Secondo quanto reso noto da International Business Times, il fondo Saudita PIF, già proprietario del Newcastle, a breve acquisirà l’Inter per un miliardo di euro.
Se da un lato Suning ha provveduto al pagamento di tutti gli stipendi, dall’altro il debito non è sostenibile e l’Inter continua a mettere a bilancio 15 milioni di debito al mese.
La società nerazzurra, come altri club italiani, hanno una gestione non sostenibile dei debiti se non attraverso la ricapitalizzazione come avvenuto per Juventus e Roma.
Andrea Zanon, esperto di finanza in Medio Oriente, ha parlato a International Business Times della possibile cessione dell’Inter a PIF.
Le parole di Zanon
Sotto la guida del principe ereditario MBS, l’Arabia Saudita sta diversificando la propria economia in modo aggressivo. Con l’acquisizione dell’Inter, che si aggiunge alle potenziali acquisizioni della squadra francese del Marsiglia, nonché di una squadra brasiliana di alto livello sconosciuta, KSA mira a diventare un giocatore importante nel calcio internazionale.
Le acquisizioni di queste squadre sono anche in linea con l’investimento strategico prioritario da MBS vision 2030, che è il progetto della visione e della trasformazione economica di KSA. PIF sta sfruttando la sua massiccia liquidità generata dai proventi del petrolio, per diversificare l’economia saudita lontano dagli idrocarburi e investire in sport, turismo e intrattenimento, tra gli altri. Questo sarebbe stato impensabile prima che il principe ereditario MBS subentrasse nel 2017 e una volta che questa acquisizione sarà pubblica, l’Inter diventerà la squadra più ricca del mondo.
Inoltre, grazie alla partnership con la KSA, attraverso l’Inter, l’Italia può pensare in grande e riconquistare il prestigio calcistico internazionale che ha perso negli anni.