Mazzarri vuole continuare ad allontanare la zona rossa nella sfida all’Empoli.
Come vede la coppia d’attacco Joao Pedro-Pereiro? Sono due giocatori che possono far bene assieme?
“Abbiamo diversi attaccanti che ci possono permettere bene di sviluppare il nostro gioco. È fondamentale averne tanti importanti in un calcio così atletico. Joao e Gaston possono tranquillamente coesistere, ma se la squadra me lo permette possiamo vedere anche tre attaccanti. Dipende tutto dallo stato di forma, dall’equilibrio e dal fare sempre un gol in più degli altri”.
Un commento sull’Empoli e sulla cena di squadra fatta in settimana.
“La cena doveva essere fatta la settimana prima della fine del mercato, ma l’emergenza covid ci ha costretto a rinviarla. È stata offerta dal direttore Capozucca, ci teneva per far vedere alla squadra che siamo questi fino alla fine e serve un pizzico di leggerezza, stare insieme non solo sul campo può solo far bene. Per quanto riguarda la gara d’andata, dico che l’Empoli è la rivelazione del campionato: noi l’abbiamo patita tantissimo, ma non dobbiamo pensare che la partita di domani sarà più semplice di quella di Bergamo. È la peggior partita che potesse capitarci ora: giocano bene, triplicano sempre, è una squadra forte e ben allenata, senza problemi di classifica. Ma non dobbiamo pensare che dopo l’Atalanta sia tutto in discesa, perché è proprio il contrario”.
Finalmente il Cagliari si è tirato fuori dalla zona rossa. Qual è il vero ruolo di Dalbert?
“Abbiamo svoltato, è vero, ma non possiamo assolutamente distrarci a cominciare da domani. Dalbert è un esterno, ma può fare bene anche dentro con tecnica e velocità, specie in ripartenza. Ha dimostrato di poter essere un’arma in più per creare problemi agli avversari a livello di verticalità”.
Un commento su Adam Obert e su Keita.
“Keita è tornato brillante e carico, anche dal punto di vista morale al gruppo: l’ho visto proprio felice, può essere una risorsa importante da qui alla fine. Obert non mi mette in difficoltà, anzi: ben vengano i giocatori che mi mettono in difficoltà, faccio le scelte dopo la domenica e dopo il lavoro settimanale. Finora è una scommessa vinta, è un titolare come gli altri. Lovato? Meglio non parlarne più, è già troppo al centro dell’attenzione. Ma è un discorso che vale per tutti”.
Lei ha ritrovato Baselli: con una settimana di lavoro in più è pronto a livello fisico per le due fasi?
“Credo che stia già molto meglio, però lui non giocava da un po’ di tempo: noi stiamo bene fisicamente, sennò non avremmo giocato in quel modo a Bergamo. Credo che Daniele non abbia ancora i 95 minuti e quindi non sarebbe conveniente metterlo dentro dal primo minuto, ma ha davvero tante qualità e ci sarà utile da qui alla fine dell’anno”.
Quanto è soddisfatto del rendimento di Bellanova?
“Su Raoul voglio prendermi questa soddisfazione. Quando sono arrivato mi è sembrato che non godesse di tutta questa considerazione, io ho guardato solo il campo e ora lui deve stare attento mentalmente. Non deve pensare di essere arrivato, a livello tattico deve capire ancora delle cose. Ma vorrei parlare di lui a fine anno, lasciamolo umile e sereno fino alla fine. Ma fin qui sono soddisfatto di lui”.
L’Empoli è la squadra che ha subito più gol di tutti nel primo tempo, il Cagliari è tra chi ha segnato meno fino al 45′: pensate di cambiare approccio al match?
“Non voglio dare mai vantaggi a nessuno a livello di formazione, anche perché ora vedremo la rifinitura. Ma sfrutto la domanda per dire che di sicuro voglio un approccio diverso da quello di Bergamo, perché i primi 20′ non mi sono piaciuti, poi ci siamo sciolti. Con l’Empoli dobbiamo partire da subito carichi. I risultati arrivano solo se ci sono le prestazioni”.
L’Empoli squadra con l’età media più bassa ma ora anche voi state percorrendo quella strada.
“Far migliorare i giovani per me è una soddisfazione, ma è chiaro che in Serie A devi anche dimostrare maturità. E fin qui, a parte qualche leggerezza, ho visto da parte loro grande professionalità. Con i giovani prendi dei rischi, ma il loro entusiasmo ti dà fiducia e voglia per dare il massimo”.