Il Cagliari sta provando a cambiare marcia per raggiungere l’obiettivo salvezza, ma che la consapevolezza per Mazzarri & Co. che a Bergamo bisognerà andare oltre i limiti per tornare a casa con un risultato positivo.
Dopo queste operazioni di mercato, questa squadra assomiglia alla sua idea di calcio? Quanto conteranno le assenze di Nandez e Joao Pedro?
“È una partita complicata e lo sappiamo, ma nel girone di ritorno abbiamo visto un Cagliari diverso, più propositivo e mi fa ben sperare per il futuro. Non ho mai pianto le assenze, ne troverò comunque undici e daremo del filo da torcere anche all’Atalanta”.
Lovato ritrova l’Atalanta: come lo ha visto in questi giorni?
“Di Lovato mi ha sorpreso la personalità, è un giovane ma mi sembra di parlare con un veterano. Penso e spero che faccia una partita all’altezza di quello che abbiamo visto, è chiaro che avrà motivazioni particolari ma non credo che si emozionerà”.
Prima volta senza Joao Pedro: quanto conta avere un Pavoletti leader, dentro e fuori? E tornando alla sua recente intervista le chiedo come avete trovato il giusto feeling?
“Forse all’inizio qualcuno non aveva capito quello che volevo…per quanto riguarda i leader tutti dovrebbero essere come Pavoletti, che in campo dà sempre l’anima: è un grande lottatore, io spero che faccia sempre quel che ha fatto ultimamente per noi e ci porti all’obiettivo che tutti sappiamo”.
È arrivato Baselli: come lo ha ritrovato?
“A Torino con me ha dimostrato di essere un giocatore che ci può dare una mano: tecnicamente non si discute, ma deve stare bene fisicamente per essere più cattivo in fase passiva rispetto al passato. A 30 anni la maturità è completa, mi aspetto che quando sarà in condizione al top riesca a darci il suo contributo in entrambe le fasi, specie in fase passiva”.
Un suo giudizio sul settore giovanile.
“Io guardo sempre il campo, ho visto dei ragazzi che mi davano garanzie prendendomi questo rischio. Questi ragazzi hanno risposto, anche meglio rispetto a quello che mi aspettavo: Obert lo considero uno della prima squadra, così come Kourfalidis è stato bravo quando è entrato. Noi dobbiamo stare attenti ad attingere al settore giovanile, chiunque entri in campo deve dare il massimo”.
Quanto è soddisfatto del mercato? Qual è la percentuali di forma di Baselli?
“Daniele si allena da 3/4 giorni, aveva un risentimento che si portava dietro da Torino. Lui è a disposizione, noi siamo un po’ in emergenza, vedrò. Sul mercato dico che devo aver fiducia nella società, così come la società deve fidarsi di me. Non aggiungo altro, io devo tirare fuori il meglio dalla squadra che ho e so che la società ha fatto il meglio che si poteva”.
Come ha trovato Nandez?
“L’ho trovato infortunato (ride, ndr). Sapete che si è fatto male contro il Sassuolo in Coppa Italia, ma non ci ho ancora parlato. Direi che è l’ultimo dei miei problemi, per noi è una risorsa e abbiamo un grande rapporto. Tutto il resto non ci interessa e grazie a Dio il mercato è finito”.
Come stanno Carboni e Cragno?
“Intanto voglio fare i complimenti a Radunovic, che quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene. I giocatori quando prendono il Covid poi quando tornano ad allenarsi hanno alcuni problemi di respirazione e a proposito dico che Bellanova contro la Fiorentina ha giocato in quelle condizioni. Carboni ieri l’ho visto, ma è stato tanto fermo e oggi farà il primo allenamento. Anche la rifinitura di oggi per me è un test. Per quanto riguarda Cragno, infine, sono ragionamenti particolari, perché il portiere è un ruolo diverso dagli altri”.
Il Cagliari fin qui in emergenza contro le big ha sempre dimostrato di saper tirare fuori il massimo: cosa la preoccupa dell’Atalanta?
“Parliamo di una squadra che fa il bello e il cattivo tempo anche in Champions League, c’è poco da aggiungere. Noi dobbiamo stare concentrati, attenti e correre tanto, perché solo così possiamo mettere in difficoltà squadre più forti di noi sulla carta. Poi dobbiamo prestare attenzione agli episodi: ancora sto sbattendo la testa al muro per i punti sprecati con la Fiorentina…”.