre. Ci sbloccheremo, abbiamo bisogno di fare gol in queste ultime partite”.